- 351 - l'Austria-Ungheria era conosciuta in tutto il mondo sin dal 1888, mentre le convenzioni offemiive tra gli Stat,i nemioi furono date alla pubblioitàsoltanto ultimamente nel corso della guerra, mediante le rivelazioni degli atti segreti rnssi. Anche i negoziati di Brest-Litovsk, in piena pubblicità, dimostrano che noi possiamo esiiere assolutamente pronti ad aderire a questa proposta ed a dichiarare la pubblicità dei negoziati come principio politico generale. Secondo punto: Wilson còiede la libertà dei mari. Anche la. Germania presenterà eguale domanda, importantissima per il futuro, quella della completa libertà della navigazione marittima in guerra ed in pace. Per questo rignar1lo, dunque, non esiste divergenza cli critedo. Le limitazioni aggiunte da Wilson alla fine, non occorre che le citi testualmente, non sono comprensibili e sembrnno superflne; meglio sarebbe dunque lasciarle cadere. Sarebbe in sommo grado im• poi-tante per la libertà della navigazione in futuro se potesse rinunciarsi anche ai punti d'appoggio delle flotte, formidabilmente fortificati sulle principali rotte del traffico internazionale, quali quelle che l'Inghilterra tiene a Gibilterra, Malta, Aden, Hong-Kong, nette isole Falklnnd ed in parecchi altri punti. Terzo punto: " Eliminazione delle limitazioni economiche che restringono in modo superfluo il commercio ". Anche noi stigmatizziamo la guerra economica, che inevitabilmente conterrebbe le cause di fntu.re complicazioni guerresche. Quarto punto: " Limitazione degli armamenti ''. Come abbiamo ·già dichiarato, l'idea della. limitazione degli armamenti è assolutamente discutibile. La situazione finanziaria cli tutti gli Stati europei dopo la guerra dovrebbe favorire efficacemente una soluzione ~oddisfacente. Come si vede, dunque, noi possiamo giuJlgere senza difficoltà a(l un accordo , sni primi quattro punti. Passo ora al qtiinto punto: " Componinimento di tutte le pretese e divergenze coloniali ''. L' attuazione •pratica del principio e11posto da Wilson a qne11to riguardo incontl'erà alcune 1lifficoltà nel mondo della realtà. In ogni modo, ritengo anzitutto che debba la.'!ciarsi al gran<le impero coloniale inglese di porsi (l'accordo con queste proposte del , · suo alleato; vedremo nllora che cosa, in base a tali trattative tra Inghilterra ed America, e uoi negoziati di pace, anche òa, parte nostra, poiohè noi propugneremo assolutamente un nuovo assetto dei J)O:-isediroenti coloniali del rnondo, si possa raggiungere. Sesto pitnto: " Sgombero del territorio rns1:10 oconpato ". Poichè l' Intesa. rifiutò di aderire ai uegoziati nel termine concordato tm la nns~ill e le qmtttro rotenze Centrali alleate, io, in nome cli queste ultime, debbo respingere ogni ingerenza. posteriore a tale termine. Siamo di fronte a problemi che riguardano esclusivamente la Russia e le quattro Potenze allea.te. Settimo punto: Il problema belga. Per quanto riguarda il problema. belga, il mio preclecessore dichinrò replicatamente che in nessun' epoca durante la guerra l'annessione violenta del Belgio alla Germania costituì un punto del programma della politica tedesca. Il problema belga. appartiene al complesso ilei problemi i cui particolari dovranno essere regolati mediante i negoziati di pace. Sino a che i nostri nemici non si pongono apertamente sul terreno che la integrità del territorio tedesco è l'unica possibile base delle trattative di pace, debbo mantener fermo il punto di vista adottato e ricusare che la questione belga Aia staccata a priori dal complesso delle questioni. Ottavo punto: " Liberazione del territorio francese ". Le parti occupa.te della Francia sono un prezioso pegno in nostra mano. Le condizioni e formalità dello sgombero, che debbono tener conto degli interessi vitali della Germania, debbono concertarsi tra Germania e Francia. Non posso che ripetere ancora una volta che mai e poi mai si potrà parlare cli cessione di territorio dell'impero. Quanto ai punti nono, decimo e undicesimo, che riguardano le domande italiane, il problema delle nazionalit.'1, austriache, la Serhi:i,, la Romania ed il Montenegro, esse toc• cano gli interessi dell'Austria, cui vogliamo lasciare la precedenza nella risposta. Quanto al dodicesimo punto: l'integrità della Turchia è una questione vitale per l'impero tedesco, ed anche per questo punto non si deve pregiudicare la risposta. turca. Quanto al tredicesimo punto, l'Intesa non è mai intervenuta nella questione della Polonia, la cui sistemazione dev'essere lasciata alla Germania, all'Austria ed alla Polonia. Quanto al quattordicesim<>punto. Noi consideriamo con simpatia l'idea di una. Lega dei Popoli. 8iguori, abbiamo udito i discorsi di Lloyd George e <li Wilson essi contengono alcuni principi per una pnce generale cui possiamo aderire anche noi. Ma, allorchè si tratta cli questioni concrete, cli importanza decisivn per noi ed i nostri Alleati, la volontà di pace si scorge meno. Essi parlanQ sempre come da vincitori a vinti. Ma la nostra situazione militare non fn mai così favorevole, come proprio in questo momento. Voglia.l'Intesa prl"- sentare nuove proposte. Noi le esamineremo seriamente. U.na pace durevole non è pos11ihile, sinchè non sia riconosciuta. l'integrità dell'Impero tedesco. CREDITOITl,LIANO• Qualsiasl operazione di banca nibli _
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