- 334 - ti. E,i~a dovl' acuire la sua vigilanza porchò ùeve dillì<l,trodi quanti cooperano - oosoien ti od incoscienti - al lnvorìo onorme olio i nomiei compiono. Quel che la. Intesa vuole disae fin dai 1wimi ist11.11 ti. Non fini di- conquistn, non clcsiderio <li egemonie, non speranze di ingrandimenti terl'itoriali ai <lnnni di altre nazionalità la sospinsero e la mantengono iu guerm. Ma la volontà, ferma e salda di liberare popolazioni oppresso, di correggere e sanare ingiustizie, di allontanare ùal mondo l'incubo che cla mezzo secolo lo opprimeva, di <lifcmlere le piccole nazioni dalla rapacità dei potenti, cli dare ai popoli il diritto cli disporre di sè liberamente. Non più la politica dei compromessi e dogli equilibrii, le alleanze sopportate per 'impedire conflitti cruenti e per le necessità cli una reciproca sorveglianza; bensl una uuione di popoli liberi, una società di nazioni distinte bensì per le diversità etniche e storiche ohe le differenziano ma cooperanti ad nn fine comune di civile progresso; una società di nazioni delle quali è necessario presupposto che siano ugualmente rette a regime di democrazia, che godano di uno stato cli libertà o in11ipon<1omm. Pensate alle ragioni dell'intervento degli alleati nella gnena. Perchè intervenne la Russia, se non per difeildere la Serbia dalla aggressione del1' .Austria 1 Perchè intervenne l' Iughilterrn la nazione ohe ha dovuto crearsi un ese1·cito che non aveva, tanto era lungi dal pensiero della ~nelTa, se non per clifendore fa violata neutralità del Belgio 1 Perohè intervenne la Francia 1 L'Italia domanda cli ricon11:iungere a sè i figli che le furono strappati dalla violenza poi sempre oppressi: e però che lo siano restituite le terre nelle quali è l'impronta e il segno sicuro dell'italianità: che le sia garantita la libertà del suo mare; che le siano assicurate le condizioni della sua esistenza e del suo progressivo e civile sviluppo. A dimostrare che l'Italia non ba mire di conquista stanno i nuclei francesi della Valle cl'Aosta, slavi del Frinli compresi nel suo territorio, che non mai provocarono agitazioni irredentiste nè impedironQ l'attuale fratellanza d'armi della Francia e della Serbia col paese nostro. Quanto l'Italia- chiede per sè, parallelamente l'Intesa chiede per ogni popolo op• presso: restituzione dell'Alsazia e Lorena: unità e indipendenza clella Polonia :•indipendenza della Boemia: reintegrazione del Belgio, clella Serbia, della Rumenia, del ,\fontenogt·o: gnarontigio cont,ro In possibilit;\ ili 1u10,·o aggres!!ionì. Questo significa applicare il concetto della sovranità popolare tanto ai rapporti interni quanto a quelli internazionali: concetto che l'Intesa rivencli(l{loa 1u·ezzodelle lotte sosteunte e dei martirii sppportati contro tutto le oppressioni. Sta in ciò la potenzi\ rivolnzionaria della presente guerr:i.. E ne sono la riprova cluo grandi fatti storici: la rivoluzione russa, l'intervento amorioano. Quando noi parliamo o pensiamo alla Russia oi arrestiamo pensosi e ci chiediamo che còsa avvenga laggiù e la distanza che da noi lli separa e la imperfetta conoscenza clegli uomini e delle cose rnsse aumenta ed accresce, quasi paurosamente, il nostro senso di trepidazione. Ma noi non consideriamo che, forse; ent ed è storicamente necessario per una rivoluzione, che rovescia una autocrazia 1·etta dalla violenza e dalla corruzione; che esprime idee che vanno oltre la contesa delle armi per una affermazione icloale di giustizia e di umanità, era ed è storicamente necessario che ossa, con una espedenza cli dolori straziata fra l'anarchismo intedescato e la dittatura militare, faccia, con diversa forma, lo stesso cammino che ideologicamente ha compiuto Wilson, dalla prima affermazione umanitaria della sua nota sceso alla guerra, come solo mezzo per far prevalere contro la brutale forza tedesca la stessa ideologia pacifica di progresso e di accordi internazionali. Non altrimenti Kcrenski, convertito da.Ua ri,oluzione alla gucna, per la quale aveva negati i crediti in regime ozarista. Io ho ferma fiducia nelle forze di assetto della rivoluzione russa. Comunque l'esempio di questa nazione è istruttivo, per quanti dubitano della necessità di mantenere salda, dovunque,- la compagine interna, <li fronteggia,re e sventiire senza pietà ogni tentativo di sabotaggio della resistenza nazionale. 50. - Un documento segreto. 21 ottobre1917. - L'Italia chiede alla Rl).ssia.di intensificare le operazioni militari sul froute orientale per allontanare altre forze nemiche dal fronte italiano. [Il Governo massimalista russo oontinnanclo sulla fine del novembre 1917 la pubblicazione di documenti di Stato pubblicò anche c1iver:1i documenti riferentisi all'Italia, prima e Bibliotec CREDITOITALIANO Qualsiasi operazione di banca
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