- 330 - paUca accogliemia e i;ul couvinto 11,ppoggio <laparto di S. M., giacchè, da qu11ndoaRstmso il governo rigual'Clò quale suo còmpito piit l'etto e più 11aoro tli oonsorvare al popolo ed al mondo la benedizione della pace. Nol primo discorso del trono aU' apertura del Reichstag todosoo, il 25 giugno 1888,l' Im· peratore promise solennemente ohe l'amore 11erl'esercito tedesco e la sua situazione verso di esso, mai l'avrebbe indotto nella tentazione di turbare al paese i benefici della pace, S(ì la guerra non fosse una neC'essità impostagli da un attacco all' impero o ai suoi alleati. L' cseroito tedesco ci doveva assicurare la puce e se ciò non di meno quest.a fosse rotta, essere in condizione di conquistarla con onore. Il voto allora. fatto l'Imperatore corroborò in 26 anni al governo benefico coi fatti, nono· stante tutte le inimicizie e le tentazioni. An· rl1e nella crisi che condusse all'attuale con• flagrazione mondiale, gli sforzi di S. M. fino ali' ultimo momento mirarono a risolvere la vertenza con mezzi pacifici, e poichè la guerra scoppiò contro la sua volontà, l' Impe1·atore in unione coi suoi aUoati m11nif'estòper primo e di recente, la sua disposizione ad entra.re in negoziati cli pace. Dietro S. M. stava con voloutà operosa di pace il popolo tedesco. La Germania cercava entro i confini nazionali il libero sviluppo dei suoi beni spirituali e materiali e fuori del territorio dell' impero una non ostacolata gara con le nazioni, equipa• rato nei lliritti ed ugualmente rispettate. Un non turbato giuoco cli energie avrebbe conclotto al massimo perfezionamento dei più nobili beni tiella umanità. Un malaugurato concatenamento di avvenimenti interruppe ad un tratto, nell' nnno 1914, un processo di svi• luppo rioco cli speranze e tra-sformò l' Eui·opain un sanguinoso ca-mpo di lotta. Apprezzando l' importanza che va attribuita alla manifestazione di S. S. il governo imperiale non mancò di sottoporre ad un esame serio e coscienzioso i suggerimenti contenutivi. Le misure particolari che esso in stretto contatto con la rappresentanza dol popolo tedesco prese per lH,discussione e per la-risposta ai quesiti posti sono testimonianze cli quanto gli stia a cuore di trovare in a-r• monia coi desideri di S. S. e colla manifestazione di pace del Reichstlig clel 19 luglio del corrente anno, una pace che possa ser• vire per nua paco giustii o durevole. Cou Rpo• oiale silllpatia il Governo Imperia-le snlnta le °idee direttive dell'appello alla pace con cui S. S. aderisce alla con vinziono che in a.vvonire debba subentrare alla potenza materiale delle armi la potenza morale del diritto. Anche noi sia-mo penetrati dal convinci mento che il corpo malato dolht società umana possa sanal·si solo col 1'invigorimento della forza morale del diritto. Ne seguirà, secondo l'opi• nione di S. S., una simultanea diminuzione di un procedimento obbligatorio di tribunali arbitml'l, per vel'tenze internazionali. Condividiamo il criterio di S. S. che deter• minate norme e certe assicurazioni per una limitazione contemporanea e reciproca degli armamenti per terra, per mare e per a.ria, come pure per la vera libertà e comunanza dell'alto mare, rappresentano quegli oggetti , nella oui trattazione il nuovo spirito che deve dominare in futuro, le relazioni reciproche degli stati, deve trovare la prima espressione, piena di promesse. Risulterebbe quindi senz'altro il principio di far decidere le diver• genze di idee ohe sorgessero nel campo in• ternazionale, non con lo spiegamento delle forze milita,ri, ma con mezzi pacifici, in particolare nella via del processo arbitrale il cui alto effetto pacificatorn noi riconosciamo pienamente con S. S. Il governo imperiale appoggerà in ciò ogni proposta che sia conciliabile con gli interessi vitali doli' impero teclesco e del suo popolo. La Germania, per la sua situazione geografica e i suoi bisogni economici, è destinata al traffico pacifico coi suoi vicini e con l'estero lontano., Nessun paese quindi più del tedesco, ha motivo di desiderare che al posto dell'odio genern,le e della lotta, prevalga tra le nazioni uno spirito conciliante e fraterno. Quando i popoli guidati da questo spirito riconosceranuo oho per la loro sa.lvezza, val meglio accentuare più nelle loro relazioni quello che unisce, di quello che divide, riuscirà loro cli risolvere anche i singoli punti in cui il litigio non è ancora definito. Si creino ad ogni popolo condizioni di esistenza soddisfacenti ed a ciò appaia escluso ogni ritorno delle grandi catastrofi mondiali. Solo con questo promesse può fondarsi una pace durevole, che favorisca il ravvicinamento spirituale e il rifiorire economico della società Siero iodato Gandolfo (lodobrom) Purifical'organismeoil sangu-eSostituiscieioduridi sodio potassio Trovasi in tutte le Farmacie o presso la Ditta: G. SERSALE - Piazza S. Domenico Maggiore, 17 - NAPOLI Biblioteca Gino Bianco
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