I - 329 - forza della sua missione che va oltre le cose tet-rene, e in grazia del suo alto concetto e i doveri impostile, sta alto al disopra dei popoli in guerra e che, inaccessibile ad ogni influenza, poteva trova.re la '\da che deve condurre alla attuazione del nostro proprio desiderio di giungere ad una pace durevole ed onorevole per tutte le parti. Da quando salimmo al trono dei nostri a.vi pienamente consci della responsabilità che portiamo dinanzi a Dio e agli uomini per la sorte affidataci dalla monarchia austrungarica mai perdemmo di vista l'alta mèta cli fare nuovamente partecipi al più presto i nostri popoli delle benedizioni della pace. Poco dopo il nostro avvento al trono, ci fu anche concesso, in unione coi nostri alleati, di compiere uu passo per aprire la via ad una pace onorevole e duratura, già meditata e preparata dal nostro augusto predecessore, il deftmto Imperatore e Re F1:ancesoo Giuseppe. Nili nostro discorso del trono tenuto all'apertura del Parlamento austriaco abbiamo dato espressione a questo desiderio e rilevato che noi ten1liamo ad una pace che liberi la vita fntnra <lei popoli dal rancore e dalla sete di ven- <letta e che la assicuri per generazioni contro l'impiego della forza delle armi. Il nostro governo comune non omise fruttauto con replicate penetranti manifestazioni che poterono essere udite in tutto il mondo ili esprimere la volontà, nostra e dei popoli della monarchia austrungarica di mettere fine allo spargimento di sangue mercè una pace quale si presenta alla mente -di V. S. Lieti del pensiero che i nostri desideri sin da prin· cipio fossero rivolti allo stesso scopo ohe V. S. designa oggi come quello cui si deve tendere abbiamo sottoposto ad un'ampia ponderazione i suggerimenti concreti e pratici fattici pervenire di recente ed essa ci ha condotto ai seguenti risultat,i. Con la forza di un oouvinoiment-0 profondo !<aiutiamo le idee direttive di V. S. ohe il futw·o ordinamento del mondo debba posare eliminate le armi sulla forza morale del diritto sul dominio della giustizia e della legaIilil.internazionale. Sfamo pure com1)resi della. Rpcranza ohe una elevazione della coscienza. ,lel diritto rigenererebbe moralmente la. umanità. Aderiamo pertanto al criterio di V. S. ohe negoziati fra i bellig-eranti dovrebbero e potrebbero oonclun-e ad un accordo sul modo nel quale (colln creazione di corrispondenti assicurazioni) ridurre contcmpor:moo.mento. 1·ociprooamcute e successivamente ad una misum determinata gli armnmenti per mare, per trrr:t e per aria, e liberare l'alto mare che a1ipartione di diritto a tntti i popoli della. terra dal dominio o dal predominio dei singoli ed aprirlo all' uso egwi,le di tutti. Piernt*ente consci clell' importanza pacificatrice tlel mezzo proposto da V. S. di assoggettare le vertenze interna.zionali alla giurisdizione tli tribunali arbitrali siamo pronti ad entrare in trattative anche su questa proposta di V. S. ove essa come desideriamo di tut,to cuore debba condurre nd accordi tra i belligeranti ohe attuino queste alte idee e quindi diano alla monarchia austrungarioa la sicurezza del suo non turbato ulteriore sviluppo. Quindi non può neanche essere difficile condurre ad una soluziono soddisfacente pollo spirito di giustizia, e con questo riguardo, alle reciproche condizioni di esistenza le altro questioni da regolarsi tra gli stati belligera11ti. Se i popoli della terra entrassero in negozia ti tra. loro nel senso di questa proposta di V. S. potrebbe fiorire una pace durevole ecl essi potrebbero ottenere piena libertà di movimento sugli alti mari, potrebbero essere tolti loro gravi oneri materiali ed aprirsi loro uuovi fondi di benessere. Guidati da s1Jirito di moderazione e di conciliazione scorgiamo nelle proposte fatte da V. S. basi atto per avviare negoziati onde preparare la pace per tutti giusta e durevole e speriamo vivamente ohe anche gli oc?ierni nemici siano animaU da eguali pensieri. In questo senso preghiamo ohe l' Onnipotente benedica. l'opera di 1Jaoe iniziata lfa Vostra Santità e ci onoriamo di firmarci obbedientissimo figlio di V. S. - Oarlo. LA RISPOSTA DEL GOVERNO TEDESCO AL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO. Signor Cardinale, Vostra Eminenza ebbe la cortesia di trasmettere a S. M. l'Imperatore e Re, mio graziosissimo Siguore, con rescritto del 2 del mese scorso, una manifestazione di S. · S. il Papa, in oni S. S. pieno di cordoglio per lo devastazioni della guerra mondiale, rivol~o un penetrante appello alla pace, ai capi supremi degli stati dei popoli belligeranti. S. M. l'Imperatore e Re, si compiacque di darmi cognizione dello scritto di Vostra Eminenza e di incaricarmi della. risposta. Da lungo tempo S. M. segue con alta considerazione e sincera gr~tndine gli sforzi di S. S. ins1>irati a. vera imparzialità. di mitigare i dolori della g-uerra, secondo le sue forze e ili sollecitarn la fine dello ostilità. L'Imperatore scòrse nel recente passo di S. S., una. nuo, a prova del più nobile o filantropko aentimcnlo o nutre vivo desiderio olrn 1iel bene di tutto il mondo l'appello papale sia destinato al successo. Lo sforzo del Papa Benedetto XV, ili. avvinre un accordo fra i popoli, potont tnnt-0 piìt sicuramente calcolare su una simCREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca r\i roteca ulPO tilclnCO
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