- 323 - giogo straniero e costituirsi in uno Stato libero, nazionale e indipendente, desiderio baoato sul principio che ogni popolo è libero di disporre di sè stesso, sono d'accordo nel ritenere che questo Stato deve essere fondo,to sui principi moderni e democratici seguenti: 1. Lo Stato <lei Serbi, Croati e Sloveni che sono anche conosciuti sotto il nome di Slavi del Sud o Jugoslavi sarà un regno libero e indipendente con un territorio indivisibile_ e una nazionalità unica (un diritto unico di cittadino). Questo Stato sarà. una monarchia costituzionale, democratica e parlamentare con a capo la clinastia dei Karageorgevic, che ha sempre condiviso le idee e i sentimenti della nazione, ponendone al disopra di tutto la liùertà e la volont.'i. nazionali. 2. Il nome di questo Stato sarà: Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. E il titolo del sovrano : Re dei Serbi, Croati e Sloveni. 3. Questo Stato avrà nn .sol.o stemma, una sola bandiera e una sol:1 corona. Questi " emblemi saranno composti dei nostri emblemi particolari. La sua unità sarà simbolizzata ùallo stemma e dalla bandiera del Regno. 4. Le bandiere particolari- serba, croata e slovena - hanno uguali diritti e possono essere liberamente inalberate in ogni occasione. Così dicasi pure degli stemmi particolari. 5. Le tre denominazioni nazionali- serba, croata e slovena - sono uguali davanti alla legge per tutto il territorio del Regno e ognuno può servirsene liberamente in 'tutte le occasioni della vita pubblica e davanti ad ogni autorità. 6. I due alfabeti, cidlliano e latino, hanno p0ure gli stessi diritti ed ognuno può servirsene liberamente in tutto il territorio del Re-. gno. Le autorità reali e le autorità locali an· tonome banno diritto e dovere di adoperare i due alfabeti secondo il desiderio dei cittadini. 7. Tutte le religioni riconosciute po• tranno essere professate liberamente e pnbblicmnente. I culti ortodosso, cattolico-romano e musulmano cbe sono principalmente professati nella nostra nazione, saranno uguali fra loro e avranno i medesimi diritti riguardo allo Stato. In considerazione di questi principi, il le- (J'islatore avrà cura di salvaguardare la pace ~onfessiona.le conforme lo spirito e la tradizione della nostra nazione intera. 8. Il calendario sarà unificato il piii presto possibile. 9. Il territorio del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni comprenderà tutto il territorio sul qu,tle la nostra nazione dai tre nomi vive in masse compatte e senza discontinnit.'i.. E!!!!O non potrà essere mutilato senza attentare ag-li interessi vit.'lli della comunit:ì. La nostra nazione non reclama unila di ciò che appartiene agli altri. Essa non 1·eolama che ciò che le appartiene. Essa desidorn di liberarsi e di costituire la sua unità. Per questo essa respinge coscientemente e fermamente ogni soluzione parziale del problema dell~ snn, liberazione e della sua unificazione nazionale. Essa pone il problema della sua liberaziono dalla dominazione austro-ungarica e della Rrnt unione con la Serbia e il Montenegro in uno Stato unico formante un tutto indivisibile. Secondo il diritto di ogni popolo di disporre dei suoi destini, nessuna parte di quosta tota.lità. territoriale potrà essere, senz.'\ attentare alla giustizia, staccata cd incorpornta ad un altro stato qualsiasi senza consenso del popolo stesso. 10. Il mare .Adriatico sarà nell'interesse della libertà e dei diritti eguali di tutte le nazioni, libero ed aperto a tn tti e acl ognuno. (11·13 riguardano la costituzione iuternn, del futuro Stato). La nazione cosl unificata dei Serbi, Croati o Sloveni formerà ano Stato cli una dozzina di milioni d'abitanti. Questo Stato snr,\ nna, garanzia della loro indipendenza nazionale o clel loro progresso nazionale e ci vilir,zatoro; nn potente baluardo contro lo spinta germanica, un alleato inseparnbile di tntti i popoli e Stati civili che han proclamato il principio del diritto e della libertà e quello della ginfltizia internazionale. Esso farà parte degnamente della nuova Societ:\ dolle nazioni. Fatto a Corfo il 7-20 luglio 1917. Il Presidente del Consiglio del Regno cli Serbia e Ministro degli Esteri : Nicola P. PaBic. -11 Presidente del Comit,ato Jugoslavo: Ante '.l'mmbic. 37. - La Conferenza di Parigi. Lo sgombro del territorio greco. 27 luglio 1917. - La Conferenza dei rappresentanti dei governi dell' Intesa riunita a Parigi per l' esame della situazione balcanica, dopo aver deciso lo sgombro del territorio greco, chiude i suoi lavori riaffermando solennemente gli scopi cli guerra. La Conferenza riunita. per l'esame d!'lla situazfone dei Balcani, ha tenuto ieri la ;ma ultima seduta, alla quale ernno stati <'hi11mati i rappresentanti di tutti i Paesi alleati. Essa bn. consacrato alla unanimità lo tlt>C'i sioni che furono stabilito nelle pre<'edcnt i sedute. Una riunione <lei ministri <lei<lipnrtimenti interesRati avrà luogo a Londra rwt· l'ltabilire le rnif!ure di e.5f'Cnzionc. 8i ic CREDITOITALIANO Qualsiasi operazione di banca
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