Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 311 ·ad espo1Tele seguenti considerazioni, le quali mettono in rilievo la situazione particolare in cui si trova il Belgio, dopo due anni e mezzo di guerra. In virtù dei trattati internazionali, firmati da c~nque grandi Potenze di li:uropa, tra le quali figurava la Germania; il Belgio godeva, prima della guerra, di uno Statuto speciale che rendeva il suo territorio inviolabile e metteva il Belgio stesso - sotto la garanzia delle Potenze - al sicuro dai conflitti europei. Il Belgio ha tutta vin. - in dispregio di questi trattati - sublto per primo l'aggressione della Germania .. È per ciò che il Governo belga stima necessario di precisare lo scopo che il Belgio non ha mai cessato di perseguire combattendo, a fianco delle Potenze dell'Intesa, per la causa del diritto e della giustizia. Il Belgio ha sempre osservato scrupolosamente i doveri che gli imponeva la sua neutralità. Esso ha preso le armi per difendere la sua indipendenza e la sua neutralità violata dalla Germa.nia e per restare fedele ai suoi obblighi internazionali. Il 4 agosto al Reichstag, il Cancelliere ba riconosciuto che questa aggressione costituiva una ingiustizia, contraria al diritt-0 delle genti, e si è impegnato, in nome della Germania, a ripararla.. Da due anni e mezzo questa ingiustizia è stata crudelmente aggravata dalle pratiche di guerra e di occupazione, che banno esaurito le risorse del paese, rovinato le sno industrie, devastato le sue città ed i suoi villaggi, moltiplicato i massacri, le esecuzioni e gli imprigionamenti. E nel momento in cui la Germania parla nl mondo di pace e di umanità, essa deporta e riduce in servitù cittadini belgi a migliaia. Il Belgio, prima della guerra non aspirava che a vivere in buon accordo con tutti i suoi vicini. Il suo Re ed il suo Governo non hanno cbe uno scopo: il ristabilimento della pace o del diritto. Ma essi non vogliono che una 11acecbe assicuri al loro Paese riparazioni legittime, garanzie e•sicurezza per l'avvenire. 17. - 11quarto prestito nazionale. 2 gennaio 1917. - Il Re firma. un decreto per l' emissione di un nuovo ~ibiioteça Gin9 Bianco prestito naziona]e al 5 % esente da imposte presenti e future, inconvertibile sino al 1931. Il prezzo di emissione è fissato in L. 90, pagabile anche a rate. 18. - La risposta dell' Intesa al Presidente degli Stati Uniti. 10 gennaio 1917. - Il signor Briand, presidente del Consiglio e ministro degli esteri di Francia consegna all'ambasciatore degli Stati Uniti una nota (in risposta a quella inviata dal presidente Wilson) nella qnale a nome dei Governi dell' Intesa si denunciano i barbarici metodi di guerra delle Potenze centrali e il loro dispr1:1giodi ogni norma internazionale, e si proclamano gli scopi di guerra per il raggiungimento dei quali l'Intesa combatte. I Governi alleati hanno ricevut.o la nota che è stata rimessa. loro il 19 dicembre 1916 in nome del Governo degli Stati Uniti. Essi l'hanno esaminata cqn la cura che loro imponevano ad un tempo e l' esatt:i. nozione che essi hanno della gravità dell'ora e la sincera amicizia che li unisce al popolo americano. In principio ossi tengono a dichiarare che rendono omaggio agli elevati sentimenti ai quali si inspira la nota americana e che si associano con tutti i loro voti al progetto della creazione d'una lega delle nazioni per assicuraré la pace e la giustizia nel mondo. Essi - i Governi alleati - riconoscono tutti i vantaggi che per la causa dell'umanità e delle. civiltà presenterà. il fissare dei regolamenti internazionali destinati ad evitare i conflitti violenti fra le nazioni, regolamenti che dovrebbero comportare le sanzioni necessarie per assicurarne l'esecuzione e per evitare in tal modo che una sicurezza app:i.- rente serva soltanto a facilitare delle nuove aggressioni. Ma una discussione sulle future disposizioni destinate ad assicurare una pace durevole suppone dapprima un regolamento soddisfacente dell'attuale conflitto.

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