- 310 - difesa della libertà dei popoli e fedeli all'im· pegno' preso di non depo1Te isolatamente le armi, banno risoluto di rispondere collettivamente alle pretese proposte di pacé, ohe sono state loro dirette da parte dei Governi nemici, per tramite degli Stati Uniti, della Spagna, della Svizzera e dei Paesi Bassi. Prima di qualsiasi risposta, le Potenze alleate tengono a protestare altamente contro le due asserzioni essenziali della Nota delle Potenze nemiche, che pretende rigettare sugli Alleati la responsabilità della guerra e che proclama la vittoria delle Potenze centrali. Gli Alleati. non possono ammettere un' affermazione doppiamente inesatta, e che ·basta a colpire di sterilità ogni tentativo di negoziato. Le Nazioni alleate subiscono da trenta mesi nna gnerra., ohe esse hanno fatto di tutto per evitare. Esse hanno dimostrato con atti il loro attaccamento alla pace. Tale attaccamento è altrettanto fermo oggi quanto nel 1914. Dopo la violazione dei suoi impegni, non è sulla parola dolla Germania. ohe la pace, rotta da essa, può essere fondata. Un suggerimento senza condizioni, per l'apertura dei negoziati non è un'offerta di pace. La pretesa proposta, priva di sostanza o di precisione, messa in circolazione dal Governo imperiale appare meno come una offerta cli pace, che come una manovra. di guerra. Essa è basata sul disconoscimento sistematico del carattere della lotta nel passato, nel presente e nell'av.venire. Per il passato, la. Nota tedesca ignora i fatti, le date, le cifre, che stabiliscono ohe la gnerra è stata voluta, provocata e dichiarata. dalla Germania e dall'Austria-Ungheria. All'.Aja è stato il delegato tedesco, che rifiutò ogni proposta di disarmo. E nél luglio 1914, è stata l' Austria-Ungheri'a che, dopo avere diretto alla Serbia un « ultimatum» senza precedenti, le ha dichiarato la guerra, mnlgrado le soddisfazioni immediate ottenute. Gli Imperi del centro hanno allora re!pinto tutti i tentativi fatti dall'Intesa per assicurare ad un conflitto locale una soluzione pacifica. L'offerta di una Conferenza dell'Inghilterra, la proposta francese di una Commissione internazionale, la domanda di un arbitrato dell'Imperatore di Russia all'Imperatore di Germania, l'accordo realizzato tra la Russia e l'Austria,- Ungheria alla vigilia del conflitto, tntti questi sforzi sono stati lasciati dalla Germania senza risposta e senza ,seguito. Il Belgio è stato invaso da un impero che aveva garantito la sua neutralità., e che non ha temuto di proclamare esso stesso che i trattati erano « pezzi di carta >),e che « ne• cessità non ba legge>). Per il presente, le pretese offerte della Germania si basano su una « carta della guerra » unicamente europea, ohe non esprime che l' apparenza esteriore e passeggera della eituazio• ne, non la forza reale degli avversari. Una pace conclusa partendo da questi dati F!arebbe in vantaggio esclusivo degli aggressori, ohe, avenclo creduto di raggiungere il loro scopo in due mesi, si accorgono, dopo due anni, che non lo raggiungeranno mai. Per l'avvenire, le rovine cagionate dalla ùichiamzione di gueJTa tedesca, gli innume• revoli attentati commessi dalla Germania e clai suoi alleati .contro i belligeranti e contrn i neutrali, esigono sanzioni, riparazioni e garanzie. La Germania elude le une e le altre. In realtà, l'apertura fatta dalle Potenze centrali non è che un tentativo calcolato, allo scopo di agire sull'evoluzione della guerra e di imporre finalmente una :pace tedesca. Essa ha per oggetto di turbare l'opinione pubblica nei Paesi alleati. Questa opinione, malgrado tutti i sacrifici consentiti, ha già risposto con una fermezza ammirabile e ha denunziato il vuoto della dichiarazione nemica. Essa vuole rafforzare l'opinione pubblica della Germania e dei suoi alleati, già cosl gravemente provati per le loro perdite, logorati clall' accerchiamento economico e schiacciati dallo sforzo supremo ohe si esige dai loro popoli. Essa cerca di ingannare e di intimidire l'opinione pubblica dei paesi neutrali, convinta da lungo tempo circa le responsabilità iniziali, illuminata sulle responsabilità presenti e troppo chiaroveggente per favorire i disegni della Germania, abbandonando la difesa delle libertà umane. Essa tenta infine di giustificare anticip~tamente agli•ocohi del mondo nuovi delitti: guerra sottomarina, deportazioni, lavori e arruolamenti forzati di nazionali contro il loro proprio paese, violazioni della neyitralità. È con piena coscienza della gravità, ma anche delle necessità dell'ora presente, che i Governi alleati, strettamente uniti fra loro, ed in perfetta comunione con i loro popoli, si rifiutano· di prendere atto di una. proposta senza sincerità e senza· portata. Essi affermano ancora una Yolta che non vi è pace possibile, finchè non saranno assicurati la riparazione Jei diritti e delle libertà violate, il riconoscimento del principio delle nazionalità e della libera esistenza dei piccoli Stati,. finchè non sia certa una sistemazione di natura t11,leda sopprimere definiti- 'vamente le cause, che da tanto tempo hanno minacciato le Nazioni e da dare le sole garanzie efficaci per la sicurezza del mondo. Le Potenze alleate tengono, terminando, CREDITO BiblioL __ ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca
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