- 804 - Spagna pt·eseo la Snnta Sede. Nel Palazzo non rimasero cli pertinenza clell' ambasciatore so non l'archivio e i mobili ohe il decreto clol 25 agosto rispetta, assegnando un congruo termine perohè siano portati altrove. .Anche se l'ambasciatore fosse rimaato, il Palazzo avrebbe senza dubbio potuto passare ugualmente in proprietà dello Stato: la immunità personale da cui deriva la cosidetta " immunità di quartiere", avrebbe soltanto richiesto riguardi maggiori di quelli attinenti , alla immunità dell'archivio. Che ogni più scrupoloso ri~uardo verso la Santa Sede sia stato usato, è dimostrato dalle dichiarazioni esplicite fatte a suo tempo circa la piena li· bertà di soggiorno dei rappresentanti esteri presso il Vaticano e ne è testimonianza la comunicazione del Decreto che, secondo la protesta afferma, sarebbe stata fatta aJ Pontefice. 6. - Il ministro Bissolati per lo smembramento dell'Austria. 29 ottobre 1916. - A Cremona il ministro Leonida Bissolati esaltando il martirio di Cesare Battisti afferma la necessità di distruggere l'Austria-Ungheria affinchè possano risorgere le molteplici razze che stanno dolorosamente compresse nella sua artificiosa unità. 7, - La riprovazione del Papa per l'incursione aerea su Padova. 14 novembre 1916. - A mons. Pellizzo vescovo di Padova• che aveva informato il Papa della strage compiuta il giorno 11 da aeroplani nemici su Padova confermando che le vittime erano in gran parte donne e bambini, Benedetto XV invia una cospicua offerta deplorando i bombardamenti aerei di città aperte. Santo Padre deplorando e riprovando boro• bardamenti aerei sopra innocue città aperte da chiunque sianò essi perpetrati, invia alle famiglie di codesta città recentemente lltraziate de. oosl grave sciagura., la llOttJma. di L. 10.000 e conforta lei ed i suoi diocesani coll'apostolica benedizione. - Oardinale Gasparri. 8. - La morte di Frane. Giuseppe . La successione. 21 novembre 1916. - L'imperatore Francesco Giuseppe è morto al castello di Schoenbrunn. Gli succede l' arciduca Carlo Francesco Giuseppe, che prende il nome di imperatore Carlo Id' Austria e IV re d'Ungheria. g. - Un discorso dell'ex-ministro Grippo. 26 novemb1·e 1916. - L' on. Grippo pronuncia a Napoli un notevole discorso sulle ragioni che mossero l'Italia ad entrare in guerra, dimostrando ]a, malafede delle proposte austriache con interessanti particolari. Devo innanzi tutto smentire l' affermazione audace del Cancelliere germanico Bethxuann-Hollweg, che il ministro Sonnino avesse tenuto celato ai colleghi del Ministero i veri termini delle offerte del Governo austriaco, col pretesto di volere illuminare su di essi i circoli parlamentari. Furono diffusi per opera delle ambasciate cli Germania ed Austria, fogli volanti accennanti a quelle proposte con ines::i,ttezzevolute, specie per quanto riguardava i combattenti originari dei territori da cedere, dei quali diplomaticamente si propo· neva ohe "· non avrebbero prestato più serviiio sulla fronte dell'armata austro-ungarica" dopo la conclusione dell'accordo, mentre in quei foglietti volanti si diceva che " sarebboro stati licenziati ". · I termini delle vere proposte che mi fu. rono fatte pervenire per via indiretta, e della cui autenticità non si può dubitare, si riassumono così: 1 ° Cessione di tutto il Tirolo, che è di nazionalità italiana; - 20 Tutta la riva occi- • GIOCONDA Acqua :minerale purgativa italiana Biblioteca Gino Bianco
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