- 800 - •L'ambasciatore italiano a Londra, marchese Imperiali su istruzioni ricevute dal suo Governo ha l'onore di comunica.re al Segretario di Stato degli affari esteri sir Edward Grey, all'ambasciatore francese signor Cambon e all'ambasciatore russo conte BenckendorlI il segt1ente memorandum. 1. Le grandi potenze di .Francia, Gran Bretagna, Russia e Italia redigeranno senza dtardo una convenzione militare per la quale deve essere determinato il minimo di forze militari che la Russia sarà obbligata a mettere contro l'Austria-Ungheria nel caso che questa gotti tutte le sue forze contro l'Italia. Questa convenzione militare regolerà anche i problemi relativi ad un possibile armistizio in quanto essi per la loro stessa natura 11011 siano di competenza del Comando Supremo. 2. L'Italia da parte sua s'impegna a con· durre la guerra con tutti i mezzi a sua disposizione cl' accordo con la Francia, la Gran Bretagna e la Russia, e contro gli Stati cb4j sono in guerra con esse. 3. Le forze navali della Francia e della Gran BretngllJI presteranno all'Italia la loro atti va cooperazione fino a quando la flotta austriaca sia distrutta o fino alla conclusione della pace. La Francia, la Gran Bretagna e l'Italia concluderanno immediatamente una convenziono navale a questo riguardo. 4. Mediante il futuro trattato di pace l'Italia riceverà: il Trentino, tutto il Tirolo meridionale fino alla sua frontiera geografica e naturale, il Brennero, la città cli Trieste e i suoi dintorni, la contea di Gorizia e Gradisca, l'intera Istria fino al Quarnero, compresa Volosca, e le isole istriane Cherso e Lussin corno anche le minori isole cli Plavnik, Unia, Canidoli, Palazzola, San Pietro Nerovio; p..sinello e Gruica coi loro vicini isolotti. Nota prima. Eseguendo quanto è detto nell' :1,rt. 4 la liµea di frontiera sarà tracciata lungo i seguenti punti: dalla vetta dell' Umbrile verso nord allo Stelvio, poi lungo lo spartiacque clelle .Alpi Retiche fino alle sorgenti clei fiumi Adige e Eisaoh, poi attraverso i monti Reschen e Brennero e le cime Etz e Ziller. La frontiera piega quindi a sud toccando il monte Toblach per raggiungere l'attuale frontiera della C:1,rniolache è presso le Alpi. Lungo questa frontiera la linea toccherà monte Tarvis e seguirà lo sp.artiacque delle .Alpi Giulie oltre le creste di Predii, ì\fangart e Tricorno e i passi cli Podberdo l'ot1h1nsko e Idria. Di qui la linea volgerà. in t1irezione di sud est verso lo Scbneeberg in modo da non includere nel territorio italiano il baoino della Sava e i suoi affltienti. Dallo Schneeberg la frontiera scenderà. verso la costa includendo Castua, Matuglia e Volosca, come distretti italiani. 5. Nello stesso modo l'Italia riceverà la provincia della Dalmazia nella sua attuale ostensione includendo di più a nord Lissarika e Trevinje e a sud tutto il territorio :fino ad una linea partente dal mare, vicino a punta Planka (fra Traù e Sebenico) e seguente lo spartiacque verso est in modo da porre in territorio italiano tutte le valli i oui fiumi sboccano in mare presso a Sebenico, oioè il Cikola, Krka e Butisniica coi loro affluenti. All'Italia anche apparterranno tutte le isole a nord e acl ovest della costa dalmata, incominciandodaPremuda, Selvo, Ulbo, Skercla, Maon, Pago e Puntadura a nord ed arrivando a Meleda a sud, con l' aggiunta delle isole di Sant'.Anclrea Busi, Lissa, Lesina, Tercola, Curzola, Cazza e Lagosta e tutti gli isolotti e scogli circostanti, e quindi anche Pelagosa, ma senza le isole Grande e Piccola Zirona, Buja, Solta e Brazza. Saranno neutralizzati: 1) l' intera costa di punta Planka a nord e all'estremità della penisola cli Sabbioncello a sud, questa penisola essendo inclusa nella zona neutrale; 2) parte della costa da un punto a dieci chilometri a sud di Ragusa vecchia sino al fiume Vqjussa al sud, così da includere nella zona neutralizzata. l'intero golfo di Cattaro coi suoi porti di .Antivari, Dulcigno, San Giovanni cli Modua e Durazzo; con la riserva che i diritti del Montenegro non debbono essere lesi in quanto ai fondano sulle dichiarazioni scambiate fra le parti contraenti in aprile e maggio 1909. Questi diritti, essendo riconosciuti soltanto per l'attuale territorio del Montenegro, essi non saranno estesi alle regioni e ai porti che possono essere in avvenire as• segnati al Montenegro, ma tutte le r~strizioni legali ohe riguardano il porto di Antivari..alle quali il Montenegro stesso diede la sua a<!esione nel 1909, rinlangono in vigore; 3) tutte le isole non assegnate all'Italia. Nota seconda. I seguenti distretti sul1' Adriatico saranno per opera delle Potenze clell' Intesa inclusi nel territorio della Croazia, Serbia e Montenegro: A nord dell'Adriatico l'intera costa, a partire dal golfo di Volosca, presso la frontiera d'Italia, fino alla frontiera settentrionale della Dalmn,zia., comprendendo l'intera costa che oggi appartiene all'Ungheria; l'intera costa di Croazia, il porto di Fiume e i piccoli porti di Nevi e di Carlopago e così le isole di Veglia, Pervicio, Gregorio, Kali e Arbe; al sud dell'Adriatico dove la Serbia ed il Montenegro sono interess:1,ti, l'intera costa da Punta di Planka al fiume Drin con gli importanti porti di Spalato, Ragusa, Cattaro, .Antivari, Dulcigno e San Giovanni di Medua; come anche le isole di grande e piccola Zirona, Buja, Solta, Brazza, Ciklian e Calamotta. Il porto di DuCREPITO ITALIANO • Qualslasl operazione di bmca Bibliot6vo '-111 IV Ulc:1111..,v
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