258 - Polli e pollaio. (l'on 11)11\ tn,·oln <li flgnrc). Pollicoltura casalinga e industriale s loro importanza. _ VI sono iutlustdc le qnnli, non n- . YOlldO Jl\lllfl, di ftppariscento ed Psplicanclosi per lo più come uppcntliri di iudn!ltrie maggiori, sfuggono alla valutazione della, gnm maggioranza «1ellc pet·sone, mentrl', in realtì\, esse l1am10, 11Pll'economia, della nazione, un'importanza noteYole: tale è il caso della pollicoltura in Italia. L' aHevameuto tlel pollame su gt·amle scala e con criteri 1>rettamente industriali rappt•ei,enta l'eccezione nel nostro Pae;;c; iuvece troviamo sviluppata ovunque la cosiddetta pollicoltnra casalinga, a:ffidatft in gran parte alle pazienti cm·e delle nostre massaie. Eppure, nonostante questa caratteristica tlell' industria avicola, noi possiamo affermare che l'allevamento ùcl pollame, in Italia, dà luogo annualmente acl una produzione del valore di diecine ili milioni ùi lire. Una sola cifrn basterà a tlimostl'are questo asserto: in tempi normali - quando era libero il commercio internazionale - l'Italia esportava annualmente per oltre 50 milioni di lire di uova e pollame. 'Se a questa cifra aggiungiamo il valore della ingente quantità di pollame e di uova ohe erano consumati in paese, si vecle ;;ubito quale fonte cli ricchezza-rappresentino i polli ohe noi vediamo scorazzare nelle campagne e nei cortili. Del l'Osto, basti pensare al contributo che l1a portato e cbe porta la pollicoltura nell'economia alimentare di questo pe1·iodo di guerra per trovare una nuova conforma dell'importanza grande del1' industria del pollame: milioni e milioni di uova hanno servito e servono all'alimentazione cli tutte le classi sociali sostituendo largamente la carne ed il formaggio. • Dare incremento alla pollicoltura significa, dunque, ·non solo aumentare la ricchezza della nazione, ma contribuire efficacemente _: in questo grave pcrio- ,lo - alla soluzione del problema alimentare. Una questione, che potremmo deflhirc pregiudiziale, si presenta a chi voglia trattare di pollicoltura: si dcYc incoraggiare la grande pollicoltura a carattere industl'iale ovvero la pollicoltnrn a cal'attcrc prevalentemente casaliugo 7 Per rispondcl'c a questa clol.llanda ùoùbiamo premettere che la pollicoltum in grnmle richiede condizioni affatto speciali di ambiente - sopl'attutto ampia estensione cli terreni onde evitare, i pericoli dell'agglomeramento - e la possibilità cli produrre direttamente o ùi acquistare a buon mercato i mangimi necessari per l'alimentazione clel pollame. In caso contrario si corre il rischio di anelare incontro a disastri economici. Purt.l'oppo, non sempre si è tenuto giusto conto di queste condizioni e ciò spiega verchè non pochi tentativi di pollicoltura industriale non abbiano clato, in Italia, i risultati che se ne rivromettevano gli ideatori. Più che alla JJOllicoltura fatta in grande stile, noi dobbiamo guardare alla vollicoltura casalinga, cioè a quella che si svolge o può svolgersi presso le nostre aziende agrarie - grandi e piccole - senza arrecare loro danno, costituendone, anzi, un utile complemento. È a questa pollicoltura che è doveroso, è necessario dare un indirizzo razionale, in modo da renderla sempre più produttiva. Ecl a questo riguardo non è chi non veda che oggi vi è ancora molto cla fare. · Razze di' polli e loro scelta. Mediante l'applicazione di razionaH procedimenti zootecnici - rappresentati essenzialmente claJla selezione, dall' incrocio, dal meticciamento, dalla consanguinità, dall'alimentazione intensiva, ecc. - l' uomò è riuscito, attraverso un lavoro paziente di generazioni, a creare diverse razze e tipi di polli, di cui alcuni veramente pregefoli per il loro grado di perfezionamento. E portando anche in questa branca della scienza zootecnica i criteri della specializzazione delle attitudini, si è potuto giungere alla fissazione di razze la cui caratteristica è di p1·esentare un' attiCREDITOITALIANO • Qualsiasi operazione di banca Bibliotecé
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