Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 257 - <' !mÌ:t:. 1:. grnn,fo 01·gnniz1.n:donc dell:. motoaratnra di Stato. La motoarntnrn. non potev~ rwilnpp11rsi per gencrazioue spo11t,anea, troppo µ;rande ~. la pigrizia italfra e troppo po1· lli sussidi vennero fin qni alle industrie agmrie. I privati agricolt'ot·i non avrehlH'ro potuto (contrari ùel r<'sto istintiv:.mente essi stessi aù ogni i11novazionc) procurarsi i mezzi d' im'piauto di mrn organizzazione che :richiede forti capitali, tutto nn ini;,ieme di cnre, di mezzi, di apprestamenti che non pos.,ono essere a portata <li ognuno. E maggiori difficoltà si presentavano ora, n<'l periodo critico della gtterra in cui le defìcenze, gli ost11,('0lisi moltiplicarono. Lo Stato potè r,rovvedere chè avcrn ca.pitali a disposizioue pei, una forte importazione ùi maccliine, potò impro,- visarc il personale O<'Correute a<l azionarlè, potè prov,·edere i combnstihili nc'Cessari, i materiali varii, le officine, tutto quello- assieme di cure, di organismi di coefficienti che poterono assicurare in breve il largo sYilnppo della motoaratura. Ora essa è ormai diffnsa in tutte 11' plaghe, è entrata nella persuasione dE>l pubblico; uon ha più d' nopo <li propaµ;anda e gli ~gricoltori si affollano sponta,neamente attorno al delegato tecnico clrll' agricoltura (nominn.to appoi;,ta, fra. i competenti cl' n,gricoltnra in ogni c·eu• tro) per chiedergli la concessione <lrl1' aratura meccauica. Ormai le macchine sono di,·1'11tate 1>atrimonio collettivo di ogni centro agricolo ed hanno sensibilmente diminuit-0 il grave disagio della mancanza di bestiame. ì\fa v' ha di più. Esse orma.i vengono conquistate dalle organizzazioni agricole e già se ne impossessauo appositi orP-:mismi civili così che fa,rà meno sensibile per la motoarq,tura il disag'io inevitabile dallo stato di guerra che teneva obbligato un forte Nntingente di militari nel lavoro meccanico del terreno e quello di -p1we rbe li libererà. rla tale obhligo. B so fin ,ln, ora i soldati motoaratori snrn11110 aRsr11:nati nPllc zone del paese natìo, presso le loro famiglie, nel centro dei loro iutrr<'ssi, molti lii essi anche smessa l' nuifo!'me militarn rimarranno volentieri aurora i conducenti dE>lht marl'liina ~c;ulla quale hanno compiuto ron lena e con sacrificio il loro dovere per 1:1 Patl'i:t nel momento in cni eRRa. ehiamò a raccolta tutte le energie dei suoi figli per lo sforzo supremo. L' agl'icoltura ha nello stato <liguerr:t ottenuto mn.g;giore incremento, e si è determinata un intenso fervore di opera, per essa. Lo Stato lui dovuto intervenire e1l è intE"rvennto energicamente per darn impulso alla agricoltura nazionale, per eccitare il paese al dovei:e di non traRcurarc la terra madre che può esser11 1n·ocliga Ili alimenti pei suoi figli che non ùenmo mendicare altrov<'. Sia salutare questo sforzo e sia esso la preparazione di un domani operoso. Nel domani desiato della patria le falang-i dei vittoriosi torneranno allo loro rase, ai loro campi desiosi di htvoro. Prepariamo organizzazione di lavoro per loro, 1wepariamo la 1·eùenzione cconorniea, del paèse stremato dai sacrifici della guerra. Le pOY<'rc terre <l'oltre Isonzo torneranno alla, patria calpestate, sfruttate. Il barbaro avrà spa,rso sulla loro polvere, cenere e sale perchè non risorga la i;,piga. E1>Renon basteranno più come prima ti se stesse. Occorre dunque pensare a, ristabilire l'equilibrio della produzione agricola e una maggior cura, dei territorii meridionali ne sarà sicuro coefficiente. Tale la visione del domani a cui virilmente dobbiamo prepararci. L'Italia è nazione eminentemente agrieola. Sia il motto del domani di pa<'E": Ai campi! A.i campi! Avv. G. Lumi CERCHIAR! del Co1111111Mdotoaratrici di Rvvigo, Contro i'ASMA * Rimedio d'Abissinia Exibard SENZA. OPPIO NÈ MORFINA. ln Polvere ed in Siga,reue sollievo immediato. 6, Rue Dombasle, Paris. - TuLtele Farmacie. ... RibliotecaGino Bianco * 17

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