Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 256 - d1ta,·e nuovi degli PS<'r(liti paee. tle.,tini alla eomp:1~1111)toui mcccnniei sn rni si potesse inciuei giumi 1·11,<liosùi,•lliL cloro focilmen te il motto, Made in Ge1·- ,11any, 1:;icurolascia, pnssarc ili ogni merce come di sicuro miglior eonfozionameuto, o nella industria si è 11imenticato di produrre gli strumenti primi del lavoro; le macchino per l' agl'icolturn, gli at·· 11eRi1lt'll:i carnpag11a. l soldati tlormirono nello masserie, nelle tcttoi<', nei fienili, consumarono il loro rancio funutnt!\ ali' n.perto. Le sqnnùre vennero raggruppate a grnppi ùi qnrtttro a f<<',ei comand1lto o sorv<'gliato ùn, un utlieiale capogruppo. Cosi il grnndo organismo si trovò prduto e preparato a corrispo11dere nuche alle csi)!:enzo della mictitma qur111<10 oceor~e rnpiùnml'nto rneroglit'l'O IP pingui messi. Il Centro ùi Foggia iu nn meRe provvitlc nlla mietitum di 20 mila ottal'i di messi. Lo maccliiuc adoperate furono tutte A mcricn.ne dei tipi Case, 'l'itan, ltfog1tl, <' corrisposero bene allo scopo. Certo esse non n.vranuo unn. grautle clnratn. e 11On è troppo confortevole rhe si sia. llon1to ricorrere alla industria straniera. mentre nuche gli industriali nostrani offri,ano (ba.sti ricorclare il Pavoncelli e il Pavesi Tolotti) tipi di trattori robusti o perfezionati. E sarebbe stato davvero orgoglioso per noi che la industria, naziona.lo a.vcs1;e potuto corrispondere anche a questa 11ccessità di guerra. Si disse cho mancayn, la materia prima,, ma queRtn. si sarebbe potuta importare mentre la sor,cglian1.;t delle costruzio11i avrebbe potuto esercitarsi dallo Stato come si fece per la produzione delle armi di gnerrn. 1\Ia è angmaliile olio ciò che non si è fu.tto si faccia in scgnito, q1t0il est in 110/is. Ed è di lieto augurio che proprio meùtre noi licenziamo le provo di stampa ùi questo articolo, già si succedano con felice esito le prove di una trattrice italiana foggiata dalla Fiat, che vuol riassumere i pregi delle trattrici estere migliorandoli e perfezionandoli, e cho l:t forte ditta Ansaldo e la Breda stiano p11r e!'SO studiando dei tipi pratici di trattori itriliani. Al campi! Al c•mpi! 8cmb1·ò sempre tl'oppo umile e vile il lavoro della terra o qui proprio dove Corere hldia avevri benedette le spigl10 tli 8icilin.; qui <love Romolo aveva seguato colla punta dell'aratro i contini illnstl'i della più illustre città; qui dove Cincinnato ammonì che n.uohe il primo ;;olllato 1mò e deve passare dal fragore delle armi alla quieta solitudine del laYoro campestre, qui dove ogni zolla è licnedetta dalla natura, avida di dare, di proclnrro, qui si trascurò l' agricoltura abbauùonando vaste estensioni, abbattendo i boschi, dimenticando ogni miglior progresso delle scienze agrarie. La coltura razionale bene stucliuta ha potuto assicurare alla Germania la produziona di 23 quintali di grano per ettaro laddove da noi è limitato a otto, dieci, quindici, diciotto al massimo. Ma in questo sforzo non si ò voluto s<'guire l' esempio! .All' agricoltura, non si son da.te le f;t,rade e i veicoli. I vini e gli olii di Abruzzo e di Sicilia sono ancora trasportati n, dorso di mulo negli otri di pelle di capra mentre milioni di aranci di Sicilia e Sardegna, giacciono irnnualmente al snolo per mancanza di mezzi ùi traSJ?Orto. Non si è combattuta la malaria dei nostri latifondi, non si ò data l'acqua alle Puglie assetate! L'Agro Romano ò rimasto iucolto e abbandonato, disdoro ita:ieo intorno alle mura della Capitale! Gli incoraggiamenti e gli eccitamenti governativi si sono limitati a una legge per la coltivazione doll' Agro Romano che è rimasta sempre intonsa e inattuata, alla festa degli alberi, al campicello scolastico! ... La guerra, questa grande rivoluzione umana ha tuonato forte e prepotente il grido Ai eampi! Ai campi I Con L'Italia ha un po' troppo obliato menu studi e meno statistiche si son l'agricoltura per la industria e (non htneiati i soldati a,lla coltivazione degli sembri un bisticcio) nell'industria, quel- Agl'i abbandonati e l'eccitamento ha la per l'agricoltura. valso anche fra i capitalisti e gli inI nostri capitalisti intraprendenti dnstriali, Son sorte le società per la avevano voluto dedicarsi alla fabbrica- coltivazione delle terre abbandonate e zione di oggetti di lusso che imitaAsero i capitalisti, intraprendenti come semquelli di produzione Germanica, oum- pre, si dettero pure ali' industria della rono troppo- la confeziono di penne, hot- coltivazione <lei poderi rneri<lionali ed CRE61TO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca Bibliote

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