- 229 ipott.1'& privilegiata, oltre la garanzia da darsi per un quarto o in denaro o titoli o con ipoteca su altri beni. Detti mutui di favore prima erano intra:sferibili, anche nel caso si trasferisse l'arca. Divennero 11oi trasferibili insieme al1' area colla legge del 1910 e poi ancora indipendentemente dall'area, ma in casi limitati, e ad ovviare perciò delle duplicazioni si impose P obbligo della. tr:iscrizione. Ciò fu anche causa di certe disposizioni, colle quali si volle regolare la materia retroattivamente, dando però luogo a inconvenienti, cui si cercò mettere riparo con successive disposizioni, ma che produssero la conseguenza cl.te il diritto al mutuo per i contratti anteriori alla legge del 1910, pel tempo cioè in cui non era trasferibile, si ritenne ora trasferito ed ora non trasferito, secondo le varie mut11,zioni legislative e senza che si fosse tal volta effettivamente operata per >olontà delle parti la traslazione e, quel che più monta, il relativo pa,gmneuto del prezzo. La rlcoatruzlon.e di Messln.a. L'atomo edilizio e l' Un.ion.e Edilizià. Il concofso dello Stato non si verifica solo colla compartecipazione al carico dei mntui di favore: esso dà anche un contributo diretto a scelta dei J>roprietari per la costrnzione, ricostruzione o riparazione delle proprie case, con certi limiti e con determina.te procedure. Per rendere poi più spedito e più facile l'adempimento delle opere fu adottata una riformiL della procetlura di espropriazione per pubblica utilità, stabilendo delle magistrature speciali, composte di tecnici e legali insieme, onde evitare le perizie, per la liquidazione delle relative indennità. Magistrature prima di unica ista,nza, ma per le quali poi si introdusse, la 2a istanza con collegi-aventi sede a Roma, criterio adottato anche per gli altri terremoti e pei quali si venne però n.lla strana conseguenza di stabilire due collegi di 2a istanza nella stessà sede di Roma, uno per le espropriazioni in dipendenza del terremoto del 28 dio. 1908, e l'altro per quelle del tenemoto del l!J15, mentre le cause sono pochissime in appello, e moltiplicando cosi gli uffici senza plausibile ragione. Una questione di particolare difficoltà si presentava per la ricostrnzioue di Messina, e ciò pcl fatto che la proprietà urbana ivi era molto frazionata. L'ideale di ogni famiglia era di avere il proprio appartamento. Ogni padre cosi cercava di fare in modo che, n10rendo, potesse lasciarne uno ad ogni figlio, e quindi spesso di visioni e sntltlivisioni per ricavare più appaTtamenti da uno solo. Quindi in ogni isolato e' erano un gran numero di proprietari e la proprietà di uno s'intersecava nel modo più bizzarro con quclln. degli altri con servitù di scalo, di canne fnDH1,ric,di luci, di prospetto, ecc. le più intricate e sovrapponentisi re uue ~ulle altre. Nel crollo drgli edifizi pcl terremoto ristn.bilire la, proprict:ì <lell' uno rispetto a quell:i degli a.Itri diventava cosa difficilissima, e adJirittura impossibile, ove si pensi che le nuo,e costruzioni per le nuovo norme tecniche cloYavn.no essere basse, da comprendere non più di due piani oltre lo scantinato e intersecate da strade e da cortili più ampi. Ad ovviare a questo inconveniente si pensò subito ad una espropriazione generale del suolo su cui sorgevn. l' anLiciL città distrutta. L' ing. Cannizzaro per il primo caldeggiò questa itlea nella « Nuova Antologia > proponendo Ri creasse un demanio comune fra. gli antichi proprietari « che assegnasse a c·iascuno di essi una giusta. frazione del1' intero valore e, amministrando iu comune per tutti l' intéro patrimonio, ne distribuisse alla fine dclln. gestio11e gli utili proporzionalmente fra tutti>, Completava le sue proposte col 110stenere che il demanio comune non dovesse essere ente costruttore, mn. alla costruzione doYesse provvedere facendo concessioni di aree contro un corrispettivo annuo e coll'obbligo che tlopo nn certo numero di anni (ad esempio 99) ritornassero libera proprietà del tlcm:tnio comune le aree e_i f'aùbricati, onde REMINGTON ==N.10== • scrittura wisihile LA MIGLIOR MACCHINA PER SCRIVERE CESARE VERONA - TORINO e principali città CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca
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