202 - remi ali' avvoniro coloi;le hLmento clell'osservatoro. La loouanlol:lca S1ma ha prol!o hl, sua forum (lofinitiv11dopo molto prove o riprove; i primi schizzi appaion vicini 1Lllaconceziono trnclizionalo ohe, pel' esempio, poneva Giuda iso· lato I1olh1parto opposta clona tavola e, il pii1 tlollo volte, presontava la scena nol secondo momento, quando cioè Ct·isto ha già, designato il trntlitore in colui uhe intinger/I la mano sul i;uo piatto. Il clipinto ha itbbanclonato le trntlizioui ecl è apparso iti contemporanei come untt grnmle, miracolosn rivolazione. Leonardo ha scollo il primo momento come quello più a,libtto a provocare un improvviso o vario movimonto tl' affetti: Gosh ha appena pronunciato lo parole: '' nno cli voi rui traclir/t '' : l' annuucio inopinato turba con uno sgomento incomposto <1uell'accolta cli semplici e rozzi pescatori ohe, coi movimenti del corpo, col1' espressione cloi volti, coll'eloquenza clei gesti, ciascuno in modo cliverso a seconda dell'età e del te1~eramonto, esprimono l'intensitiL tlell' emozione che li agita: Giovanni, tenero e delicato, è come pitrnlizzato dal doloro, piega il capo, lascia cadet· le braccia, Giacomo si arrovescia indietro, le braccia aperte con un movimento d'orrore, Filippo si alza, protendo il capo, si porta le mani al petto con nobile atteggiamento, i vecchi, con gesti pHt calmi s' interrogan fra loro, rivelano o l'incredulità, o lo spavento o il clisgusto. Goethe, che fece una magnifica analisi del Cenacolo e priruo l'icbiamò l'attenzione snll' eloquenza clei gesti, rimase stupito per la maestria con oui l'artista ha raggruppato le figure a tre a tre; quet1to raggruppamento ba permesso di isolar Giuda pur collocandolo in mezzo agli altri: Giuda, inseusibile, si racchiude in sè stesso rivelando il suo egoistico turbamento in moclo così eviclente che è davvero superflua la borsri cli denari postagli fra lo mani. A.I centro, fm tanto turbinìo di passione, sta salda o trionfante nella sua calma serena e malinconica la figma cli Cristo. Mentre nella Cena cli Anclrea del Castagno ogni figura è interessante per i;è, ma nel complesso manca un intimo legame, qui i singoli gruppi sono mirabilmente collegati clal gesto cli Giovanni alla destra e <la quello di Matteo alla sinistra di Gesh, o tutti i gesti, tutti i movimenti sono calcolati rispetto alla divina figura centrale, cosicchè, coruunqLtO lo spettatoro li osservi o li soguu, sempro 1·itorn11coll'occhio al centl'O. Giammai la scienza o l' ru:to, il mziooinio o la fantasia coopera1·ono come in questo capolavoro. P11r troppo Leonardo non fu altrettanto felice nella tocnicn,: aborrente clnlfresco che non pennette un hworo calmo e 1iontlerato, volle dipinge1·e il Cenacolo a tempera forte, e no segnò liL couclamHL:nel 1515, quando lo vicle Francesco I, già, cominciava a guastarsi! $i sa in quale stato era riclotto, ullorohè, 1ioobi anni 01· sono, l' accu1·ato restauro del Cavenaghi intervenne a l'insalclarne le reliquie. Nella Battaglia d' Anghiari, soggetto profano, la potenza dell'arte realistica di Loonartlo aVl'obbe potuto spiegarsi senza limiti, il tema era quanto mai opportuno per un artista che, unico al suo tempo, aveva fatto i più profondi studi sull'anatomia del cavallo. L'unico episodio completo che conosciamo dalla bellissima copia di Paolo Rubens, e qualche altro frammentario in disegni leonardeschi di soldati a piedi o a cavallo in cli.versi atteggiamenti di lotta, di masse confuse cli cavalli e cavalieri, bastano por farci riflettere con profonda mernviglia allo studio che quell'uomo deve aver fatto cli que' movimenti istantanei che solo ai nostri tempi han potuto essere analizzati coll' ainto della fotografia; ma, ben pensa il Gronau, mentre le fissazioni meccaniche di movimenti istantanei hanno talora in sè qualche cosa di rigido ed' irreale, Leo- "ardo dà una me1·avigliosa continuità di vita alle più fluttuanti visioni. Gli uomini spalancano la bocca per griclaro la loro furia, le fronti si corrugano minacciose, gli occhi s'infiammano, o tuttavia qual raffin11,tosenso di bellezza in questi volti agitati! Nei cavalli la meclesima furia, non solo sfrenatamente si scagliano o s'impennano, ma si acldentan l'un l'altro. Paolo Uccello e Pier della Francesca hanno dipinto scene clibattaglie ingenuamente sincere, ma vi si scorge l' imbarazzo di chi non sa profittare della diversità. dei piani per variare la composizione conservandone l'unità, sono immagini eroiche e vaghe da basso rilievo : Leonardo ha rappresentato la mischia in tutta la sua orribile verità.. . _ Di tutti i ritratti attribuiti al Nostro nessuno, eccettuata la Gioconda, si può ritener con certezza opera sua. Ma poco importa: la Gioconda basta. Eccolll. aeduta nella sua logFerro-China-Bisleri liquore ricostituente del sangue. BibliotecaGino Bianco
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