- 201 prélenta.te tutte le età, tutti i temperamenti, vi operano i più forti contrasti, è un vero dramma. Inoltre questa composizione racchiude in sè una legge matematica e geometrica: iu essa è un continuo piegarsi, inchinarsi, protendersi e pur ciò non disturba; la luce non cade solo dall'alto o da lato in modo da illuminare uniformemente le :figure, ma si inoltra nel quadro come la luce del sole in un bosco, cade in macchie ed in striscie, rotta o trattenuta dalle masse le quali si alzano o si avanzano gettando improvvise ombre. L'Adorazione dei Magi, attentamente analizzata come fu in questi ultimi anni, specialmente dal Thiis, assume un' importanza capitale nella storia dell'arte: si riteneva per I' addietro fosse il Oenacolo il primo prodotto del pieno Rinascimento che produsse unarivoluzione in tutta l'arte europea, e cosi si ,eniva a sminuire il merito del grande antesignano, perchè, quand'egli cominciava quel capolavoro, già Michelangelo si proponeva i medesimi scopi: quella grande rivoluzione comincia invece coll'Adorazione: in essa già. sono affermate quelle dottrine di Leonardo consistenti nell'osservazione diretta della natura, nella fusione armonica della scienza col1' arte, che spiegherà a Milano nel trattato della pittura e applicherà nei futuri capilavori. Strettamente connesso per lo stile col1'Adorazione è il San Girolamo nel deserto, anch'esso, al pari di quella, non :finito: sur uno scuro fondo di roccie spicca l' impressionante :figura del Santo, d' una magrezza. che lascia travedere tutto lo scheletro e dimostra quali già profondi studi avesse fatto l'artista di quell'anatomia che con tanta passione coltiverà per tutta la vita; accovacciato, più che inginocchiato, por terra, col busto proteso innanzi, lo sguardo errante nello spazio come ad inseguire l'estatico sogno che tutto lo assorbe. Il primo grande lavoro fattd da Leonardo a Milano è la deliziosa Ver!Jine delle roccie: qul la sua grande indi viduali,tà si afferma n~n solo nella composizione ma nello stesso soggetto: nel tema dell' 11.dorazione era tradizionale porre il Bambino disteso nel centro, la Vergine e il San Giovannino ai lati : artisti anche eminenti, come il Lippi, avevai;io badato alla euritmia della scena roanon collegato le figure in una unità spirituale. Leonardo ha trovato questa unità. In una magnifica grotta lussureggiante d' erbe e di fiori, la Vergine sembra. sospingece colla destra il piccolo San Giovanni, timoroso ed esitante, verso Gesù che, seduto a terra, con la manina alzata fa atto di benedirlo; la sinistra della Vergine è protesa sul capo del Figliuolo, quasi intenda proteggerlo, sotto le languide palpebre il suo sguardo sembra passare dall'uno ali' altro; un .angelo, seduto sul piano erboso, sostiene il Bambino e guarda fuori della scena come per invitare i rigun.rdanti al raccoglimento; nell'espressione diversa delle quattro figure è un senso profondamente umano; eppure dal complesso emana il fascino d'una suprema, misteriosa idealità. Il tipo della Vergine creato da Leonardo che, primo. la liberò dal suo carattere esclusivamente religioso, trova il suo pieno sviluppo nella Sant' .Anna del Louvre, quella a cui accenna il frate Novellara che ne vide il cartone a Firenze : qui Maria è una donna nel :fioredel1' età e della bellezza: presso i bordi d' llD.a sorgente, seduta sulle ginocchia di Sant' Anna, con energica movenza si piega innanzi sorridente per trattenere colle braccia Gesù ohe, stringendo le orecchie dell'agnellino, fa l'atto di montar sopra l'animale restlo; da sopra la testa di Maria, Sant' Anna con lieve sorriso di compiac@nz.a,contempla: la ineffabile tenerezza di questa doppia maternità ohe si trasmette dalla madre alla :figliuola, dalla Vergine a Gesù, dànno alla scena un fascino che commosse profondamente anche i contemporanei: innumerevoli sono le copie e le imitazioni di questa composizione. Il medesimo soggetto, con notevoli varianti, Leonardo ha trattato nel cartone, ora all'Accademia Reale di Londra, che non si sa se preceda o segua il lavoro incominciato a Firenze nel 1501. Qui il gruppo è più raccolto. La Vergine, in atteggiamento più composto, non si piega innanzi, sì che a pena ci s'accorge che è seduta sulle ginocchia materne, il suo volto è più délicato, più dolce l'espressione del suo sorriso: tiene fra le braccia Gesù che benedice il piccolo Giovanni: la familiarità audace del dipinto è qui attenuata, la scena assume . un tono più solenne e l'emozione spirituale è risvegliata anche dal gesto di Sant'An.na che alza una mano con l' indice proteso verso il cielo quasi per trasportare dalla vita ter· GIOCONDA Acqua 1ninerale purgativa italiana 3ibliotecaGinoBianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==