LEONARDO DA VINCI La vita. C0LUl che Giorgio Vasari chiamò non uo• mo, ma incarnazione di Dio i;ulla terra, nticq uo llel 1452 nel paesello di Vinui, presso Empoli, da una unione illegitt.ima cli 8or Piero con una popolana (li quel borgo, Caterina. Dopo questo primo :frutto, la rnlazioue illegale fu tronca• ta: Caterina spo· notaio della Siguoriit, e delle principali fami· glie. ,In quel centro cli cultura e di bellezza tutte le facoltà del giovinetto dovettero sviI upparsi con rapidità meravigliosa; si occupò cli studi sva1fati, dalla matematica alla musica, ma sopratutto cominciò a dar prove sl sorprendenti delle sue attituclini allo arti del disegno che uno clei pi ìt eminenti maestri, A ndre::t <lel Vor• rocchio, a ctù Ser Piero aveva mofltrato alcuni sag• gi del figliuolo, ne rimai;e incantato o lo volle con sè nella sna bottega dove altri giovani, ti ivenuti poi famosi, impara van l'arte : L or e n z o cli C1·edi,Sandro Botticelli, PieLro .Perugino. sò un indulgenle borgbigiano, Piero impalmò unMli· stinta giovano, 1.\ lbiera Amaclori. Loouardo fu accolto nella fami· gliae,quantunque illegittimo, tmttit• to oon cura ccl affetto : la natura, quasi volesse favorirne l' osiBtenza, non consentì al padre altra prole se non ventiquatLr' anni dopo, cla una terza moglie; tlal 1476 al 1504 ossa; e una quarta, gli regalarono unii i ci rampolli; <1uanclo nacque l'ultimo, questo Lonace procn,atore aveva sotbtn· Lasett' anni! Della giovinezza cliLeonardo, passn.ta a LEONARDODA VINCI, autoritratto. (TVindsor). Il Verrocchio,· orefico, pittore o scultore, lavorava a quel tempo al Davide ali' Increcliilità di Swn Tommaso, il mirabile gruppo che si ammira sulla fronte d'Or San Michele Vinci, nessuna notizia sicura è giunta a noi, rua possiamo immagina1·e quali tesori cli osi;ervazione e di meclitazionc quell'intelletto sovrumll,J,J.oavrà già fin cl' allora accumulato. Verso il 1469 Ser Piero, che per lunga tradizione di famiglia era notaio, si trasferì a l"irenze dove fece una brillante carriera come BibliotecaGino Bianco versoviaCalzaioli. Leonardo, piit che allievo, divenne presto un suo prezioso collaboratore: vuole la trndizione, divulgata dal Vasari, che uno clei due angeli nel celebre dipinto Il battesimo di Oristo, ora agli Uffizi, sia opera di lui, e precisamente quello che, per la dolcezza dell'espressione, la grazia del movi-
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