- 34! - ,. •• dalle più palpitanti corrispondenze <.li gueri·a. Vn giorno dello scorso anno, 1nentre il ·sottomarino nostro ·v.L.A., preso di 1nira in alto n1are da uua torpediniera nemica, l' u. 64, cercava scampo tnffanùosi sotto le ac~e, il courn,ndante si rika,sse con uno scatto subitaneo. dal periscopio, e, . al secondo ufficia.le che lo guardava interrogativo, disse, con voce calma ma bassa e opaca: - Bel lancio ! - Cosa i! Il comandante rispose con nn gesto solenne della mauo co1ne per dire: Aspetta I - e rimase immobile. Aveva visto il c01nandante dell' U. 64 sporgersi dalla plancia per ordinare il lancio di un siluro dal tnbo di sinistra. Avrebbe potuto riconoscere quell' ufficiale austriaco fra 1nille. Quasi nello !:)tesso istante il siluro era balzato nel1' acqua in un ventaglio di spruzzi. Con I.a· percezione limpida, fredd~, atroee dei momenti supremi nei quali si assiste al prop1·io dran1ma con anima -da spettatore, egli aveva gin'dicato il lancio perfetto, e lo aveva detto. Il proiettile 1lottante vcni\ra dritto sul SOlTilllCl'- giùile. 1.'utti intorno al co111andante avevano co1npreso il significato delle sne parole e del suo gesto·c attendevano in una immobilità marmorea. Trascorsero quattro o cinque secondi. Si udì un ron1bo che si avvicinava: il siluro. . Arrivò impetuoso. :Passò sopra, a qualche centimetro appena dal ponte. 1>ercorse quasi tutta la lunghezza del so1nmergibile da poppa a prora, un po' di traverso. Ur_tò leggermente col fianco la torretta a sinistra e non esplose. Mandava il fragore. profondt> ed eguale di un treno sopra un ponte metallico. Il ron1bo si allontanò. Dopo questo singolare esempio di sangue freddo, Luigi Barzini rievoca un altro episodio più emozionante ancora., Sian10 sempre sul nostro sommergibile V. L. A. che all'imboccatura di un porto ne1nico, in una serena mattinata della. scorsa estàte, jncappò in uno sbarram cn to di 1nine. La fortuna voleva cho il V. L. A. fosse costretto a fare graude economia di ele·tti·icità e che andas~f', per lunghi tratti., a 1notori frrmi, laseiando~i portare dolcemente dall' impnlso o abbandonandosi al lieve e i'mJ.>ercettibile moto delle correnti sottomarine. ·Questa inerzia fu la sua salvezza. Sci volando, così silenzioso, ad una quiu<licina di metri di profond1tà, BibliotecaGino Bianco udì uno struscia1nento leggero e metallico lungo il fianco destro. Ncl medesimo monicnto la ·vedetta ai vetri della torre gridò•: - ·una· 1.nina sulla dritta a poppa! Era il cavo di acciaio dell' omeggio che aveva sfiorato il battello. Per scostare la poppa dal pericolo il conrnnùante ordinò: 1,ntto il tin1one a destra! Avanti a tutta forza! · La, vedetta urlò: Incocciata! - Un nt-i.ovo co1nando ìn1perioso: Fermi i motori! - Il cavo della 1nina s'era impigliato nell'attacco del timone di profontlittL. Niente da fare. La fatalità si co111pi va. Il sommergibile, continuando ad avanzare, appoggiava sul cavo; lo inclinava tutto e vi scorreva coutr<;>,pia110 pia.no. E fa 1nirra scendeva lenta1nente, veniva giù a strattoni verso il fianco poppiero, sul quale doveva _inevitabil1nente finire per U'l'tl:ue ed esplodere. Era un'agonia misurata dalla lunghezza di una corda. Due soli uomini vedevano: il 1narinaio nella torre, il comandante al periscopio. Il resto dell'equipaggio aspettava 1nuto, con un senthnento oscui'.·oe riflesso del drainma invisibile. Quanto tempo è durata l' attesa7 Nessuno sa dirlo. La mina era arrivata già al sommergibile, lo aveva toccato con l'attacco delle catene. In quel punto il cavo sforzato si è rotto. La torpedine è risalita libera ed è scomparsa. Si è udita la voce del comandante: - Avanti, seic~to Ampères ! - e un sorriso ha illuminato t:.i.tti i volti. .Ed ecco una magnifica lotta fra un altro sottomarino italiano, lo Z. ed una schiera di idrovolanti austriaci. Lo Z. si era mosso per catturare l'idrovolante Lohner 71, colpito da uno slwapnel delle nostre batterie da 'costa, che, insieme al treno. armato della marina, avevano da Ancona aperto il :(uoco contro tutti questi bon1ba1·datori di città pacifiche., Quando lo Z. fu a<l. un miglio dal l:1ohne1· 7 i posato sul mare, gli altri apparecchi austriaci cominciarono ad abbassarsi roteando attorno a lui ed a lanciargli, una dopo l' altra, tutte le bombe, che avevano a bordo. Il somn1ergibile si trovò chiuso in un brevissimo cerchio d' acqua cost~llato d' esplosioni. Dapprima s' immerle, sperando approfittare dello sconvolgimento della superficie per ·sottrarsi agli sguardi degli assalieori. Poi, 1·jsolutameuto, toruò a •
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