I 343 , anno e niezzo nel fonùo del mare. Lo scafo e tutto çiò che vi era di 1netnillico potranno essere utilizzati. Tutto il resto - ,uomini e cose - è• stato dilaniato, distrutto. e Sappiamo solo eh{:} si chiamava ~ U 12 ~ e che era stato costruito a Fium,e nel 1912: aveva duecentocinquanta tonnellate di immersione, dei motori a co1nùustione ùella forza di cinquecento cavalli, due tubi di lancio da quattrocentocinque, una velocità· di dice~ miglia, e poteva resistere fino a trenta metri sott'acqua~. L' U. O. 12, invéce, un sottomarino posa mjne, era venuto a posare degli sbarran1enti all'entrata di uno dei nostri porti meridionali. l\ientre stava an- _corando le ultime delle dodici mine che aveva di corredo, urtò contro .. un ostacolo minato. Una esplosione fortisshna fu udita daHe nostre difese della base navale: Accorsero ·delle imbarcazioni.sul luogo, degli idroplani vi volarono sopra: e fu visto lo scafo curvato, piegato sul fondo. I lavori per _il recupero furono faticosi, n1a rapiùi. L' U. O. 12 venne sollevato, trascinato in bacino, scoperto. E allora si seppe la doppiezza ·della sua vita e 1~ fulmineità della sua morte. Anche nell' U. O. 12 come- nell'altro suo compagno sprofondato nell'Alto Adriatico, la storia degli ultimi. mo1nenti è raccontata dalla posizione in cui vennero trovati i congegni. Nesi:;una parola d'uomo, nessuno scritto, nessuna testimonianza sull'attimo treinendo. 1\-fa p~rlano i congegni: le leve di comando, i mano1netri, l'orologio. Storia fulminea. L'equipaggio stava completando, con regolarità minuziosa, l'ancoraggio delle sue mine presso la porta dei nostri sbarramenti: il nemico collorava la insidia in quella che riteneva la rotta obbligata delle nostre navi per l'ingresso e l'uscita dalla Base. Calcolava che le navi italiaue fossero costrette a passarvi sopra: e· sarebbero saltate. Invece saltò lui. ... L'esplosione lo fracassò nella parte c:entrale. La morte dell'equipaggio e del n1ostro fu iinmediata. l\1a, -un istante prima, la 1ninaccia del pericolo mortale ~ I' I • ibliotecaGino Bianco dcv' essere stata segnalata a l>orùo, pcrchè una delle lc,.,.e ùi comn:ndo fu trovata nell'ordine <.li ~ Indietro a tutta forza! »-. Si era visto, forse si era soltanto sentito il. perico1o, e il battello immerso tentò di sfuggirlo. Ma non fece in tempo,, _ Il giornale ùi boir\lo - la voce delle navi - rivela la maschera del sottomarino germanico camuffato da austriaco. Le bandiere inglese, francese e· greca, trovate nello scafo, non sono che i lussi di slealtà di questa n1aschera tragica. Il sottomarino racconta qui la sua vita in un seguito di ùate e ùi notazioni. · L' U. O. 12 è nato a Brema, nei cantieri Woser nel I\Iaggio del 1915. Fa un breve servizio di poca importanza nel Mare del Norù e lo interrompe quando' l'Italia entra in· guerra contro l'Austria. La Germania non ·è in guerra con l' Italia, ma il 22 giugno il sottomarino parte da Kiel in ferrovia, scomposto in quattro sezioni. Due giorni ùopo arriva a Pola. · La sua_ n1issione è esclusivamente di sem1n·ar n1ine, di collocare-torpedini sulla presunta rotta degli avversari. Ha tre:- cento tonnellate di ùislocamcnto, trentasei 1netri di lunghezz:::i,, tre metri di diametro. Lo conducono dqe ufficiali e dodici u01nini di eq nip:1~gio. L' U. O. 12 no"n è oggj più in bacino. Il redivivo. ha finito la sna convalescenza: è stato pazientem01~te e sapienten1ente medicato. Gli mancavano degli arti, a.veva i nervi tagliati. Gli arti gli furono ricostituiti, i nervi riallacciati. Ed ora è completo, forbito, ringiovanito: è vero e vibrante come prima, più di prima forse. Ed ha ripreso il mare, a ribattezzarsi. · Episodii di eroismo. , Qu~nti nobili episoùii non fioriscono intorno a questa ·nuova guerra che si combatte dalle oscure viscere del mare! Sono storie di magnifici eroismi, di sublimi sacrifici. Come narrarle, nei loro particolari superbi, ad una ad lU1.a 1 Ricorderemo le più epiche, ùcsumendole I "\ j I
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