I, I 342 - sti signori ci combattevano sotto han- Allora ,.,ennero a sciabicare sul posto, diera austriaca, quando l'Italia non era con la lunga rete a strascico ra1npinata ancora in guerra con la Germania. La di uncini, le tozze barche speciali: e gli mascheraportaval'impeccabHeimpronta uncini si aggrapparono, e le corde della della duplice monarchia; il volto, in- rete furono tese da una resistenza che vece, sogghignava di sotto teutonica- dal fondo del 1nare si oppose al rast.rel: mente. lamento. Il sottoma1·ino morto era ll La dichiarazione di guerra fra l' Ita- sotto. lia e la Germania è del 28 agosto 1916: , e Vennero i palombari, furono calati ma g'ià da un anno i sotton1arini tede- in acqua, toccarono il fondo del 1nare, schi ci facevano la guerra nell'Adria- toccarono lo scafo sepolto. Quando ritico, come da un anno noi facevamo salirono dissero: prigionieri sulle Alpi soldati e ufficiali • Il sottomarino è disteso in posizione bavaresi mandatici contro. normale. È lungo press' a poco trentaLa Germania ha fatto arri ,are per cinque metri, è largo quattro. Si può ,, ferrovia, s1nontati a pezzi, oltre dieci ricuperare. Operazione non facile. l\fa sommergibili a rola: a Pola vennero si può ricuperare. ricostituiti da ingegneri e da operai au- « Qùesto avveniva nell'agosto dc1 striaci e tedeschi, e presero il 1nare con nostro primo anno di guen·a. Non era, equipaggio completamente tedesco. Il allora il momento di pensare a tirare . sommergibile che silurò l' Anialfi nel lu- a galla il sottomarino affondato. glio del 1915, quando ancora noi non « Così si aspettò, si rimandò l' opeerava1no in guerra con la Germania,, fu razione. l\fa non fu abbandona~a. Si atun sommergibile tedesco, l' e U. 10 »-. tendeva l'ora buona che venne con gli Il sommergibile che a&ndò un, no- ultimi giorni di dicembxe. La nebbia stra piccola silurante nel giugno d1 quel copriva il mare, si distendeva molto al nostro primo anno di guerra, fu un al- largo. Si poteva lavorare con una qaaltro sommergibile tedesco, l' « U. 11 •. che sicurezza. Furono ·mandati di nuovo l\Ia la Marina Italiana si è vendicata: palombari, furono 1uandati i grossi pondi sei sommergibili tedeschi clre opera- toni di ricupero : e, con pazienza, con • vano in Adrin.tico ne ha affondati due. lentezza, il sottomarino sepolto venne E parlian10 soltanto di affondamenti dei disalvento ùal fondo, venne rimorchiato quali abbiamo la certezza assoluta: in bacino. l' • U. C. 12 • ripescato, l' < U. 16 > del • Il periscopio non c'è più. Appare, quale abbiamo preso e fatto prigioniero invece, per prima, la torretta: contorta, qualche naufrago. Gli altri quattro sùm- battuta come da un maglio possente. mergibili tedeschi ricompoi- Lia Pola non La torretta ha il portello aperto .... È il sono rin1asti in Adriatico: sono stati primo urlo della tragedia. mandati a Costantinopoli, e non se ne < Quanti uomini vi erano1 Sedici1 è saputo più nulla. I prigionieri au- Diciassette 1 Non si può sapere. Nell' instriaci, i naufraghi da noi salvati rac- terno del sottomarino non v'è quasi più contano che quei sommergibili tedeschi distinzione fra quelli ~he furono uomini han tenuto in ansia per vario tempo i e il fango che li avvolge: è una cupa Comandi: poi nessuno ne ha parlato poltiglia insaccata in qualche resto di più. Si ritengono perduti nel.:1\1:arN. ero. abiti. Delle ossa, dei crani spolpati, la .L' U 12 e l' U. O. 12, invece, ven- visiera in cuoio di un berretto, qualche nero recuperati ed ora battono bandiera cosa che dovevan essere delle scarpe, i italiana. Il primo fu silurato, affondato resti di un vestone in gomma, un cione ripescat~ nell'Alto ·Aùriatico: il se- dolo d'orologio (un e 13 > in brillantini condo precipitò nel fonùo del 1nare di- che doveva portare fortuna!) una cananzi alle linee di sbarramento di un tena· d'oro, qualche bottone, dei galloni porto dell'Italia meridionale. da ufficiale divenuti verdi, delle chiavi, Un testimone così racconta l' a:ffon- dei revolvers, dei piccoli grumi spugnosi damento e il recupero dell' U. 12. (carni dilaniate1 stracci d' abitH): Ln < Si era aperta una tomha nel fondo vestito quasi intatto, stretto fra due del mare1 La silurante italiana vi J)assò lamiere, con dentro lo scheletro di cosopra a indagare. Non si vedeva nulla. lui che lo portava. Brani di u1nanità Ma c'erano alla superficie tutti i segni che la pietà dei nostri marinai ha cerdell' affondamento. . cato di ricompo1-re e che hanno avuto -« Vennero all'alba degli idrovolanti sepoltura con gli onori 1nilitari, come e scrutarono nella trasparenza dell' ac- prescrivono le convenzioni di guerra. qua. Vi giaccvf.li uno scafo: lungo, scuro. • Qu~~çg l?µHcl~o è riwwsto ver un BibliotecaGino Bianco
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