tomarino per innnergersi e per risalire n, ga.lla1 Ecco, in proposito, l:1 narrazione di un giornalista di Filadelfia, reduce da una gita nel profondo dei mari: ·X-Organi di manovra I J piìt dell' Rc<p1:1,imbarcata dnve es8ere spinto fn~.H'i per uiezzo <lell' a,ria compressa. Il processo continua iinchè il sott01narino è sommerso. < Vediamo ora la nostl'a pl'igione scendere nell' acqua. II sottoma1·ino si tuff,t gradualmente, un uieti-o dopo l'altro. Un altro minuto e le onde Io coprono inti~- ramente. Anche il peris.copio è son1merso; siamo a 10 metri sott' acqua. Il processo di movimento delle tanche per l' equilibrio è un poco " quello del livello del carpentiere. Solo il quadrante ci dice ora a quale profonditìt siamo. Ad un certo mome11to, il punto voluto di profondità., 20 metri, è raggiunto e sgusciamo rapiùamc1,1te fuori del porto. e di coutrollo per la zavorra d'acqua. · < Ora si risale rapidi alla • Attenti! > ordina il conrn,ndante. I 15 uo1nini dcll' equipaggio sono tli- . stribuiti ai loro posti. Una alla volta le valvole vengono .ap~rte e l'acqua si precipita nelle tanche. Ve ne sono tre per la zavor!·a, due per l'equilibrio, una tane.a tli riserva, un'a1tra per le riparazioni.. Il sottornarino è costruito in modo che l'acqua raccolta in .una tanca può essere spinta in un'altra col sen1plice movi1nento di leve, azionate dal pollice dei macchinisti. Noi stia1no ora ilnbarcando la normale za v-01Tadel sottomarino. < Ora tutto è pronto > dice il capitano; e, dopo un breve minuto, conutinda ancora: < I1nbarcate 300 libbre nella tanca anteriore>. Le val vole sono aperte e noi possia1no udire lo scroscio tlell' acqua che si precipita. Il sotto1nal'ino con1inch,1,ad equilibrarsi. < Pompare 200 libbre nella· tanca posteriore> ordina il nostron10. L'uomo alla tanca posteriore ripete l' ordine. Q nesto dare gli ordini e ripeterli assume il ca1·attere di una litania. Il capitano fa ora vuotare ed empire le tanche. Spingere fuori 200 libbre dalla . tanca di' equilibrio sig11ifica che il di superficie. 11 sottomarino scende ancora: 22 nietri, 23, 24 metl'i. Impi·ovvisamente, fra il 24 e il 25° metro, \in urto subitaneo : le valvole dello tanche hanno funzionato, e, in meno di 30. secondi, con la rapiditù, di un ascensore, riappariamo alla superficie. < Che cosa sarebbe accaduto se la nostra imbarcazione fo'sse rimasta a fondo 1 Si sarebbe ricorsi alla torretta delle torpedini, e, uno dopo l' altro, gli uomini, attraverso il tubo lanciasiluri, sa,- reb bero stati spinti alla superficie dalla pressione dell'aria co1nµressa, e qui, se il cuore avesse resistito, avrebbero dovuto nuotare per salva,rsi. Un solo uomo ha tentato fino ad ora, e con fortuna, questa· via di salvezza >. Il lancio delle torpedini è un· processo interessantisshno. Una serie di ' piccole luci rosse indica al co1nandu.ute quando i tubi sono pronti per il fuoco. Al n10mento voluto, egli tocca una leva, e si sente il rumore della torpedine scaricata e lo scrosQio ·dell'acqua, che si precipita nella camera. vuota della torpedine. In uieno di due n1inuti possono scaricarsi quattro torpedini. L' acqua rimasti nei tupi lanciasiluri viene, NEVRALTEINA · Il più ènergico ed innocuo , ANTINEVRA,LGICO ed ANTIREUMATICO . NELL' USO DEI RIMEDl CONTRO LA FEBBRE ED IL DOLORE RISPARMI.ATE IL CUORE! LEPETIT FARMACEUTICI.- MILANO '1 BibliotecaGino·Bianco '
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