Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 312 A Trento ha sede nn vescovo che governa 29 decanati, 140 parrocchie, l '74 curazic e 92 espositure, oltre a nove decanati spettanti al territol'io 1nistitingue dell'Alto Adige. Le città del Trentino sono 'frento (32,000 ab.), Ro,ereto (12,000 ab.), Riva (9200 ab.), Ala (5300 ah.), ed Arco (45b0 ab.). Il seguente specchietto ci dimostra l.J, consistenza della popolazione, ragguagliata all'area in ciascun distretto capitanale, secondo i dati dei due ultimi censimenti (1900 e 1910) : DISTRETTI " eapitanali Popolazione ceusit::i. ------1 Popob~- zione per Km2 nel 1900 nel nel nel 1910 1900 1910 ]a emigradone 1Jrcntina è prevalcutcmente continentale.; ed infatti, nell'anno considerato, solo 3153 persone emigrarono oltre i mari. Gli altri emigrati si possono, per destinazione, classificare così: nel Tirolo e Vorarlberg 9277, in altre provincie austriache 3508, in Francia 525, in Italia 2177, in Germania 1970, in Svizzera 1353, in altri' paesi d'Europa 311. Iu prevalenza gli emigranti trentini si occupano come muratori e minatori, ma vanno pur ricordate 1~ emigrazioni ca,- ratteristiche . e tradizionali degli arrotin.i ·giro vaghi della Val Renclena, degli spazzacamini della Val di Non, dei calderai di Val di Sole, dei sa,lumai, vetrai, segantini e carbonai delle Giudicarie, dei seggiolai di Primiero. ------1--i•--- --- -- -- Rarissimi nel Trentino gli analfaTrento. . . . ~07 90,899 99,314 129 140 beti: le ultime statistiche li valutano Rovereto. . , 727 63,941 GS,785 88 95 appena al .3-4 per cento dell'intera po- !~::~:. : I ~~~I !t~~~ !~:~~: i :; polazione. I ragazzi erano dal vecchio Primiero ... I 406 10,362 11,157 25 27 regime obbligati alla scuola fino ·ai 14 Cavalese . . · 176('> 23,078 24:,620 30 32 anni: e le trasgressioni, data le sevcMezolombardo 267 19,557 21,593 73 81 rità delle pene inflitte ai renitenti, Cles • . . 1166 46,345 47,QS4 40 41 erano invero rarissime. Tione · 1227 35,79 6 36, 923 _ 29___ 3_o Per un lungo periodo I'ag1·icoltura ,ToTALr. J63561360,179 386, 4 37 56 60 fu il nerbo della vita economi.ca de1 'rrentino. Ma dopo il 1866, proprio ne- . La popolazione 1·elativa del 'rrentino ((.:rn n,b. per km.) equivale dunque a rn.eno della metà della popolazione reL1tiva del Regno (1~9 ab. per km.). La stq,tist'ica professionale del Tren- ".itia.opi dà una forte prevalenza di individui occupati nell'agricoltura (237,500 a,gricoltori e silvicultori su 360,179 cen1,1ti, secondo il censimento del 1900). Nelle industrie sono occupate 61,760 persone, delle quali 13,110 addette alle :l,rti edilizie, 8394 all'industria degli a,lberghi., 9642 alle industrie del ves~iario, 7549 ali' industria del legno, 6827 ::i.Ile industrie alimentari, 3524 all' industria metallurgica, 3056 alle industrie tnssili, gli altri ad industrie varie. Nel cmnmercio 'O nelle operazioni a,ccessorie al commercio trovavansi occupati 11:685 abitanti; nei trasporti per terra o per acqua 6478 abitanti.; nei Rervizi dello Stato ed in pubblici uffici 12599 abitanti j nelle professioni libere 613 abitanti; negli istituti di cred·ito 408 abitanti.. Il niovùn ento niigratorio è, nel Trentrno, sensibilissimo. Durante il 1911 emigrarono in tot.al~., oltre le frontiere della regione, 22,445 persone, pari al 7,18 per cento della popolazione. A so11u l!li a,nz n. <lr-1tl::t emigrazione dei v-eneti, BibliotecaGino Bianco gli anni in cui le principali industrie del Paese, doganalmente ·separate dalla, Lombardia e dal Veueto, . subivano hl più miserevole decadenza, anche le campagne furono devastate da una terribile crisi. Ne furono causa anzitutto le malattie del baco da seta e della vite, e, quasi contemporaneamente, una se~ rie di inondazioni (1882, 1885 e 1888). Molteplici rstitnzioni. agrarie fiorirono allora nell'intento di concorrere al risanamento agrario della regione : fra queste ebbe :µiassima importanza la Sezione 'italiana del Oonsiglio provinciale d'agricolt'ltra che molto operò, e molto ~tilmente, per i·edimere le campagne dai passati flagelli e comunicare all'arte rustica ùn nuovo più razionale indirizzo. Però, ancora alla vigilia della guerra, il suolo trentino era b~n lungi dal produrre tutto quanto poteva ritenersi capace di dare. Fra le coltivazioni più important·i annoveriamo quella della vite, che si ragguaglia a 16,356 ettari, con una produzione media di 7-800 mila ettolitri di uva pigiata e di 5-600 mila ettolitri di vino. Hanno ·pure una certa. importanza la gelsicoltura e la bachicoltura, il cui prodotto medio annuo (dati dell'ultimo quarantennio) è stato di un 1ni1ione e 505 mila chiJogrammi. Fra 1 I

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