294 nrzz:1, 1·i.,lv11t,, r, i11ilipr11<lP11tc e ln portel'it 11<:i1·isehio e nella, strage con completa ùeùir.ione e con pel'fctta ùiscipliua. La uou1ina di Gabriele D'Annunzio n, teuente di complemento nei Bianchi Lancieri è del 29 giugno; il 7 agòsto nel ciclo ùi. 1'riestc da un veli.volo pilotato <lal con1anùante l\iil'aglia, i.l Poeta lancia n,i fratelli ancora schiavi il 1nessa,ggio tricolore della Patria, riùesta: -« Coraggio c costanza! La fine ,lel Yostro martirio è prossiùHt; l'alba d0ll:1, vostra allegrezza ·è iuuninente ». Io ho detto altrove (Ezio l\L Gray, Venezia in m·1ni, rrreves 191'7) con scrupolosa sol>;rietà quale è stata la vita asia,toria del Poeta nel p1·iiuo anno ùi guerra nè occorre qui. ripetermi. I cicli. coutrastati <liTrieste, ùi Za,ta, di 1"'reuto lo videro im11'Ctnoso ed ansioso della Yitt.oria., iufa.tical>ile nel rischio, inesauribile di inir,jative. Quando la sorte lo privò del ì\lira.glia, quando egli stesso in uu b1·usco a:tterraggio fn leso ncl1' occhio, la fede e la costanza imbrigJiarono il suo dolore c'le sue soffcrenr,e, n1imcnta1·ono ininterrottmnente quella che egli af(el'lnava al :Ministero della marina ricevendo la prima moda.glia d'argento: -« l:-1sua sempre più pronta volontà di servire»-. Esiliato per un anno <la1volo, disdegnò ogni l'iposo e eercò la trincea, fu nelle giornate asprissime <lcl Veliki o poi ùoll' IIermada incitato .:-cdelle milizie, compagno <li comlJattimonto ai piil anela.ci. Ai fanti ùella, Brigata Toscana lauciati a<l un assalto decisivo <lie<le il Poeta dall'orlo di una dolina la ha11ùiera, che pois vc11 tolò ::;ulla 11110ta n, caro ·BtblìotecaGino Bianco 1n·rz7,o pnp:at.:i; Jlf•llc 8110 hrnr<·in. ~oRpir?> l'ultima volta il 1101ne <l'Italia, quel rn a,ggioro Randaccio ~ compht,lo eroe » al quale il Poeta donò poi solcnuo sepoltnra sotto ai cipl.'essi di Aq11iloia,, e sulla toml>a del R,~111<.lacciodel quale ~ sc·nza 11iisit1·a c1·a la 1-wodc.-.:.:·ct »-, rin,i'- ferrnava il°D' Annunzio tra lo rculnLc imberbi che le davano gnanlia d'onoro: ~ Vi furono un tmnpo nomiui liberi che prima <li scagliarsi contro l' invasore si chinarono e presero 1tu poco <lcl suolo natale e se lo n1iscro in l>occn. a s01niglianza dell'ostia consa.crata, corno per c01nu11icare nel corpo della pah·ia. Così noi facciamo in ispirito con h,1, tl'1Ta smossa ùi questo sepolcro »-. Finita non è la giornata eroica <lol Poeta nostro. Parve e pare ai1r,i aù alcuni che del sno 1notto ~ più, cilto e pih olt1·e »- egli voglia farsi ragione di vita o di 1norte o se egli mai non lo di~se ben gli si legge nel cuore, che, spettatore o giudice implacabile di se stcs::;o, ,,g] i sopratutto sa.rcbbe lieto di sè e 1·rpnterebbe ben conchiusa la, snn, vita ,li italiano se il giorno dell'ultima vittol'ia, potesse, per ferite sul campo, portare ai più cari snoi frateni di ntzha e di fede - i lVIiraglia, i Bresciani, i Ranùaccio - l'annunzio dell'Italia, trionfa11tc. ~ E il 1nio più alto cauto o Cltiaroviso, è il canto che qnclltt sera io uou cantai ma che son certo di riuùirc in 1110 qua11do si farà notte e 1~ncontrc1·ò il mio pilotn, faccia a faccia :.. . . . • Drngovicc, scttc1ul1rc 1017. Ez I o 1\1. G l{ A y.
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