- 289 - dette ùi afferma.ro dn,11' alto del colle sacro il suo folle sogno di eg~n1011ia, 1nondiale. l\Ia per questo stesso significato che i tedeschi davano a1la loro dominazione sul Campidoglio - oltre ali' Ambasciàta vi hanno un ospedale e l'Istituto Archeologico - tutti i buoni italiani de.: sideravano il rise.atto anche ùa questa servitù simbolica. Un'agitazione più viva sorse dopo la rivendicazione di Palazzo Venezja all'Italia; si ebbero manifestazioni in parlan1ento e· un voto solenne del con~ siglio comunale d-iRorna. E così quando il minis~ro Ruffini- con decreto luogotenenziale del 26 luglio 1917 prorogò il vincolo della._zoua monumentale !li tutto il 31 luglio l~O, vi incluse anche il Campidoglio. Ma non basta il vincolo. Occorre procedere subito all'esproprio, prima che ragioni diplomatiche intervengano a differire indefìnitiva,:rnente la cacciata dei prussiani dal Campidoglio. Occorre, fìnchè dura la guerra, abbattere il brutto palazzo che rappresenta sin dal suonascere una storia di furti a danno del popolo di Roma, e iniziare la tanto sospirata ricerca dei colossali resti ·del tempio di Giove vincitore. È un debito dell'Italia d'oggi verso la ventura genera•· zione. Quando i.lavori di tutta la zona monumentale saranno compiuti, noi avremo nella capitale d' Italia una necropli che supererà in magnificenza e grandiosità quelle celebrate di Pompei e di Ostia. Il monumento a Vittorio Emanuele sarà come ii ponte di gloria tra la città nuova e l'antica, e di questa sarà come 1n. porta t1·ipnfale. Accanto ad esso si aprirù. infatti sin ùa l\fagnan.apoli la sfilata imponente dei Fori Imperiali, e poi il Foro romano, il Campidoglio, il 'l'~atro di Marcello, il Ponte Fabricio, il Ponte Rotto, i templi della Fortuna Virile e di Vesta, il Circo l\'Iassimo, il Palatino, le Terme di Tito e di Trajano, il Colosseo, il Olaund-i'uni, le Terme di Caracalla e la Via Appia. L' area comp::.·enderà., ben otto delle quattordici · regfoni o rioni che costituivano l'antica Roma, e le rovine classiche saranno qua e là interr0tte da costruzioni medievali o della 1·iuascenza come le torri delle l\'Iilizie, del ·Grillo e dei Conti, i tre p~lazzi del Campidoglio, l.1 chiesa d' Aracoeli, la chiesa di S. Giuseppe sovrappòsta at carceri, S. Teodoro, S. Maria in Cosmedin, SS. Giovanni e Paolo, S. Gregorio, Santo Stefano Rotondo, la Vignola, 8S. Nereo ed .Achilleo, S. Cesareo, la celebre chiesetta Quo vadis 1 e le catacombe di S. Sebastiano .. E noi vòrremmo che il piano di Guido Baccelli fosse- ripreso e modificato nel senso che le aree che risultassero prive di rovine s.ii·içoprissero via via di piante, 1na alquanto meglio intonate alla tradia zione. Vorrenimo veder ritornare i lauri sull'Aventino, le foreste di quercie e di faggi sulle sue pendici conie sul Celio di fronte e sul Tarpeio. Vorremmo vedere il Pn fa-tino ricco di quelle piante e di quei liuri cari a.11a' ntichità, di cui Giacomo Boni ,,icue già dando qualche saggio. Avremmo così inaTzato il più bello e perenne 1nouumento alla. memoria dei nostri padri che dettero al mondo la civiltà, 111a sopratutto una delle sue più auguste m~_Ìlifestazioni, il diritto, che oggi più che mai rifulge dopo di essere stato çalpestato dai brutali piedi dei barbari teutònici. GUIDO LETI. .......,.._,...~~~~~ , I LEGA ECONOMICA NAZIONALE-MILANO ITALIAN 1 . . ! N-EI VOSTRI ACQUISTI. PREFERITE SE'MPRE ·PR_O·DOTTI NAZIO'F'-A.LI BibliotecaGino Bianco
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