Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 288 minacciare gli scavi fntnri in qnella zona,; ciò che 11rovocò le generali proteste delle associazioni n.rtistiehe citta- <line. E si sarebbero cominciati i lavori tl' esecuzione del progetto se non fosse inter\ 7 enuto col suo vero novo di Ool01nbo Corrado Ricci. EgU p1·oponeva di a,11argare Via Alessandrina de1nolendo le costruzioni del lato orientale in modo da, isolare gli avanzi del foro di N erva o Colonna,cce e del foro d'Augusto col- ]' arco dei Pantani., e gettando snlle rovine una specie di lungo ponte sino al foro Traiano, di cui si sarebbero s-coperte le esedre ora nas~oste in 1nezzo a,lle case. Il prolunga.mento di Via Cavour si sarebbe effettuato verso il foro <li Cesare in modo da rispetta1·ne gli avanzi il più possibile e da facilitare gli scavi futuri. Si sarebbe avuto cosl un duplice sfogo da Via Cavour verso Piazza Venezia. Il progetto del Ricci incontrò ben presto il maggior favore, finchè el>be l'approvazione dei •due ministri interessati Ruffini e Bonomi. Oramai quindi la sua esecuzione si può dire assicurata. Intanto col Sl luglio 1917 veniva a scadere il termine del vincolo posto alla zona monumentale e si pens3,4va alla necessità di una nuova proroga. Al tempo stesso negli ambienti artistici si riprendeva un'antica agitazione intesa a far , includere nella zona il colle capitolino. Questo infatti er$1stato escluso da tutte le leggi che .s'erano succedute dal 1887 al 1914. Ed ~ra strano che proprio il ~olle sacro della latinità non venisse sottoposto al controllo archeologico, e che si tenesse artificiosamente separato dal resto della Roma primitiva il suolo su cui sorgevano la rocca e il tempio di Giovo più volte ricostruito, in cui erano scavati i terribili carceri tulliano e mamertino. La ragione confessata era di riservare il Campidoglio al comune di Roma. Ragione assurda se si pensa che anche la Passeggiata archeologica è stata <lata, in consegna al comune di Roma. In realtà non si voleva toccare la spinosa questione dell'ipoteca posta dai tedeschi sul Campidoglio. Il colle, chè fu il centro religioso di Roma anticn, e~crcitò nna potente azione snll' immaginazione del popolo e tlegli i:;crittori del 1nedio evo. Appunto il pupolo, insorgendo nel 1143 contro l' oppressione papale, prese possesso del colle per rinnova1·e - così un cronista contemporaneo - l'antica dignità di R0ma. Fu ripristinato allora, l'ordine senatorio e fu costruito, pare per consiglio di Arnaldo da Brescia, il palazzo che nelJ e trasformazioni. assunte specialmente per opera di lVIichelangelo doveva poi dare al Campidoglio la sua attuale fisonornia. Per vari secoli il Campidoglio rilnasc dominio esclusivo della collettività, e nessunprivat~ cittadino, neppure di-quei turbolenti e prepotenti signorotti elle . infestarono il medio evo romano, vi potè rnai abitare. La tradizione fu però violata da, Carlo V, che nel 1538 donò un' area sn 1 Campidoglio al suo paggio Ascanio Caffarelli perchè vi si costruisse un palazzo. Da allora il colle si coprì, .specialmente dalla parte del cosiddetto n1onte Tarpeo, di edifici e casupole di privati. Nel 1816 a Palazzo Caffarelli venne ad abitare l' arGheologo Bunsen, che alcuni anni dopo fu nominato ambascfa,- tore di Pruseiia a Roma. Nel 1854 il Comune, avendo bisogno di locali, iniziò le pratiche per l' esproprio del palazzo, ma ad un tratto ricevette notifica che esso era stato segreta1nente vooduto dai Caffarelli al governo prussiano. 11 Comune, forte del suo dritto di prelazione, fece opposizione alla vendita; di qui una causa che si trascinò fino al 1893, quando il Comune fu costretto ad accettare una transazfone per le pressioni del governo d'allora. Era l'epoca della politica di asservimento alla Germania. Nel 1903 poi, in occasione della visita di Guglielmo II a Roma, fu chiuso al pubblico il piazzale davanti al palazzo, su cui esso aveva un vero dirittò cl' uso e da cui si gode una delle più belle vedute della città. Nel palazzo una sala fu decorata di grossolani affreschi raffiguranti storie ni?elungiche ed allegorie pangermanistiche, per opera del pittore Prell, e lit, su d'un trono fastoso, il kaiser ricevette l'omaggio della colonia tedesca e ereCACAO TALM_ONE 1 BibliotecaGino Bianco \ ., I

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