Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 287 11 lnglio 1907 recante provvedimenti per la. città <li Romn.. Essa provvedeva a uno stanzi.amento per la passeggiata archeologica e ne a-fti<lavu. l' esccuzioue n, una com1nissione di cinque 1ne1nbri, in · rappresentauza, due del Ministero <lella 1-'. I., uno del Tesoro, uno dei LL. PP. e uno del Comune di Roma. La con1missi< n ~, che fu presieduta dallo stesso Baccelli, si n1ise subito al lavoro con1inciando con le espropriazioni.. JVIa, ben presto sollevò· discussioni e critiche vivaci per la sua opera, diremmo, ricostruttiva. La logica, conie il desiderio degli amatori d'arte della capitale, voleva che si provvedesse intanto ad assicurar~ il suolo archeologico per le ricerche future. Invece il Baccelli apostolo del rimbo_schimento d'Italia, d'accordo col Baccelli igienista, si tene-1 ;ra fermo alla lettera della legge, secondo cui sulla zona che si veniva via via ad espropriare dovevano sorgere parchi e giardini, che avrebbero risanato una delle plaghe più malsane del suburbio. Egli concepiva dunque una specie di giardino all'inglese, col vantaggio di avere delle rovine autentiche e dell' importanza delle Terme di Caracalla; e riesci ad hnporre il suo panto di vista, costringendo Giacomo Boni a ritirarsi dalla Commissione. Furono allora spese somme notevoli per piantare boschetti e seminare· prati nella zona tra il Palatino, il Celio e l'Aventino, facendo un lavoro che dovrà certo essere disfatto quando si vorranno e potranno iniziar~ anche là -degli scavi razionali. Soprattutto fu tolta molta di quell'armonia selvaggia che caratterizzava il paesaggio classico delle rovine imn1ortalato dal i'>iranesi, per far posto a piante di gusto 1noderno e ad aiuole ravviate tra viali luminosi.. Cessati i poteri della Commissione nel 1914, prorogato il vincolo di altri tre anni, fu preposto al completamento . di quella prima parte dei lavori un con1n1issario goveruativo, il sen. Rodolfo Lanciani, e così quest'anno pel Natale di Roma ha potuto essere. consegnata al Con1une la nuova Passeggiata a1·cheolog-ica. Questa comincia dall'Arco di Costantino col Viale di S. Gregorio tra il Palatino e l'Orto Botanico. A un certo punto si apre in un piazzale sorto al posto dell'antico crocicchio della Moletta, abbellito da nn' elegante casetta cinqueeentesca, la Vignola, ricostruita a pochi n1etri da dov' era prilna. Dal crocicchi.o, dorninato da,l Palatino e dalla collinetta in cui un gruppo ' BibliotecaGino Bianco di chiese caratteristiche cli varia epoca e stile è stato opportunrumente liùerato <la brutte case che le nascohdevano e soffocavano, si parte una, strada che costeggia l'area inesplorata del Circo Massi1no verso iì 'l'evere, una che niena all; Aventino e una terza che si dirige a Porta S. Sebastiano per finire alla Via Appia. Nel crocicchio stesso si apre il cancello del parco che racchiude le Terme di Caracalla, i presùnti ruderi della Porta Capena e una delle più interessanti chiese medievali, quella dei ' SS. Nereo e Achilleo. Numerosi vialetti intersecano il parco, e tutti nienano in un gr·an viale centrale intitolato giust,.amente a Gt1ido Baccelli. Questo parco, come gli altri piccoli recinti erbosi ai piedi del Palatino e sulla collina di S. Gregorio, è circondato, con scarsa armonia, da una cancellata imitata dn. nna celebre villa 1·omana, quella Albani di Via Salaria. Con l'inaugurazione della Passeggiata archeologica non era terminato il c01npito che lo Stato si ei-a assunto con la legge del 1907, che aveva vincolato l'intera zona monumentale. Questa secondo la legge stessa era molto più ristretta che nel 1887. Co1nprendeva gli edifici di Bocca della Verità, il Circo Massilno, il piano tra il Celio, l' Aventino e le Termé di Caracalla, n recinto di queste con una striscia di terreno verso Porta S. Seba.stiano e Porta Latina e un'altra verso Porta Metronia, l'Orto Botanico, il Palatino, .il Colosseo, le Terme di Tito coll'intero colle Ap~ pio, ·n Foro romano con limiti Via Bonella e la Salara· Vécchia. La legge 17 luglio 1910 aggiunse alcune piccole zone; ma tuttavia, riinanevano fuori quasi intera1nente i Fori Im- . periali. Questi fu,rono poi inclusi dalla, legge 19 luglio 1914 che prorogava il vincolo a· tutto il· 31 luglio 1917; ma nessnno pensav·a di fare qualcosa per la, loro liberazione, malgrado cento pro~ getti di artisti e di studiosi.· Il merito di avere vinto tutti gli ostacoli con un progetto di facile attuazione spetta -a Corrado Ricci. Da molti anni si dibatteva in Ro1na nm1 grossa questione, quella del prolungamento di Via Cavour fino a Piazza Venezia. La grande arteria, destinata ad alleggerire Via Nazionale_ nelle comunicazioni tra la stazione· ferroviaria e il centro, giunta quasi perpendicolarmente al lato est del Foro doveva piegare a destra fino al Monumento a Vittorio E1nanuele. ì\'Ia il progetto relativo veni va a

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