Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 284 - che non rappresentano certo prodotti di prima necessità. . Il che. appare dal seguente pr.ospetto comparativo d·el gettito dei nostri triln~ti nei due esercizi :finanziari in questione, escluso il dazio sul grano. I.e imposteitaliane durantela guerra. 1914-1511916-171 Au-t men o Milioni di lire Imposte dirette . . . 580 1,043 463 ,, sugli affari . 298 443 145 ,, sui consumi 445 919 474 Privative fiscali . . . 518 798 280 Proventi dei servizi pubblici . . . . . 171 264 93 'l,otale . . 2,012 3,467 1,455 P~r coprire le crescenti spese del conflitto gli aggravatissimi contribuenti italiani vennero assog~ettati ad un milia'rdo e 455 milioni di nuove imposte annue, sufficienti a pagare gli interessi di un debito di guerra,· detratti. i biglietti di Stato, non di venti miliardi, ma di trentasei miliardi. È una cifra eroica. Poveri, agiati, ricchi, prima giudicati impari ad ogni nuovo sforzo accettarono il sacrificio Renza stupore ed ira, compresi <lei pericoli che lo spirito aggressivo del colosso militarista teutonico ' originato dal bisogno esclusivo di una clientela 1nondiale, presentava per la quiete e l' avvenire ·delle pacifiche democrazie europee. I maggiori pesi fiscali, tosto compensati da economie e da più intenso sviluppo dell'attività produttiva, non arrestarono neppure i risparmi consueti. I depositi delie casse di rispar1nio, or<linarie e postali, dopo · una leggiera depressione nel 1916, sorpassano o.1·a le cifre elevatissime del 1914-15 nonostante la larga partecipazione dei risparmiatori alla sottoscrizione dei prestiti nazionali. Cifre simili, che illuminano da sole tutta una situazione economica e politica, si cercherebbero invano ne11e statistiche finanziarie dei nostri 1naggiori nemici. Al 31 agosto 1917 il governo austria,co eon una spesa per iuteressi di debiti di guerra cli un miliardo e 702 milioni di corone non aveva appli- . cato nuove imposte che por 700 milioni. Gli italiani, per pagare 1,071 ùi interessi bellici, ne applicarono 38-1n1ilioni di più; gli austriaci un miliardo ùi meno. Al resto provvede regolarniente il torchio che ha già fornito alla Duplice Monarchia circa sedici 1niliardi di carta moneta! La superiorità della nostra politica :finanziaria non ammette dubbi. L'alto credito dello Stato, espresso dal 'sostegno della rendita, dal trionfale esito dei prestiti bellici, dall'aumento per essi delle iscrizioni nominative, dal limitato ricorso alla carta moneta, ne rappresentano il prem.io. Certamente non sono queste le ultime prove dell' eroisnto fiscale degli italiani. 11 prolungarsi dolla guerra, ,lovuto alla estrema facilità con cui i dne gruppi belligeranti, seppero, tenden,lo tutte le loro energie intellettuali e morali riparare, con inusitato spirito scientifico, alle crescenti deficienze di uon1ini di alimenti, di armi; di danaro, e succes~ sivamente la eliminazione dei danni da essa arrecati, aggravata dalla scomparsa dei tributi bellici (la sola imposta sni sopraprofitti realizzati dal 1 ° agosto 1914 al 30 settembre diede 461 milioni) esigeranno ulteriori aggravi degli oueri :fiscali permanenti vecchi e nuovi, resi più intollerabili dalla discesa generalo dei redditi e doi prezzi corollario della pace. . ~ essuna tema che anche queste n~a,gg10n entrate non siano all'ultimo espresse dall'economia italiana, rinnovata dalla, grande crisi. I contribuenti sono degni dei combattenti. Da ciò Ja soliùa nostra situa,zione finanziaria punto scossa dalla ]unga durata della guerra. Allorchè, eliminato ogni ritorno offensivo del ger1nanesimo la pace vittoriosa permetterà di chiu~ dere i conti· di cassa della immensa mischia, la grandezza dello sforzo con1p~uto dall'Italia, 1nalgrado le scarse ricchezze, con tanta lealtà e semplicità di metodi, apparirà in tutta la sua vivida luce. Speri.am_o. che i governi sappiano tra_rne tutti 1 vantaggi, materiali e mo• r~li, per il trionfo dei quali la Patria che~e, senza caJ;coli codardi, il sangue ed 11 danaro dei suoi figli. FEDERICO FLORA . Ottob1·e 1 9 t 7. '-""""--~~ BibliotecaGino Bianco ;:,

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