pretendere n d nna ef:attezza. aRsol nta chr. riehiedercùhe minnz;ioso notizie, 1a. <li n wsti·ariion e. • circolazione bellica effetti va a debito diretto dello Stato di tre n1iliardi e 817 n1ilioni (1) che aggiunta a quella co1nmerciale, propria dei tre Istituti (2481 Situazione dei debiti pubblici milioni al 30 giugno) determinò tosto al 30 giugno 1914: e al 31 agosto 1917. un generale aumento dei prezzi, dei sa- ----------:-------~--. lari, dell'oro (aggio) e dei titoli pal!)l4 I 1917 I An- gabili in valuta aurea (cambio); di gran ______ m_e 1 _ 1t_o lunga inferiore, però, a11' aumento <leMilioni di lire - rivante ùa cause particolari, quali l' ecCAPITALI DEBITI FLUTTUANTI: &i[lie:tdi i Sln'o. • • • . . ,, rmmi dnllo Banchea cezionale scarsità di alcuni prodotti rispetto ai bisogni privati e pubblici e la difettosa distribuzione di altri, effetto 490 2,04 2 1, 552 della c1·isi dei trasporti, ehe più della tlebitotlolloSlalo . B110o1r1diinari del Tesoro. . 2 , 222 2 , 222 carta n10neta concorsero ad elevare le 379 5,516 5,t37 spese della guerra per lo Stato e il costo della vita per i cittadini. DEBITI CONSOLIDATI: a) Re<lhnibW: linoni policuuali. . . • Buoni 61lCtinplei r l'CSIHO. Obhli~nz., mtilil·., nnnnalità. b) Non 1·edimibili: 1.213 3,455 2,242 6,184 6,184 3,575 5,104 1,529 Simile moderato uso della carta moneta, si ottenne sviluppando con inflessibile energia i prestiti rimborsabili n, epoca :fissa e cioè i buoni ordinari del :l1esoro, al 3,45, al 4,60 per cento con scadenza da tre a dodici mesi ; i buoni Rendit3e,3.504, ,50 % e rnriP 10,051 10,051 ,, 6 % (1917) . . 7,142 t1·iennali e quinquennali per l'interno 7,142 al saggio effettivo del 5,35 per cènto circa e quelli speciali in franchi, in ster- 'l'otale !!euerale 15 708 41 716 26 008 ~ ' ' ' line, in dollari per l'estero, a interessi INTERESSI Spesa complessiva. 5341 1,6051 1,071 . Le mn,ggi ori passività,, create dalla. gncrl'a annnontavano, pertanto, a,pprosRinw,tivaineute al 31 agosto 1917 a ventisei niiliardi e otto milioni cioè ad una, i:;omrna pressochè corrispondente alle speso belliche. A costituirla, concorsero in varia misura le tre fonti straordinarie accen- . nate, e cioè la ca1·ta, m.onela, i p'restUi rccliniibili, i prestiti perpetui. Tra i paesi belligeranti l'Italia è qnella che meno abusò della carta moneta. I biglietti da cinque e dicci lire eme-;si dallo Stato con l'unico onere clellc spese di fabbricazione, e quelli '1a cinquanta, cento, cinquecento e mille lire emessi per suo conto ùiretto ad interessi mitissimi, variabili dal 0,15, al 0,25 e a11'uno e 1nezzo per cento, dalla Banca d' Italia, dal Banco di Napoli, da,l Banco di Sicilia, a1111nontavano al 31 agosto 1917 a 4,307 milioni onde una BibliotecaGino Bianco variabili fra il 4 e mezzo e il cinque per cento in oro; i prestiti nazionali in obbligazioni al 4 e mezzo e 5 per cento estinguibili per intero entro cinque h1stri. Si raccolsero così, in tre anni 8,816 1nili~ni dei quali.5,650 milioni cqn buoni speciali del Tesoro ceduti all'Inghjlterra. e agli Stati Uniti, in pagan1ento delle nostre importazioni di materie prime, di combustibili, di grano, e degli altri prodotti richiesti dai bisogni dell' esercito o della nazione, et.e le diminuite esportazioni di merci indigene più non ha,stavano a compensare. È un indebitamento inferiore a quello della Francia, i cui ,(1), Secon~~ la situazione deg'li Istitn ti di Em~ss1one a,1 31 agosto 1917, la circolazione bancaria per conto dello Stato ammontava, invece a. 3,6.02milioni. comprendenti oltre le a,nticipa- ~10n_1 statu~~n~ (1,785 milioni) e la dift'ere1um fra 1 745 m1hom somministrati dai tre Istituti e quelli da essi presta ti aUa Cassa Deposi ti e prestiti (308 milioni) considerati nel quadro le ulteriori emissioni a favore delle Casse di' risparmio e banche diverse, dei consorzi granari e dei s~ryizi di approvvigionamento, rappresentanti m gran pa,rte })arti te di g-iro e qruucli senza influenza sulle passività del Tesoro.
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