Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

·' - 280 - I L'e finanze di guerra dell'Italia. Le spese. · Q u ANTO si è speso ,fìno1·n,per la gncn·a~ È questa la domanda che, per le grandiose proporzioni assunte dal lungo conflitto, più appassiona l' opinione pubblica dei paesi belligeranti e neutrali. La risposta, per gli italiani, avversi per tradizione de1nocratica alla finanza segreta, burocratica, cabalistica, prediletta dai nostri secolari nemici, è facile. Basta, per questo, consulta1~e i GonU 1·iassuntivi del Teso1·0, pubblicati con esemplare regolarità dalla Gazzetta ufficiale nella terza decade di ogni mese, che regist11ano senza artifici contabili le spese effettuate- dalla c.assa ed i debiti contratti dallo Stato per sostenere l'aspra impresa libera,trice. È una consuetudine ignota, oltre che all' Aust1ia-Ungheria, anche alla Francia dove il Ministro delle Finanze rende conto al Parlamento delle spese di iuerrn unicamente nei progetti occasionali di legge per l'apertura di nuovi crediti provvisori. Non cosi in Inghilterra e negli Stati Uniti i cui conti periodici del Tesoro non valgono, però, per chiarezza, con1piutezza, esattezza, j conti finanziari italiani. Senonchè, per valutare in base ad essi il costo monetario della lotta, è necessario sottrarre dai pagamenti mensili dei due dicasteri militari nel periodo bellico, le spese normali dei dicasteri stessi nel corrispondente periodo pacifico e che il Tesoro avrebbe egualmente sopportate in misura pressochè identica .anche se la guerra europea prim-a e quella italiana poi non fosse scoppiata. La differenza fra i. due periodi esprime la maggiore spesa finanziaria occasionata ai due Ministeri n1ilitari dal grave cimento. Restano quindi escluse le spese per gli interessi del dehito di guerra e tutti i nuovi oneri addossati per essa ai bilanci speciali degli altri mi.nisteri. In base a tale criterio, il costo finan- ~iario della guerra italiana, desunto dai conti vecchi e nuovi del Tesoro, risulta dal seguente prospetto, che, limitatamente ai pagamenti militari, depurati dei rimborsi ed accensioni di debiti prebellici ed integrati con quelli del unovo Dicastero delle Armi e l\iunizioni, rappresenta quanto di più completo ed eviBiblioteca Gino Bianco <lente è oggi possibile offrire alla ]egittin1a curiosità dei cittadini chiamati con le imposte ed i prestiti a pagare l'alto prezzo che la rim.ozione dell'iniquo con- ,fine vale ed esige. Paramenti del Tesoro per spese mi~itari dal 10 agosto 1914 al 31 agosto 1917. Spesa Media com~ menPERIODI ples1,.~ sile Milioni di lire Prepai·azione milita,·e: Agosto 1914 - maggio 1915 2,460 246 ,, 1913 - 71 rnH . 796 79 Costo della preparazione . . 1,664 167 P'l'imo ann.o di gue1·ra: Giugno 1915 - maggio 1916 • 7,455 622 ,, 1913 - ,, ' 1914 . 991 84 Costo del 1 o anno di guerra. 6,464 538 Secondo anno di gtte1·,·a: Giugno 1916 - maggio 1917 • 12,731 1,062 ,, 1913 - ,, rnu. 991 84: Costo del 2° anno di guer1 a. 11,740 978 Terzo am10 di guerra: Giugno HH7 - agosto 1917 3,895 8 1,29- ,, 1913 - ,, 1913 . 247 82 Costo del 1° trim.e di guerra. 3,648 1,216 Spesa bellica complessiva • 26,394 713 Lo specchietto, elementare storia finanziaria della guerra in cifre, non abbisogna di comnienti. Le spese della lott.a dal giorno in cui crepitarouo le prime fucilate andarono, per effetto ùel1' aumento degli effettivi, del rincaro dei prezzL della intensificazione del1e industrie belliche, delle indennità al1e famiglie dei richiamati e delle pensioni militari, ogni'mese crescendo. Per il primo trimestre del terzo anno di guerra, la rnedia ammonta ad un miliardo e 216 1nilioni. È una progressione comune ai belligeranti tutti, trascinati nel1a lotta per esistere o per espandersi, e che cesserà soltanto allorchè sarà disperso iJ rombo dell'ultimo colpo di cann0ne. Agli inglesi la guerra costava ne] secondo bimestre dell'anno in corso 4350 milioni al 1nese; ai· tedeschi 3254 1nllioni; ai francesi 2644 1nilioni; agli austriaci, secondo la valutazione della ,

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