Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

269 proclnzionc bellica e delle nulCstranze 1917, il va1ore do11e 1ncrct sr.aml,iate ira jvi occup:1,tc a,11° n1arzo 1917: l'Italia e i principali paesi<lelmondo: S tabi lirn en t-i rt'tud U a1··i 1085, con 21,696 Jiriien.ti, 240,554 operai senr,a obblighi di lev:1, 64,977 esonerQ/ti, 53,957 comandati, 66,989 donne. Totale 448,173. Sta·bilinienti 'minori (non ausiliari 1na impegnati nelle munizioni) 1200, con 20,000 operai senza obblighi di leva, 1000 dirigenti, 4000 comandati, 5000 esonerati, 9000 donne. Tota,- le 39,000. Stabil-imenti milita1·-i 66, con 15,848 operai seuzà obblighi di leva, 8048 comàndati, 21,214 tra esonerati e di.- spensati,· 14,501 donne. r~otale 59,611. A queste cifre bisogna aggiungere. 62 zolfare, 4 magaziini e 3 funicolari di Sicilia, con 880 operai dichiarati ansi.- ilari, più 13f officine gas. Rispetto ai ra1ni d' in<lnstria, i 1085 stabilimenti ausiliari vanno cosi ripa1·- titi.: 1netallurgici e siderurgici 13; meccanici, fonderie, auto1nol1ili 508; di aviazione 23; ind. estrattive 24; chimiche 97; esplosivi 2,1; n1aterie refrattarie 24; ind. elettriche 63;. gazometri 20; ind. te~sili 34 ; conci e 20 ; varie 155. Alla stessa data dalle sette scuole allievi tornitori pei 1nilitari inabili, erano usciti ·circa 8000 ope1·ai. Alterazione delle correnti commerciali. La _guerra ha determinato una notevole espansione del commercio d' importazione, mentre, per effetto dei nu- .1nerosi divieti di uscita, il commercio d'esportazione ten<le piuttosto a, diminuire. Poçhe cifre bastano a provar]o: Commerciospeciale dell'Italia dal 1911 al 1917 · (compresi i metalli preziosi). ANNI Im~or~a- I Es1:iorta- I Eccedenza ZlOUl Z101ll in milioui di lire 1911 3,418 2,246 1;172 1912 3,728 2,438 1,290 Hll3. 3,666. 2,591 1,075 - 1914 • 2,9f>O 2.230 720 1915 . . 4,719 2,540 2,17~ 1:916 . . . 5,458 (l) 2,292 (l') 3,16G(1) lç)l7(1°sem.) 4.064(1) 1,336 (1) 2,728(1) (1) Dnt.i provvisori. La seguente tabella ci di1uostra, per i,1 1915, i1 191t3 .e il primo. trimestre del BiblìotécaGino Bianco Importazioui j Bsporta,zioni in milioui ,u lire 1915 1916 1917 1915 1916 1917 l0 sem 1°srm -- -- -- -- -- Francia. . . . 240 458 305 437 543 312 Gran Brettagna 8:l9 1078 829 374 391 179 Spagna . . . . 91 158 39 47 26 15 Svizzera. . . . 118 134 89 314 395 319 India Britann .. 221 237 244 51 66 31 Egitto. . . 58 38 18 68 83 45 Argentina. . . 480 4'34 268 141 153 72 Stati Uniti . 1749 2202 1653 283 235 100 Altrf paesi . 913 719 619 825 400 269 -- -- -- -- -- -- TOTALI. 4719 5458 4064 2540 2292 1330 Queste nuove correnti commerciali sono ·detel'minate, in massima parte, dai bisogni della, guerra. In testa a tutti i nostri n1ercati di rifornimento stanno gli Stati Uniti, che.ci forniscono ingenti masse ùi grano e di altri cereali, farine; quadrupedi, calzature, cotone greggio, metalli, carbone, tabacchi, olii minerali (con1p]essivaniente il 40 per cento cfrca <lelle importazioni italiane); segue, a gran distanza, la Gran Brettagna, i cui rifornimenti sono pel nostro paese equivalenti a 1ncno della nietù. di quelli americani e consistono principalmente i:i;t carbon fossile, lane e ma,nufatti <li lana, oalzatnre, metalli, macchine e prodotti chimici; segue ancora h1. Fr:t.11ci:1 che contribuisce sopra tutto con 1n·o-· dotti chimici, medicinali, resine e f p·nfnmerie, con arrni e munizioni, (•on j •l'-i i conciate; e la Repubblica Argent:11:.t . che ci manda carne fresca, cereali, la.,:e sudice e lavate e pelli erudc, meut n1 la Svizzera ci fornisce legno greggio e lavorato, macchine e strmnenti, colori, cioccolata e orologi; la Spagna, olii, muli, pesci ed armi da fuoco corte, l'India britann'ica frun1cnto, cotone greggio, iuta greggia, gomma elastica e semi, l'Australia lane e cereali, l'Egitto cotone e metalli. · Sia nella mole·, sia nei v:11ori, sia infine nelle correnti del comme~·cio internazionale l' im1nane conti itto che ùnra da più di tre anni ha influito con rivolgimenti for1nidabili. . Si pensi anzitutto che alcnni · fra i paesi che tenevano i primi posti nel 110stro comu1etcio n.e sono stati cornplet:i1n~nte bandit~ in causa dei nosti·i rapporti ostili con loro (Germanfa., Arn;:.ti-ia- .Ungberia, Turchia, Bulgaria), che altri a poco a poco ne sono stati se non to-

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