Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

255 t ' Ai rimpatriati fu trovato lavoro, ai malati fu trovato ricovero e cura: quanùo le famiglie, nello spaventoso caos, Ri erano trovate infrante e i membri disgiunti, si cercò di ritrovarli e riunirli. Ai profughi, vittime spesso oscuramente ribelli di uno stato di cose, che domani li avrebbe liberati dallo straniero ma che, nell'oggi, li strappava alla quiete e alla fortuna, fu cercato e trovato un qualche conforto e, più di una volta, una qualche giustizia che non li reL.- desse nemici di chi combatteva per beneficarli. Si distinsero, soprattutto, in questa opera patriottica e sociale, il già esistente Segretariato feniminile per la tntela delle donne e dei fanciitZZ.i eniigranti, vasta e operosissima associazione presieduta dalla contessa Danieli Camozzi, con sede in Roma; l'Unione Femminile Nazionale con sede in Milano, presieduto dalla signora Clara Ferri; il Gruppo Fem1ninile di assistenza a·i profughi di Torino, presieduto dalla prof. Zini Terracini, il Omnitato Fe1nrninile di assistenza di 'Vicenza, presieduto dalla signorina Maria Fogazzaro, e altri comitati sorti per l'occasione. Come non si sarebbe creduto, dato il suo passato assoluto assenteismo dalla vita pubblica, la donna italiana ha saputo compiere, in occasione della guerra alcuni atti impensati che l' hanno di1nostrata se non ancora matura, certo assai preparata a partecipare atti vamente alla vita politica del paese. L' impellente necessità nazionale di raccogliere tutte le forze dei cittadini, senza distinzione di sesso e di condizione sociale - siccome 1·ipetute volte dal banco dei ministri si è raccomandato e caldeggiato - nel mentre ha costretta la . donna ad uscire dalla sua tradizionale cerchia di_ opere e di capacità, le ha messo nell' anima una consapevolezza nuova, un desiderio di adeguarsi il più possibile al mom-en to storico, una volontà di riuscire a sorpassare quella sua vecchia ignavi.a sociale conseguente·alJa sua vecchia esclusione da ogni partecipazione alla vita pubblica, per portare un contributo qualsiasi, ma possibilniente tradncibile in utilità immediata, alla risoluzione della terribile crisi mondiale. . Certo, ]a donna dal 1917 non è più quella del 1915, quando qualcuno, vedendola o neutralista decisa o tiepfda interventista, sempre incerta di sè e del BibliotecaGino Bianco proprio giudizio, le rinfacci:1va sn per i giornali di non possedere il sentbnento nazionale e patriottico. Con attenta cura ho cercato raccogliere, nel libro di cui sopra ho parlato, quante manifestazioni politiche le donne co1npirono per dimostrare la loro attiva partecipazione alle vicendé nazi9nali - •ma qui basti accennarvi. Le principali associazioni già esistenti .- Oonsiglfo N azfonale delle Donne Italiane, Associazione per la Donna, Fede1 razione Pro Suffragio Femniinile e Comitati sorti per l' occasione, come il Comitato Femniinile per l'Intervento itaUano e- un altro Oornitato l'lazionale .l/'emmin-ile per l'Intervento itaUano, pubblicarono manifesti, indissero riunioni e congressi, compilarono prògrammi di studio .delle principali e pii). ardenti quistioni economiche e sociali. Molte conferenziere parlarono al pubblico, sia per esaltare le ragioni della nostr~ guerra, sia, più ancora, per dilucidare i problen1i del momento, come P economia dei consumi, l'incremento a.gricolo, i prestiti nazionali, ecc. o per prospettare i problemi del dopo guerra, conie la lotta economica con la Ge1·mania, la sisterr1azione della donna nel lavoro e nell' economia sociale, ecc. E quante donne seppero tenere la penna :in mano, fosse, per precedente professionismo, fosse per subitanea :ispirazione o improvvisato dilettantismo, poetesse, studiose, giornaliste, romanziere, tutte attinsero tanto dal loro cuore e dal loro ingegno, quanto dall'attualità ..Janguinosa e magnifica, le loro migliori ispirazioni. Il Decreto Luogotenenziale, con il quale era indetto il quarto prestito nazionale, recando nell'articolo 12 ]a dispensa dalla autorizzazioue maritale per le donne che avessero sottoscritto direttamente presso gli Istituti di Emissione (articolo ignorato da tutti e sol? fatto conoscere alle i.J;1teressate negli ultimi giorni validi alla sottoscrizione, per opera· della stessa. autorità governativa)' permise alle donne di sottoscrivere assai più largamente che non per gli altri prestiti, per quanto limitato rimanesse il tempo. Le donne milanesi, in causa della notoria ricchezza ci ttadina e forse di un più pronto intuito o di una più esperimentata pratica d'affari, furono quelle che ofl:'rirono una più cospicua son1ma : circa 15 milioni. Ma anche le donne di altre città sottoscrissero largamente ed ove altri prestiti fossero indetti e la medesima misura fosse adottata e la pubblicità d'essa I•

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