- 251 In fatto di tutela morale del soldato, non bisogna dimenticare quanto le donne hanno fatto con altre iniziative, le une a,r.rise da successo, le altre no, ma tqtte i~rfrrate da un pietoso sentim•ento di bontà, sussidiatrice. Di queste ultin1e può accennarsi alle Madrine del Soldato le quali in altre nazioni hap.no dato ottilno risultato, mentre in Italia dopo vita, ove stentata ove burrascosa, hanno dovuto declinare .... più per .la impre:parazione, dirò cosl, morale degli uomini che non delle donne. Delle prime, accenno alle Oase del Soldato (a Genova, ad esempio, sorta per iniziativa dell' associazione femminile « Pro Patria») alle Biblioteche per soldati, al pane per i prigionieri e ricerche dei medesimi, alle JJfesse del Soldato e 'altre assistenze religiose dovute queste alla ~ Unione fra le donne Cattoliche » ed altre svariate iniziative locali congeneri. La guerra ba le sue spaventevoli esigenze alle quali-non v' è cittadino che • non debba chinar rassegnato il capo. Le famiglie si spezzano brutalmente e spesso definitivamente. Chi parte - il soldato - quando non ha in cuore altra fede, altro entusiasmo, è sorretto da quella rassegnazione che è fatta dalla in1possibilità di ribellarsi anzi dal pericolo di ribellarsi: un confuso senso del. dovere, anche negli animi più ignoranti o più indocili, tien vece di consapevolezza a un' i111presa nazionale. Ma ove poi il partente abbia nel cuore una fede, un entusiasmo, una consapevolezza .... allora sullo . strazio del distacco si distende il provvido balsam.o di uni1' quasi insensibilità, di un quasi oblio. Ma per i rimasti le spaventevoli esigenze della guerra sono più dure a tollerare; e però qualunque opera, che torni loro di sollievo, è non solamente umanitaria ma politica. Guai a quella nazione, fra i cui rimasti circola il malcontento, serpeggia la smania della fine! Lo Stato Ente non si era mai presa alcuna cura morale dei rimasti. La psicologia della folla esulava dagli studi degli amministratori della guerra, con1e da. quelli dei relati vi legislatori. Quanto ai condottieri, essi ave vano altro a cui pensare. Che la ripercussione della guerra agisse in un modo piuttosto che in un altro sul popolo, non ·pareva problema urgente e forse neanche reale allo Stato Ente. Errore in ogni tempo forse: ma oggi errore di incalcolabili conseguenze. BibliotecaGino Bianco Oggi il popolo esige che il suo proprio parere .sia valutato e abbia peso deci- , sivo; e, tanto più lo esige, in quanto la guerra ha cessato di essere funzione militaresca per diventare funzione nazionale: oggi la guerra non la fanno soltanto i soldati che partono, 1na anche i civili che restano. Pensare sentimentalmente alle necessità sentimentali di questa più grande parte della nazione, doveva essere compito della donna che, della grande parte, è la 1naggioranza. La comprensione delle ansie delle mogli delle madri delle sorelle, di tutte le donne che per un legame o per l'altro hanno un uomo caro al fronte, non poteva non venire dal pronto intuito affettivo della donna. È cosl, per virtù di questo intuito, che è sorto l'Ufficio per notizie alle f arniglie dei militari di terra e di mare, ideato e promosso dalla contessa Lina Cavazza Bianconcini di Bologna, istituzione riconosciuta e appoggiata dal governo è dalle Autorità Militari, diffonden tn le sue innumerevoli ramificazioni in ogni parte d'Italia .. Questo, ufficio ha il ·compito di raccogliere e riallacciare le file sparse e spesso rotte dei legami famigliari: di dare alle famiglie, sempre assillate dal1' ansia, spesso. straziate da incertezze orrende, quel punto.d'appoggio ·che viene dalla conoscenza delle cose, e fossero le cose anche le più crudeli : di riequilibrare gli animi sconvolti, di dare una direzione alle ricerche, alle notizie, agli afuti. Fra le molte iniziative muliebri, di vera utilità sociale, forse questa degli Uffici notizie è la più indiscutibilmente · , e largamente utile, perchè giova noµ a una parte più o meno grande di popolo, ma si distende su. tutta la penisola e mentre involge la grande e la picco la città, giunge a frugare nei più remoti paéselli, entra nei casolari sper.duti, si dilunga per i meno battuti sentieri. Milioni di lettere scritte dalle donne degli Uffici notizie hanno percorso da un capo all' a]tro l' Italia: e il cuore femminile, nella 1nodesta prosa epistolare che recava alla famiglia, la notizia della salvezza o della morte del soldato, ha saputo trovare quella.parola di gioia o quella parola di rimpianto che rende sacro <1ualsiasi sacrificio fatto nel nome della Patria. L'Ufficio notizie ha un Consiglio di Presidenza, sedente in Bologna, del quale è pres~dente la fondatrice, e 16 sezioni e 73 sottosezioni distrettuali, presiedute tutte (salvo pochissime) da
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