• - .306 - il paer.e e gui~arne le sorti in questo critico momento della sua storia. Mentre, confortato dalle ripetute attestazioni della nostra fiducia, il Governo si accingeva a preparare utili riforme amministrative, tributarie e sociali, scoppiò senza alcuna nostra partecipazione od intesa, improvviso e rapidissimo il conflitto che invano pei- la tutela della pace e della civiltà ci adoperammo a scongiurare. Dovè il Governo considerare se le clausole dei trattati c'imponessero di parteciparvi ; ma lo studio più scrupoloso della lettera e dello spirito degli accordi esistenti, la nozione delle origini e le manifeste finalità del conflitto, ci indµssero nel sicuro e leale· convincimento che non avevam.o obbligo di vren• dervi parte. Sciolti così da ogni altra considerazione il libero e serèno giudizio di ciò che esigesse la custodia degli interessi italiani, ci consigliò a dichiarare senza indugio la nostra neutralità. Tale risoluzione fu, come era da attendersi, argomento di passionati dibattiti e obbietto di giudizi disparati. Ma più tardi, a grado a grado, in Italia e fuori, prevalse la salda e generale persuasione che noi esercitammo il nostro diritto e rettamente giudicammo di quanto meglio convenisse agli interessi della nazione. Tuttavia la n·eutralità liberame·nte pi·oclamata e lealmente osservata non basta a guarentirci dalle· conseguenze dello immane sconvolgimento che si fa più ampio ogni giorno e il cui termine non è dato ad alcuno di prevedere. Nelle terre e nei _mari dell'antico continente, la cui configurazione politica si va forse trasformando, l'Italia ba vitali interessi da tu- . telare, giuste aspirazioni da affermare e sostenere, una situazione di grande potenza da mantenere intatta, non solo, ma che da possibili ingrandimenti di altri stati non sia relativame}ltè diminuita. Non dunque inerte e neghittosa, ma operosa e guardinga, non dunque impotente ma poderosamente armata e ·pronta ad ogni evento doveva e dovrà essere la neutralità nostra. Pertanto suprema cura del Governo fu ed è tuttora la compiuta p1·eparazione dell'esercito e dell'armata. A conseguirla, non esitammo ad assumerci gravi responsabilitii, di. spese e di alcune modificazioni agli ordina.menti militari. L'esperienza che ci viene dalla storia e più dai casi presenti, deve ammonirci che ove cessi l' impero del diritto, alla salute di un popolo rimane unica garanzia la. forza, la forza umana nale e della economia universale, ha paralizzate le industrie, sconvolti i traffici, restituiti alla patria. pi-ima dell'epoca consueta, migliaia di validi lavoratori e rincarati sensibilmente gl' indispensabili prodotti alimentari. A tal fine occorrono pure pro-vvedim~nti eccezionali, temporaaee deroghe al diritto comune, acceleramento di pubblici lavori, larghe disponibilità di mezzi finanziari. Di tutti questi provvedimenti vi chie· diamo la immediata approvazione. Possiamo intanto con soddisfazione constatare che le generali condizioni economiche del nostro paese sono venute via via migliorando, che ' il lavoro e il credito vanno riprendendo il loro normale funzionamento, che rinasce la fiducia pubblica. Ma sarebbe pericolosa illusione il credere che altri straordinarii provvedimenti non occorreranno. Il Governo sa ,,, b~e che ogni sforzo deve essere fatto per assicurare al paese una sufficiente disponibilità dei generi di prima necessità. Dove e quando non basti l'attività privata non mancherà il suo intervento integratore. Così la pace interna dovrà essere a qualunque costo assicurata. Lungi del resto da ogni dubbiezza che possa turbare il popolo nostro, il quale s~nte che oggi la Patria, per la propria sa1ute e grandezza, impone concordia di animi pronti ad ogni sacri.tizio . .Ad altri tempi le competizioni politiche ed economiche; ad altri tempi le gare fra i partiti, i gruppi, le classi. Oggi è necessario che si affermi solennemente con le parole e con gli atti la solidarietà di tutti gl'i Italiani. Il primo e più alto esempio di solidarietà nazionale sarà dato di certo, nelle discussioni che seguiranno, dalle supreme assemblee rappresentative. Il Governo al quale ogni criterio e intendimento di partito parrebbe oggi un sac_rilegio, fa appello alla patriottica cooperazione di tutto intiero il Parlamento. Dal Parlamento soltanto potrà attingere la vigoria necessaria ad assolvere l'arduo suo compito. L'ora ~he scorre domanda un governo forte e sicuro. Se forza e sicurezza avremo dal vostro voto ,po1 tremo sostenere il graive peso delle nostre responsabi\ità; potremo proseguire nel lavoro intenso e continuo cui diamo tutte le energie dell'anima nostra, nella efficace difesa degli interessi presenti della Patria e nella vigile cura delle sorti avvenire dell'Italia nel mondo. organizzata e munita di tutti i. perfezionati· 28 .. Un precedente storico e costosi strumenti tecnici della difesa. L'Ita- rivelato dall' on. Giolitti. lia che non ha propositi di sopraffazione deve tuttavia organizzarsi e munirsi quanto più 4-5 dicembre 1.91.4. - Parlarono -appogle sia consentito e col massimo vigore pos- giando le dichiarazioni del Governo o sibile, per non rimanere essa stessa p1·ima ·o incitando ali' azione a fianco dell' In- .•poi sopraffatta. A questo che reputiamo no- tesa, i d·eputati. Labriola, Bissolati, stro primo do_vere, si aggiunge la cura non lieve di attenuare gli effetti della crisi c·he, Cavagnari, Eugenio Chiesa, Vaccaro, nella complessa unità del mercato internazio- Alfredb Baccelli, Colajanni, Tedesco, (j'S\----------------~-------~-------TV'ò I Per i medici alla fronte.I FRONTALIG. - Il medicodi battaglione. Manualetto pratico . . •.• (Jent. SO WRIGHTA. - Le ferite settiche e loro trattamento con metodi fisiologici. ~. 1,50 t Indispensabili volumetti editi da R. BEMPORAD & fIOLIO.- fIRE1'ZE { Q,4-- ~ ' BibliotecaGinoBianco
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