J - 300 - Art. 7. L'Austria-Ungheria e l'Italia nell'intento di mantenere per quanto è possibile lo statu quo in Oriente, si obbligano a adoperarsi con tutta la loro influenza per evitare qualsiasimùtamento territoriale dannoso all'una o all'altra delle Potenze contraenti. Esse si scambieranno tutte le informazioni atte a chiarire le intenzioni reciproche come pure quelle delle altre Potenze. Se però si desse il caso che nel corso degli avvenimenti, il mantenimento dello statu quo nel territorio. de' Ba,lcani, delle coste e delle isole ottomane dell'Adriatico e dell'Egeo divenisse impossibile, e· che, o in conseguenza d~ll'azione di una terza Potenza o p'er qualsiasi altra causa, l'Austria e l'Italia fossero costrette ·a mutare lo statu quo con un'occupazione temporanea o permanente per pa,L·te loro, questa occupazione potrà avvenire soltanto dopo precedenti accordi fra le due Potenze basati sul principio del reciproco compenso per tutti i vantaggi territoriali o d'altra specie ohe l'una o l'altra venisse a conseguire oltre al presente statu quo e in modo da soddisfare gl' interessi e le pretese giustificate di ambe le parti. -2. • Il l'l~litto di Serajevo. 28 giugno 1914. - In Serajevo, capi-, tale della Bpsnia sono uccisi l' Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria Este e sua moglie Duchessa Sofia. di Hohenber__g per opera dì congiurati panserbi. . 3. I' L'ultimatum alla Serbia. 23 luglio 1914. - L'Ambasciatore Austro-Ungarico trasmette al Governo Serbo una Nota-p.ltimatum nella quale richiede dichiarazioni umilianti, filcioglimenti di sqcietà politiche, arresti, processi e tutta una serie di misure tendenti ad ottenere la completa sottomissione della Serbia ali' Austria Ungheria. Il 31 marzo 1909 il R. Ministro Serbo presso la Corte di Vienna, faceva per ordine del suo Governo, la seguente dichiarazione al Governo imperiale e reale: La Serbia rioonost•e che non è stata colpita nei ~uoi diritti dal fatto compiuto in Bosnia ed Erzegovina e che per conseguenza si conformerà a quelle decisioni ohe le Potenze prenderanno in base all'articolo 25 del Trattato di Berlino. Rimettendosi ai consigli delle Grandi Potenze, la Serbia si impegna ad abbandonare l'atteggiamento di protesta e di resistenza che essa aveva adottato di fronte all'annessione fin dall'autunno scorso e si impegna anche a modificare le· di• retti ve de1la sua politica attuale verso l' Aus11:ia-Ungheria per vivere ormai con questa su di un piede di buon vicinato. La storia di questi ultimi anni e specialmente i dolorosi avvenimenti del 28 giugno, hanno dimostrato l'esistenza in Serbia di un movime.nto sovversivo, scopo d~l quale è il distacco dalla Mona:rchia austriaca di certe , parti del suo térrito-rio. Questo movimento, sorto sotto gli occhi del Governo Serbo, è giunto a manifestarsi oltre il territorio del regno con atti di terrorismo, con una serie di attentati e assassinii. 11 R,t Governo Serbo, lun,i dall'adempiere i formali impegni assunti con la dichiarazione 31 marzo 1'90\J, nulla ha fatto per reprimere questo movimento. Ha tollerato l'attività cri-I' minosa delle varie associazioni e sètte ostili alla Monarchia Austro-Ungarica, il linguaggio sfrenato della stampa, la glorificazione degli autorj degli· attentati, la partecipazione di ufficiali e funziona~·i agli intrighi sovversivi, una propaganda malsana nell'istruzione- pubblica: ha infine permesso tutte le m,anifestazioni che potevano eccitare la popolazione serba all'odio contro la Monarchia ed al disprezzo contro le sue istituzioni. La, tollern.nza colpevole del Governo Reale Serbo non era cessata nel momento in cui gli avvenimenti del 28 giugno ne hanno dimo~trato al mondo le funeste conseguenze. • · Dalle deposizioni e dalle confessioni dei criminali autori dell' atte:µtato del 28 giugno è risultato che gli uccisori hanno ricevute le armi e le bomb~ di cui erano forniti, da ufficiali e da funzionari serbi appartenenti alla NaYodna Odlrana e infine che il passaggio 'in Bosnia di questi malfattori e delle loro armi è stato organizzato ed.effettuato dai capi del servizio di frontiera serbo. I risultati ottenuti dall'istruttoria non permettono a] Governo i. e r. di mantenere più a lungo l' atteggiam,ento di longanimità e di attesa che ha tenuto per anni di fronte a.gli intrighi che banno a Belgrado il loro centro e di là si diffondono nei territori della :Monarchia. Questi risultati impongono anzi il dovere di mettere :fine a questi intrighi che rappresentano una minaccia perpetua per la tranquiilità della Monarchia. Per raggiungere questo .scopo il Governo i. e r. si vede cosire'tto ad esigere dal Governo Serbo una diC'hiarazione ufficiale di condanna della propaganda diretta contro la Monarchia AustroUugarica cioè di tutti gli sforzi tendenti a staccare dalla Monarchia i territori che le appartengono e che esso si impegni a reprimere con tutti i mezzi questa propaganda criminosa e te1-roristioa. Allo scopo di dare un carattere solenne a questi impegni il Governo R. Serbo pubbliTricogSendo 1 1. Infallibilecontro la forfora, la calviziee la cadutadei ca- ar IDI pelli. Prezzo L.2,50 la boccia. Si spedisce 1 boccia L. 2, 76 - 6 boccie L. 16 • franco di porto ed Imballaggio. - Rivolg_ersi Farmacia del Cervo. - A.REZZO .. Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==