\ 281 - Editrice, senti subito nell'intellettuale n,n1biente milanese, prepotente il desi1lerio di dedicarsi aJla letteratura. Debuttò con un libro di sentita poesia familiare, Il regno della donna, a cui seguì una lunga collana di ro1nanzi e di noVf' lle. lVIa pur raccogliendo anche con questi primi lavori, lusinghiere lodi ed incoraggiamenti dai critici più eminenti, Cordelia non aveva ancor trovato la sua Yera via: essa le fu d'un tratto rivelata· coUaborando col fratello Achille TedeRt.hi a quel giornale dei fanciulli che formò la delizia di varie gene1>azioni di bimbi. Esordì con alcune fiabe, raccolte poi sotto il titolo di Racconti delle fate, ehe possono stare alla pari coi capolavori stranieri del genere e da quel primo successo non abbandonò più il suo -piceolo pubblico plaudente, al quale donò Il Castello di Barbanera, I nipoti di Barbab'ianca e altri bellissimi racconti ricchi ùi fantasia e puri di forma. Impose una 1-.ostaalla fervida immaginazione per scrivere i Piccoli eroi, libro educativo eccellente che alimenta nei cuori dei ragazzi ; · le pure flamine del coraggio e dell' alI truismo; esso è giunto ormai alla 69a edizione. ·Ultimamente Cordelia, così giovine ~empre di spirito, si convertì al femminismo, n1a non si lasciò trasportare agli c•ccessi del partito più avanzato; sognò per la donna un avvenire di dignit~ e Bibl~oteca Gu 10 Bianco di lavoro e in questo senso scrisse pochi mesi prima di morire il suo ulthno libro Le donne che lavorano, ove si affern1ano ancora una volta le schiette qualità del suo pensiero e del suo stile. Tutte le professioni della donna moderna vi sono equamente passate in rassegna, con gran copia di consigli 'e di avvertimenti per le neofiti. Il libro tern1ina con nn bellissimo capitolo sul Lav01·0 della donna dit/rante la guerra. Cordelia, gentile pseudonin10 che nasc0ndeva il nome di Virginia ']2reves Tedeschi;fu anche una dama squisita1nente ospitale: nella sua casa di Milano e nella· villa di Pallanza accoglieva col marito, fine· animo di artista anch'egli, le più alte personalità nel m·ondo delle lettere, della musica, della pittura e della scienza. Rimasta vedova da 12 anni, non si circondava più che di pochi intimi, tutta dedita alla memoria del diletto consorte ed ai preferiti lavori letterati ; ora anche la sua penna è muta, e tutti i bimbi, tutte Je sue innumerevoli· ammiratrici, sentiranno certamente la grande tristezza di questo improvviso silenzio. ( GIULIETTA. ------------------ = CASELLI e DINDO = MILANO-ViaMonte di Pietà ]a ARTICOLITECNICI SpecialitàIndustriali. ---------------------------
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