Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1917

" - 248 - situazione, o diciamo più propriamente un primo rimedio della crisi che tanto preoccupa, sarebbe quello di moderare la monocoltura intro<l.ucendo altre coltivazioni. È manifesto, osserva a qu~sto proposito il Voglino, che se si potesse diminuire i~ Italia la produzione del vino, il prezzo ne aumenterebbe: è la conseguenza della nota legge economica, che trova la sua dimostrazione sperimentale nelle a.nnate di scarse vende1nmie. Vediamo infatti allora crescere il prezzo del vino. Ma il produttore può badare fino ad un certo punto ali' aumento del prezzo del vino : egli deve badare invece al reddito, rileva acutamente il Voglino. Se al prezzo elevato corrisponde la scarsa produzione, è evidente che il reddito lordo è assai poco modificato. Il produttore godrà di un prezzo elevato, ma la vendemmia sarà scarsa e quindi si troverà presso a poco nelle condizioni di prima. Questa della crisi vinicola è in sostanza una questione complessa che non può trovare una soluzione sola, o una · soluzione d'indole unilaterale: occorrono soluzioni parecchie e di diverso genere. E qui il Voglino passò in rassegna quelle che si presentano più efficaci e più consigliabili: Si oltrepas~ sereb bero troppo i' limiti di questa rubrica esaminarle tutte singolarmente qui. D' altra parte per il nostro scopo mi pare sufficente accennare ai criterii ai quali dovrebbe indirizzarsi la risolu-. zione della questione vinicola ed ai provvedimenti, che il prof. Voglino ritiene consigliabili e che, in massima, vennero approvati _dal Congresso. Sono: 1 ° Nelle grandi oscillazioni che avvengono nella produzione delle vigne, si trova la causa principale delle periodiche crisi vinicole. · 2° Per moderare gli inconvenienti causati dall' irregolarità, della produzione delle vigne è consigliabile di abbandonare la monocoltura della vite, impiantando alberi fruttiferi, olivi, ec., introducendo ovunque è possibile, coltivazioni erbacee negli interfilari, e distanziando convenientemente i filari dei nuc vi impianti. 3° La dif:fico t1 in cui trovasi la BibliotecaGino Bianco viticoltura sono inasprite dagli osta<'oli che. sono posti al consumo, BJ>ecialmente nelle grandi città, dove gli eccessivi dazii rialzando i prezzi, restrin-- gono il consun10. Possono però essere inasprite dalle sofisticazioni, e perciò ò necessario venga creato un servizio contro le ftodi, dotato di mezzi adeguati, e collegato colle associaziJni viticole. 4° L' esportazione dell' uva e del vino sia agevolata in occasione della rinnovazione· dei trattati di commercio. 5° La Società degli Agricoltori Italiani perseveri nella campagna intrapresa a favore del consumo dell' uva fresca e conservata. 6° Le industrie che si propongono "' di utilizz:1re l' uva per farne prodotti destinati ali' alimentazione umana, siano incoraggia te. 7° Constatata la grande diffusione che regna ancora nelle campagne, di pregiudizi e di cattive pratiche empiriche relative alla preparazione e conservazione del vino, occorre che le Cattedre ambulanti di agricoltura delle zone viticole abbiano i mezzi necessarii per assumere almeno un enotecnico che funzioni come « ispettore delle cantine~- 80 Venga aumentato il numero delle razioni di vino che sono concesse attualmente ai soldati ed ai marinai. 9° Lo Stato accordi le maggiori preferenze e facilitazioni alle opere di irrigazione da eseguirsi nelle pianure vitat·e, al fine di ridurre economicamente la coltivazione della vite. 10° Riconosciuto che· uno dei principali ostacoli al diffondersi dell' uso dei.preparati non fermentati di uva e di frutta, è la cop.correnza che'loro fanno gli sciroppi cosidetti sintetici e a base di glucosio aromatizzato con preparati in gran parte derivati dal catrame, vengano tali prodotti vietati in Italia e sopratutt,o sia proibito di venderli come sciroppi genuini di uva o frutta. Certo la questione è . grossa e si impone per una soluzione a non lontana scadenza. Si può andare perfettamente d' accordo ·col prof. Voglino eh.e il fenomeno conosciuto · sotto il noIQ.e di

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