Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1916

\ • · - '295 - \ I Il cavallo·'e la g,ierra. ifl profes~ore Stazzi, della Scuola Snpe- :i;iore di Veterinaria di lVlila,11'0; iu una ~U,t interessante conf8remm ha riqor<;ì,1to come · il cavallo 8Lt stato e sia un gi·ande mezzo · di guerra.: dimostrò come. esso abbia modifieate, attraver::;o i Yari prriodf ·siorici, le sue attitudini, sub8ndo tra::;fo\·maz.ioni. se·11sibili in stru-ttura, iq ma::;sa, agilità e resistenza. Nel periodo greco, più del romano, il cavallo (qual è uelle opere di Fidia (' di A1eàmene), asciutto con nmscoli piccoli, occhi a fior di testa, narici ampie, groppa djritta, iro11co piccolo, arti lunghi e robusti-, app1h-e un animale di gt·ande velo~ità e resistenza. Né'l medio e, o è tutt'uno col ('aYaliere: forma un corpo solo. sotto la peSi•n e ar;ma~ tura che copre uomo e ear allo. 1.ct;· ecu10 ,il destriero di quei tetu1,,i dalle forme atletiche, dai mnsc·oli enoymi, che ba più vi\ a e felice espr'es;::;ione artbttea nel cavallo deLGattameln.ta., di lJonatello. e del Colleoni, del Verroc·ehio. Ma l'uso dell.a polvE>re e gli altri pe1lfE'zio11arr.1eutibe~liC'i, renrlendo inutile la q)esante n.rrna:·ura, ric·hiesero nnovamente al .,, cavallo , elocità e resisteuz•1,. O~gidì la. cava.I• lerin. e r H.rtigli~rin vogliono animali veloC'i; la seconda ncwessit.a di cavalli in cui alla veloeità si unisea un·~. g-ra.nde forza. Secondo il profef'.SOl'e Stazzi ·questo cavallo detto postiere od •.n.rtigliere, è. ael'to p'er la qualità complessa che riehied<>, piuttosto diflicilé ~ p1odn1·si. Ad ogni m<0do a questo fine deb.1 bono gli allera:or'i eercare di riYolgere i loro sforzi. Economia ne,1' alimenta~ione, del 'pollame. Quest'anno le massaie sono state spesso in lite coi loro mariti per .la provvista dei cibi per il pollame. Cogli alti prezzi dell~ granaglie l' a.limentazioqe del pollame, basata massimarfret1te sulle scorte del granato, costava Jn q..u,~seanno più che non rendess(,'\; eppercfò sé ·"'ne lesinava. la somministrazione, e -sr obbligò an- - , .CÌle a proporzionare l' alle,amento alle ri- :,oa>e meno costo::;e. Coi ripieghi, col bu~rn uso dei residui di ogni sorta, si può però attenuare molto una tale difficoltà. L'uso dei pa11elli può, per es~mpio, sostituire yantaggt1j,samente le grana.glie, pq.r avendone lo st.esso un buon risultato. Le granaglie possono anche essere so.-;tituite in parte dalle patate (se 11011si .,, trovano à vendere a ca,ro prezzo); le patate sono po~ere di so-tn'nze ~zotatP, -~).a per la fo1•té q\ilantHà di feco :t che contengono, <·ostituise'ono un buon aliment.9, massirnam0:iite peri soggetti all'ingrassamento; si debbono l:il>rnministr.-lre eotte, e meglio se in pa--to11e con farina grossol:ma di granturco. Per fare ec1>nomi:i nei grani da darsi alle galline giova n!etter i in una marrmit~a tenuta vicino al fuoco: poi ver.;:a,,e r:;opra i g-rarìi ~due dita di açq ua: essi l' a~sm.·\)0110, gonfia~10. e il giorno dopo si dàn no alle galline, t111aYolta' al giorno. Si assietna che iu tal modo basta nn terzo dd grani t·he si è soliti a dare ai polli. Un distinto allevatore mi scrive da, Campi glia Berici: " Giacchè-si parla tanto di economia, 0 pnrtroppo C'0nTagione, credo utile eoruunicarle che da tempo mantengo polli,. picoioni, ec•c., colla vecc'.a e piccole leguminose che a buon prezzo si possono acqui13tare dat mulini a cili~1dri. Basta far bollire tali ,se.m'i.per IT}t•zz' ora è poi lasc-iarli in fu .ione sino a cll:e t~rmiuino di gonfiare. I polli ne sono ghio~tbsimi,, ingl'ass,u10 e1fanno.uova: i pit'cio 11i h rnangi;tnµ crudi. Da tem pò poi io eo::;tumo tenere nel pollaio,della calc•e in polvere è ogni giorno 11e faccio s,pa:rgere'Ull piccolo stra.to: in questo modo uòn ho mai avu·o malattie, e tutti i polli sono immuni dall"'l puki 'f d,-1,;-iltri piccoli insetti ,.,' 1 t Uu altro 'b1 n. vo ?-l' evatore, il Petra.belli d1 Rovigo, ra·cromanq.a di a'.il\lentare Je g-alline riducendo quanto ·,più è pos~ibile la fati•ina: con pastoni di polpe seoche e. farl»a dl gran-. turc0, tre parti qrll-e prime ed una della seeonda e:tli ottiene 1~isultati ottimi. E pe;r,e:lli nou abbia polpe, consiglia pastoni co1-1foglie t.riJ1c'ate di c,Holo fiore e cavolo capqeoi.o: dopo u.n esperimento ct i alcuhi •l{iorni navò eh~ le prime sono le preferite, ma. anche le seconde 11011 ,•éngonÒ•-riiiutate, purchè si trm~ cino minutamente e si impastino con acqu:i. J calda e eo1:1un qujnto di fa.ritHi.di granturro. Avverte che diminuirà fa resa in ttov.1, ma resterà il eh.pitale g:,l,:Iina. A sua -.,:olta il e )mm. Dante Marchiori, grande esportatore, assic.urn che uno degli elernent( pfù nutritivi è rappresentato dal1' erua medica tanto fresca quanr.o,seeca. Per la fresca è iùutile dare sngge1;imenti: pe1· b secca raccomanda di far mettere da pa:i:t~; dal C'ap,>bovaio, tutte le foglie, che dopo ogni pasto si r,iccolgono sotto la- tettoi,1, r.el fienile e che spesso terminano tra le ~P 1uature. -~lOYANNl MARCHESE. ALMA~ACGO DELLP SPO~ T - 1916 . (Lo SPORT. e la GUERRA) 500 pag., 600 ~isnette· L. 1,50 :8.. BEM ORAD & FIGLIO - Editori · FIRENZE I 01.ecal:J1no01anco I I f "

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==