Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1916

- 2H4 - n ra101 d;.1,pµerlntto; ma redo vi sono molti1.;- mili.te "ie'1bene snpt=>rfi.1:ialidiffieolt.'1, che si 8t1w 'esempi 1•tie ne ò,im\):--trano la. µo8siuilita; o\>pou0oho al ra;;~.dn11..;·irue1~tod,i una più alta iu molte z,rne eollin,ri e mo11tuo~e dell'Emi• media; ma 80110 gli uomini, niente. idtro che lia, l'Otne della medi.i e bassa lta,lici. si o ten- g-li uomini, sono gli agricoltori c·he de\"ono gono qra 18 e 20 ed anche 25 quintali per fare un esame di coscienza e c,mfessare le \ etta.1 e in terreni che no-ii molti anni sono loro colpe. ,, Chi parla così è uno che,' per davano a,ncorl1 prodotti di appena 5 o 6 qnin- dottrina e pr.itka ed e-;perienza e coposeenza tali per ett.ne. ~ la tr:onfale dimostra1,ione delle nostre condizioni, può sicul'amente fordella poten,t.a dei moderni sistemi di colti- lo; il prof. Antonio J3izzozzero. Se si ottiene V::\,zione. l' aume11to di produzione quale egli ritiene I Qu:tle di queste· due vie dovrebbe essere positi,amente possibile, l'Italia non solo ba- ; pP.rcorsa? Quella della intensificazione ovtrn- sterebbe esuberantemente a sè stessa, per qne o que!la della.riduzione, eliminando dalla il suo pane quotidiano, .ma diventerebbe un I c,>ltivazione a frumento i terreni meno adat-. paese esportatore!... · t1? Molto probabilmente sono efficaci en· Agricoltori italiani, all'operai Fidenti e ri- 1 tram be le vie; 'tutto sta perL:orrel"le con di· soluti, in marcia verso questa mèta radiosa scernimento, secoudo le località, le condiziuui par la fortuna vostra e del paese I Nèll'evened i mezzi disponibili. tualità di situazioni spa ,entose, quali si di~- Certo è che se dai terreni già moderna- dero in questo tragico biennio, aver la cermente coltivati, e perciò già ad alta produ~io- tezza che non mancherà il pane, vuol dire 11e, non è a presumersi si possa ottenere an- aver già in m 1.no una formidabile posta pe:t ,, l:ora un grande aumento di produzione, si può 'la vittoria! Fra le tante caricature sull' insicuramente attenderlo dai terreni&. più limi- fernale contiagrazione che sconvolse mezzo tata produzione. E vi è chi, pur tenendo nel mondo,\una saporita, e· molto ver,i, mi pare dovuto conto le considerazioni relative aUe -9-uest:1 d.' un dialogo fra NapoleonJ,,, e Eicause \!emiche, ritiene pos~ibile elerare la smark: produzione almeno tino ai 20 quintali, anche 1-tapoleone. - Qnali sono le più potenti dove ora si oti7iene già una butrna media,, su- armi di questa guen•a? perioré r~ quella generale. 14 Non sono nè il B,isrna,·lc. - Il pane e le patate, pur tr-oppo. vlima nè il terreno che impediscono di ot- ✓ A voi dunque. agTicoltori, l'aprrestare tenere i 20 quintali di frumento per ettare: queste armi per l'Italia! llli fermo ai 20 qtti11tali, perchè c0uosco le ,. Vino senz' alcool., , È lo pc,euél.ovino che dovrebbe sostituii·e il Yero vino solito. Lo ct·co110 vino senz'alClio!, ma impropriamente, perchè se deve ess 'lp, corre lo vog·liouo gli ant-ialcoolisti, senza t.ra.ceia di all-ool, non è altro che mosto non t8rmentato, e non si può 'denominal'e vino <'he è inYel:e mosto fermi=-nt,tto contenente a'cool anche se abbi.i ferrnentato po0hissimo. Que~to per la precisione della denominazioue. Nella sostanza si tratta di tecniea semplicissima: basta togliere al mosto la possibilità di fel'ment,n;e, uccidendovi i fermenti col calore o eol freclél.01 renderlo 1lmp1do, e eonserv,1rlo fuori dal contatto dell'aria. Ma se è pre-;to detto, non è altrettanto facile mett.ei'lo in pratica coi mezzi semplici di cui si dispone comunem,e11te. Per la produzione in grande di un prodotto perfetto si richiede un vero impianto industriale, con ma_l'Chiue di uso uon troppo alla mano. Per una produzione c~salinga, per proprio uso, e oon~umo s·curamente non occorre tan 1 ·o: _sono però sempre necessarie attenzioni e cure non comuni. • Pre:.'l).esso ciò, eC'COin succinto <>ome si, fa: I'uva si pigia, ~i tor0)1ia e si pasl:la iu un filtro a telo/ (per separare le parti più gros• solane i, operiinr:lo nel minor tempo ·possibile; il puro mosto così ottenuto si pone in C'aldaie di _ram·eperfetta.mente stagnate con sta• gno puro (senza tracci<a d\ piornbo), si riscald:1 portandolo a'la temperatura di 70 a 80 gradi, e lo si tiene. a questa tempera.t'ura per aleunJ minuti a'5itando bene continuwnente la massa, per impedire che si caramellizzi I,, zucchero (g-lucJsio) dell'uva, e il mosto prenda il sapore dello zucchero, bruciato. ··Fatto ciò, ~i passa il mosto 'in u 11 bnon filtrò per ren- (jerlo limpido, e subito ~i mette in bottigli~ sterilizzate, o almeno lavate prima con solµzione di tWido solforico al 20 % e poi ripetutamente risr.iacqua.te con a-cqua bollita; si 'tappa e si sottopongono le bottiglie,. così piene e chiuse, ad un riscal_damento a bagnom.al'ia. a 70° C per 5 a 8 minuti. Poi si lasciano raffreddare gradatamente e si portano a conservare in locale freseo, non superiore a ·s-100c. 'NE UROTRQFINA '' Pagni ,, ( Glicerofosfati liquidi) · RIQO.STITUENTE GRADEVOLE_EFFICACISSIMO, PER ADULTI E BAMBINI Richiedere letteratura al ··------------- LABORATORI O CHIMICO TORRICELLI -<3 25, Via degli Alfani FIRENZE E?- Biblioieca t:, r r 1anco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==