Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1916

_. 293 - • i ' qnitihli 2 1: 2 n. 3 per et.t:-ir) per ottenere tL1tto l)Ua.1ìto ci oecorre. Ma se esaminiamo quale e la produzioue seeondo le loealità e le sitna- . zioni, e·a tu.l rigua1·,to il nostro p.te~e presenta delle ditfe rnnze gl'andissime, la solù.~ione del pro 1 blema non si.pres0nta così semplice. Ecco dei dati statistiùi ehe troviamo nelle pnbbli- ,cazioni del nostro Uffieio goyernativo di stat~~.tica agraria e che ei saranno di guida nel1' esa~e in parola: sono dati relativi alla produzione media per ettaro di un triennio secondo la situazione nelle prlncipa:H regioni : ci < < -<Il z ~ < E-! 1-1 p 1-1 z H z A o H < i::.:i ~ o 1-1 ~ o Ili Piem~mte quint. 10.8 11. 2 1,3. Di 12. 2, Emilia ,, ,S.4 11. 7 1.u.3 14.0 rf.oscapa ' ., 8.5 9.8 11. 6 9.8 Umbria ,, 7.3 7.6 7.4 Puglia -1 }).1 11. 5 9.6 Calabria " G.2 7.6 7. 2 / Sardegna ,, 7. 7 8.3 10.0 8.7 I Completiamo con questi altri dati statistieii riferentisi alla suddivisione faLta dallo stesso Ufficio di statistiea agr,tria della produzione italiana del frumento (191/3) secondo le diverse categorie del frumento: Categoria la • ,, 'Il ,, ,, " ettari 104:.200 ~70.000 597. 00() , 1. 035. 000 1. 4:00. 000 1. 087. 000 1 Quintali pe.r ettare •(media) 26.1 21. O 17.4: f 13. 4 1 10.0 6.5 p:-ima e i::econda cat~god3, diano g-jà, pro.- dotto soddisfaeer;ite, e ehe invece siano ::;usoettibili di maggior produzione i terreni di sesta categoria,· i qual i oggi danno produzioni di quintali 6. 5 e chP. facilmente po .. trebbero dare un ·aumento di 5 quinta.li ad ettare: forse sarebbe p1~udente escludere i terr~ni più eleva.ti ove le condizioni sonc, meno favorevoli al frumento, come rileviamo anche 1 dai da,ti statistici su riferiti. Il professore Za~o per~, a oonforrare la sua affermazione, cita, l'esempio di alcuni coltivatori della collina piacentina, i quali, con un po' di buona volontà, hanno aumen~ata la 'produzione normale del frumento da 7 ed 8 quin- .tali ad ettaro fino a 16 e 18. I terr~ni della categoria qninra, che ora pr'oducono 10 quintali, potrebbero dan ua. aum1:;nto di 4 q uintali, In base n, tc:!,liconsiderazioni il prnfessot·e Zago suppone di poter elevare di 3 _quintali. il raccolto dei terreni della sesta categoria, di 4 quelli della quin,ta, di 2 quelli della quart,i e di un quintale quelli della sesta. Si 1 avrebbe così una maggior produzione· ~nnua di 13.802,000. quintali di frumento così presunta e divisa: · ettari 1,087.,000 X quintali 7 = ,, 1,400,000 X ,, 4 = ,, 1,085,050 X ,, 2 = ,, 597,000 X , 1 1 = r,.435,ooo '5,l>OQ,000 2,170,,000 · 597,000 'l'otale quintali 13,80210'00 Un siffatto aumento di produz~one Jarebbe sufficiente a colmare 1 attuale deficit della nostra produzione e così a supplire là uostra impor(aziope gra11aria,che, stando alh media dell'ultimo ventennio, starebbe ap- I puuto f~·a i 10 e i 14: milioni di quintali al1' anlilo. . \ Altri vorrel>\Jero arrivare ~ tale risultato L'annata HH3 alla qualP. si riferiscono per diversa via. Con.:;id~rando la grande difq uesti dati statistici, lo ricordate, fu un' an- fe1·e11za ohe , pa$SU. nella media produziqne llata buonis8ima, quale non si eta più avuta fra una località e l'altra di una- stessa plaga / da molti anni. Ma appunto perchè tale si e le diverse ('Ondizioni d,i produz;ione che presta magni1icamente per le deduzioni che tan'to inliuiscono su tali differenze, vorrebb~ dqbbiamo tranie per la soluzione del pro- eliminare dalla coltivazione del frumento i blema chè tanto ci preoccupa. terreni meno adatti che dànno minori renLe due vie per r1escire. - Anzitutto os- dimenti pee concentrare gli sforzi sui terserviamo che vi è un~ grande quantità di , 1eni più adatti. E così, per produrre i 12 mi• terreni che dànno un prpdo,tto bas.:;o: ,e per lioni di quintali di frumento, che in média quanto fra essi ve ne siano che non corri- ci' mancano ogni anno per il nostro fabbisosponderebbero mo'.to ai siste.rniJ di coJtura. gno, bisognerebbe poter aumentare di 3 quin1nigliorati, pure uno ·~forzo per ttenere un ta~i la media generale. Riducendo, colla eliaumento di produzioue dovrebbe dare un minazioue or,t accennata, la suµeL·ficie coltir1sultato complessivo sorldisfacente. Trovia- vata a frumento da ettari 4,751,000, quanti mo poi che vi sono terreni in cui la produ- sono attualmènte, a 4 milioni soltanto, ed ziÒne media è più elevata e ~uperiore a quella elevando in guesti la prodÙ.7,ion~ media da tanto magnific~ita in qu:1lct1e pae<:>e e::;tero, 10,;,a 13 quintali per ettare, ciò ohe non do~ e che così spesso e volentieri ci viene rinfac- vrebbe essere difficile, si avrebbe ili nostro ciata a nostro disdoro: in siffatLi terreui già éompleto fabbisogno. Pe1·ò anche chi segue ad alta produzioue qualche progresso si potrà qne,sto concetto della elimiua2ione dei terancora conseguire: m(ll verosimilmente non reni meno adatti ~Ila coltivazione del fruè da essi che potrt;imo attendere il massimo mento, non si dissimula, contrariamente alaumento di ,prodotto per colmare il deficit l'opinione cli qualcb.e nostro eminente ecodena nostra attuale produzione. In questo nornista, che plil.r nelle regioni di eolliua e dei si può in gran parte andare d' .acpordo col monti sia possibile ottenere un notevole auprof. Zago, direttore della cattedra ar:nbu- mento nella prqduzione del frumento: ed in la'nte di una zona, Piacenza, ohe tiene uno proposito ritiene anzi che sia più facile audei pusti più onorevoli uella nostra produ- mentare il, prot,:}.otto del fru~e,nto i~ ~ollina ~one iranaria. Egli ritiene che i terreni di che in pianu1·a. Forse non sara cos1, 1n ge .. t ' I

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==