.1 - 267 - 1 A Sestola la via· si biforca: un ramo conduce a Fanano, terra che diede molti ed eletti ingegni, tra le più antiche della montagna, sede già di un ' monastero fondato da S. Ansehno duca .del Friuli. L'altro rarno più pianeggiante incontra prhna Roncoscaglia che ha una chiesa còn splendidi affreschi del secolo XV, quindi conduce a Montecreto, dalle case antiche e dalla n1a.- schia torre, a Magrignana., posta al1' 01nbra del Ci1none, a Riolunato sulla riva dello. Scoltenna e quindi a Pieve·. La nuova strada provinciale da Pieve a Montecreto è quanto mai p~norarnica e corre tutta tra forre e d_irupi, tra selve di castagni 'e di faggi. '' per l'opera dell'uomo, vanno esse pure lenta1nente ricoprendosi. Il verde che domina dapp~rtutto, anche sui più alti n1onti, la temperatura mite se1npre, le acque cristalline sgorganti dalla rupe, le ombre dei boschi, 'fanno veramente deliziosa la resid_enza del Frignano; e non è perciò a n1eravigliarsi se d'estate esso è popolato di forestieri che salgono dalle afosè città in cerca di fresco, di quiete e di riposo. ., E n1olti viaggiatori e turisÙ sono invitati da taluni caratteristici luoghi della montagna frignane se. Per non ricordare l'Abetone colle sue folte abetin~, e Pia.ndelagotti per i suoi faggi~ accenni,a1no prin1a di tutto il Cimon~, il Sestola. (Fot. dott. G.. Michelini). * * * monte più alto dalle Alpi insino al1' Abruzzo. Non v'è alcuno che non sia Poche parti dell'Appennino emi- attratto a farne la salita, che del resto liano presentano tanta vadetà e tanto è agevole e facilissima. Vi si sale da senso di attrazione con1e il Frignano .. Fa.nano, da Pieve, da Riolunato e più Là non c'è quell'aspetto brullo e ru- specialmente da Sestola, dove il campestre che alt!ove si incontra, ma le rnino è più· cornodo e permette la scaacque che scendono dal Cimone e dalle lat& con 1nuli o cavalli, per la Calvapiù. alte vette dell'Appennino tengono nelia, il Pa~so del lupo, il Salto della fresche ed erbose le pendici dei monti capra e l'erboso Pian cavallaro. Sul e le valli ubertose. rrutto il monte è Cimone c'è una torre-rifugio, un osserri vestito di faggete, di pini e abe- va.torio meteorologico, e n1agnetico, un tine, di boschi on1brosi di castagni, di 1nodesto ristorante, un ufficio postale vecchi querceti. • Ond' _è che, passata e la cappella innalzata recenten1ente da la pri1na collina di Montardone o di un comitato modenese. Nelle giornate Guiglia., il paesaggio è tutto verde; non :=:;erene, si abbraccia con lo sguardo e' è più alcun tratto di terreno nudo, tutto il territorio cl1e va dal Tirreno a.11' infuori di qualche striscia lungo i all'Adriatico, con le Al pi del Gottardo turpi S ooh·a e Paqaro 1 çhe però ora, e :di Verona ....
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