Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1916

I 3it - 264 - era ambìto da _tuH~ ~ dne le città. Come è noto, e.i fu una lu1t•gaalternativa tra le dominazioni dei Bolog11e~i e dei Modenesi; a:na fine il Fri~nano restò a questi ultimi. 11 dominio però dei Bolognesi, i rapporti che con essi si stabilirono, lasciàrono una notevole impronta nella 1n9ntagna. frignanese, che di Bologna accoh;e i. pesi, le 1nisure, le monete e talune costumanze. Se ·la sin1patia dei l?rignanesi fu per Bologna forse più viva che 1).011per Modena, è da attribuirsi ad un co1nplesso di ragioni 1nolte delle quali hanno la loro radice 1n questi lontani teinpi. * * * Tre belle arterie stradali solcano il Frignano da nord a sud, o meglio dal piano al 1nonte, e tutte e tre costruite non in fondo alle valli, n1a sul dosso dei contrafforti che si staccano dalla ~atena appenninica; condizione questa che raramente si verifica altrove, ma per il Frignano. è dovuta al fatto che che tutti i. paesi sono collocati in alto, sul monte, accanto all'antica fortificazione. Mentre, infatti, in altre -regioni gli agglomerati di c2tse sono in fondo alle valli, nella confluenza di torrenti; qui, fatta forse eccezione ·di Pieve, avviene perfettament~ ~l contrario. Delle tre strade,. la più bella, la più celebre e ad uh tempo la più antica, è la strada Giardini; costruita intorno alla fine del secolo XVIII, su strade vecchie, che conduce~. dal p1ano insin()) .all' Abeton.e, e quindi .·continua colla via Ximenes insino a Pistoia. Questa meravigli0sa strada piantata solidamente sul dosso di un lungo contrafforte montuoso eh~ si stacca dal Ro1necchio, traversa la maggior parte dei paeselli frignanesi e offre al viaggiatore delle meravigliose vedute, dei punti solenni. Il prirpo fuogo che si incontra, part~ndo dalia stazione del ponte di Maranello a cui conduce un comodo tran1 a vapore, 'è il castello di Maranello, già forte, distrutto quasi totalmente da un terremoto nel 1501, di· èui rii;nangono ancora la torre e altre frammentarie costruzioni. Salendo, a destra vedonsi Spezzano, Fogliano e Nirano, celebre per le sue salse, tra le più importanti che si conoscano; un po' più distante si erge Montegibbio, posto' a vedettn del sottostante piano di Sassuolo, noto per alcuni pozzi da cui -si estraeva e totrebbe ef3trafsi ancora il petrolio, o , ' • e .,,, e ' l'olio di &asso, eom~ anticarr1eute chiama vasi.. ' Più innanzi si incontra la bella chiesetta di San Venanzio, quindi Montardone, noto lnogo di fermata e di cam'- bio dei cavalli per le antiche poste. A destra può a1nmirarsi Rocca Santa Maria co'n una impo_rtantissin1a chiesa ron1anjca, che or~ sta restaurandosi per cura dell'ufficio regionale dei n1onu1nenti, e più oltre Montebaranzone, ,due località assai note agli studiosi perchè in esse 'tenne placiti la contessa Matilde. Busto a Raimondo Montecuccoli nel parco di Pa vullo. , Continuando il cammino, dopo una rapida salita a mezzo della quale si incontra la torre della Bastiglia, che faceva parte di 1;tna fortificazione appartenuta alla potente famiglia dei Balugola, e più innanzi il Palazzaccio nel quttle vuolsi sia stato ospite della famiglia Verini Torquato Tasso, si rag 7 giunge il punto più elevato di questa prima parte della strada a Serramazzoni, grazioso paese, ·da cui si gode di un panorama splendido su tutta la pianura emiliana. Il capo'luogo rammodernato, fornito di acquedotto, è ottin1a stazione estiva. Di fronte si para Monfestino, coi suoi ruderi maestosi, ove .... ancor dall'alto de.ne torri mozze, Per le montagne la ca'mpana squilla La gloria autica, Disdegnando guarda M,uto il Ctmona. ·

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