Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

fosse il caso di assegnare. nè il primo nò il secoudo prerrtio, 1na solt-.i nto i quattro pre111i di L. 25, da darsi quasi dirennuo come incoraggiamento, 1:-iepur foRse il caso d'incoraggiare quattro valentuu1uiui a perseverare nella diAperata professione dell'indovino. l qnattro premi di L. 25 sono assegnati ai signori : UL01,~n1co· PAOLETTI (Orvieto). J\tlAUHlLIOlvlA"CHlZI (H.orua, via del Gambero, 15). ANTONIO BALDACCINI (Pescia). ROSAIUO CuTRONA di Paolo (t1ontemaggiore-Be1sito, provincia di Palenno). Secondo Concorso. Maggiore il numero dei candidati, 64, e migliore anche la messe: il concorso infatti presentava minori difficoltà. AbbiHmo diviso i mo!ti motti presentati alla gara (diversi ne han presentati più d' UlJo) in due graudi categorie : motti foggiati espressamente per noi, e il potere sceglier fra questi ci sarebbe stato più gradito, e motti spigolati in autori classici e applicati al nostro caso. I primi, italiaui o latini che fossero, avrebbero dovuto essere concettosi, nuovi nel pensiero, di forma concisa ed elegante : e diciamo subito che pur troppo neseuuo ci è parso rispondere a tali requisiti. - Anche de1le citazioni di scrittori classici un gran numero erano da scartare, perchè trop 1Jo comuni e note, come l'oraziano Ornne tulit punctum qui _miscuit utile dulci (suggerito in quattro) o il virgiliano Crescit eundo (più esattamente Vi1·es acqtiirit eundo, nell'una o nell' altra forma snggerito da cinque).; o perchè troppo generici, come tut,ti quelli che contenevano una invocazione d'italianità o un' affermazione di opei'osità fortuuata, e qnindi potevano applicarsi a qualll.nq ne impresa che non fosse il nostro Almanacco. Qllesto invece è stato compreso da dne che hanno suggerito due felicissime allusioni -· la seconda non senza uua punta di umorismo che le accre~ce leggiadria. 11 prof. ENHICO LEVI di Livorno (via Ernesto Rossi, 1 bt,, p. 2''ì applicando al uo8t.ro volume ciò che del Sole dice il Carnie Secolare di Orazio, ha foggiato il motto : Aliusque et idem, nasco1· quot annis (<'ioè, Ogni a~1no rinasco, sempre uguale e pur sen1pre diverso) in cui. le prime tre parole soi.:.oun emistichio del Carrne c~tato; e il sig. CH1No GRILLI da Urbisaglia (prov. di Macerata) suggerisce invece una citazione dantesca: . . • Mai non fu1·0 B t'l'enne Che fosse1· di piacere a questa (1) eguali. (DANT:e:, Purgatorio, c. 27 · ·~. 119-120). Ai signori LEVI e GRILLI assf,gnamo quindi il pruno premio <li L. 250 che va di viso ex aequo fra loro. (l) Il testo dantesco veramente ha queste. ■, ■---------------------------a Bibltoteca Gino Bianco I

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