•, -500- !::ìvamente varie cari<'he in curia fincltè fu cons11.c1ato vescovo di :Manto\'a. La notizia della nomina gli giunse improvvisa e lo stupi co•Ù come più t.1rdi irnprovYisa e stupefacente e terribile gli giu.9se la designazione che i suoi emineuti-ssim.i 1H·aLelli fecero di lui c1)n1e Principe del Re, '.snct·essore di Pietro. '.fornava una, nrnttina dall'aYer celebrato messa, quando il c:1ppellano del vescovo di TreYiso, lo abbordò: - Sa, monsignore, che hanno non\inàbo il vesco,o di Mantova? '•·· - Ah sì? I - chiese n Sarto. - E chi è? - Venga con me a vedere .... -· e così dicendo lo condusse negli uffici di. caria ct0,·e gli mostrò il vif!'li~tto ponti.iici'o che n m11llava vescovo di Mantova p'ro p rio lui,Mons. Giuseppe Sarto. Al Sindaco di Mantova egli annunziò il suo arl'ivo scrivendo che " it n 1.rovo vescovo, pove1·0 di tutto, m 1, 1'icco di cuo1·e, non ha altro scopo che p1·ocurare la salu'e delle, anime e f'a1·e di tufii una sola f'amig.lia di amici e di f,·citelli ,,. recaron poi sempre in Vaticano e sedettero alla men~a del Padre dei Re .... Nel 1893, Leone XlH, ehe aveni se6uìto c.)n paterna benevolenza l'opera rtel YeseoYo di lVfa.nto,·a, lo creò eardina·e e lo preconiz7.Ò patriarca. di Venezia. Sono note le pokmiel,e che accompa.gnarono quella creazione, poicltè il Governo Haliano, rappresentato dal Crispi, sosteneva che la 1Ìomina del patriarca di Ve11ezia spettasse al Re d' na:ia come legittimo sucC'essore dei dir:tti deìl'imperatore d'Austria che a\·eva sempre nominato il Patriarca. Il Governo negava a Mons. Sarto il r€'gio exequa.'ur- e gli so~p~se anche l' nssegno vescovile. Il Sarto cardinale ad ogni modo raggi nnse ht suà sed1e e, mentre iniziò la sua ••• 1 opera pastorale, evitò ogni contrasto coll'autorità. civile: anzi, essendosi recato il He Um• berto a Venezia, il patriarca gli fece visita e gli domandò umiluieute ma fermameute la concessione dell' e:i·eq_uatur: - Il Crispi è un osso duro - disse testualmente ne Umberto. - 'l'utta.vià Vostra Eminenza può stare tranquilla che io gli parlerò. - Difatti, poco tem.po dopo, il c ,rdinal Sarto ebbe nnche dal Go,erno del Re la nomina a patriarca: gli si era ,~egata una 11omi11a e glieue c:oncedevano clue, quella reale e quella pontificia. In difficili condizioni si trovava allqra la diocesi di Mantova: mentre le clas:;i superiori sfo.1giavano del liberalismo scettico, le clnssi inferiori cominciavano ad esser pene'. ratP dal socialismo .... Mons i g n o r S a r t o si mise alt' opera. con ardore: le prime 8Ue C'Ure furono rivolte a. preparai e e i-innovare totalmente il clero e alla cura pastorale delle anime. Per quanto tenesse · l\Ieriùia.11::li clisegun,ta da D. Giuseppe ::,fLrto qna,ndo era cappellano tL Tombolo nel 1866,sulla faeciata della canonica. Sotto tLlla meridiana una iscrizione commemorativa fatta, porre dal Comuue nel 190:J. Anche la vita del p a t l"i a r e a f Ll quale era stata la vita del ves<'ovo e del parroco: umile, raccolta, vibrante di carità. Allorchè ' dietro con zelo alla vita politica e amministr'ativa, pure evi~ò ogni a~itazione politi<-a e se un parroco. parlando cot1 lui, toec-ava l'argomento, il vescovo bò11a~lamentc rispondeva: - L1sciate andare. Dio prov\'ed0rà .... . Ln C':1rità di Mons. Sarto si spandeva larga e cordinle su tuttJ; il vescovo che possedent pO\'O, donava molto e spesso rest:.l.va ns~olutamente s.p1ovvisto per sè: si narra eh' ègli impegnaS$C perfino l':111ellovescovile per sovvenire alcuni poveri e che taln)lta al mendicante regalasse nddi1 ittura la pignatta dentro la quale bolliva, il manzo per la sua parca mensa. Allora il vescovo era amorevolmente rimproverato dalle sorelle, quelle umili e pie donne eh' egli non creò principesse e che, cinto il cnpo dol mL de~to yelo paesano, si Biblioteca \.::J1ntojtanco nel :!.\)00 la mano d'un fo:sennvto eo:pì nel cnore il Re d'Italia, il carctina1 Sarto" cornpnso a'orroJ·e per t'ésecrabile delitto consumato nella pe1 so11a éleu· au_::,11stroiost1·0 Re ,, invitò il clero e il popolo a suffragare l'anima del l'Augusto Defunto ,r implol'ctndo da Dio di ullu-ntanare tutti i mali r,01·tati da q11ello spirito di ve1·tigine e d'er·ro1·e che è tanto fu11esto alle nazioni,,. E, qua.udo ai primi di d:cembre del 1900, la piissima regina Margherita si recò a Venezia, il rardinal Sarto non tralasciò di e::;primerle le sue sincere conòoglianze; e nell'aprile 1903, quando si poneva lei. prima pietra del nno, o campanile di San Mareo, egli si mostrò trnnquillamente a lato del Conte di Torino cui offrì, cortesissimo, la destra· e al quale rivolse un pubblico, vibrante saluto. Molto a cuQre del patriarl'a fu lo sviluppo
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