Pio X e i snoi familiari. Da Pio X a Benedetto XV. RANO i giorni 1:ei quali le sorti .. della gueri·a pendcyano ansiosamente i1:cert~: téudendo E l'oreceh;o a.I nmto non s'udiva che un l~)J,ltano eco di cannoni; a traverso le notizie incerte, una sola si delineava ferllla, sieur,l, inesorabile. Ci sr,n venti milioni di uomini che sono stati scatenati per le vie del mondo C'Oll' inearico di ,sgozzarsi redprocamente .... E. davanti a quesra realtà tremenda, -c'incliina,·amo atten:Ju; attoniti, qnasi veneranti. La vita di tutto il mondo tnitteueva il respiro, ogni do1ore I areva senz' ala, o~p1ie\'ento sembrava anticipatarnellte tra,,olto Hel gorgo ~enza 11orn0. Quand'ecco corse sul mondo un rumore fievole, un impe1·ceUibile lamento; e il mondo dai campi insangui11ati della guerra.volse il <'Uore e il Yolto ·a una plncida carnera, dç>ve uu candido vecchio serenamente spir.wa .... Quel vecchio e1a il papa Pio X, il re dei rè, H servo dei servi di Dio, ,_.il pri•ncipe della pace: spirava nel momento dBpunto in cui era spenta la pace del mondo. La placida morte ebbe lineamenti eroici: - Darei in olocausto questa mia pov~ra vita, - aveva del to fra i singhiozzi il v~cchio Pontefice - quest'umile cosa pur 'di ~alvare la vita di tanti miei figli. Morrei, mio Dio ... - ' E la J.arol11s'era spenta in un singhi~zzo: nvevn. forse avuto un pentimento, il mite s,·ltiavo di Dio• aveva forse osato troppo invo,·ando la MortP, ponendo ·n suo dPsiderio c•o111e un l>astoue uel deli<:ati~simo orde;,;·no del l!'i:ttU '! ') BibliotecaGino Bianco Pochi giorni dopo Pio X spirava: sui campi dell'A'sa.zia. e della. Galizia, perfino nella do'ce terr.1 di Frauc:a il sa11gue colav,i arivoli, i fig·i spirituali del candido vecchio s· uccidevano ~elv:iggin.u1eùte, ma ht Morte, pie• tosa, aveva lui fu.scinto d' omùra per<'hè 110n vedesse, perchè non• udisse e l' ,iveYa e,>11dotio via, là sul ver.ice dove tutto è LJeltà, tutto è Dio. Insieme coll'annunzio di moi·~e, un hre,·e episo.lio fece il giro del mondo e pro\'ocò ret•ifiche e smentite: pnssato del tempo, noi siamo in grado, p<:'r narrazioue avnta:1e da un personazgio della; Camera Po11tifida, di ril'ostruire nella strn realtà esatta il famoso episodio della. negata benedizione. Qnando riCe\'ette il telegramma dell'Imperatore d'Austria che lo pregava di benl'dir ie sue truppe partenti per la guerra, Pio X disse: - Dite a.Il' lm penitore eh' io sono il padre di tutti e che benedico tutti i soldati.. .• - Il Pontelice era commosso: erano con lui Merry del Val, il cont,e Ranuzzl 8UO maestro di camera e mons. Bressan: il Pontefice tacque un istaute, poi riprese: - Non benedico la guerra, ma la pace, con tutto il mio cuore. - Questi due epi.,odi pongono un suggello di dolore e di morte eroica a.Ila semplice e umile vita di qnesto re dei re, natJ del popolo d ,lente e tr.1.,1agliato, as:nmto al trono ctci troni, rapito dall'umile casa del conta.- di no di Riese alla reggia delle reggie, nostalgico sempre della Sn.nb, Povertà eosicchè la volle sua compagna anche in morte .... " S01,0 nrt'n 1JOl'ero e m11oio JJOtei·o,, scrisse nel suo tes'amento colui l'll<➔ a,e,·a avnt.o in mano una delle più sterminate riocllezze; e che si
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