• - 828 - Principe di Wied ·si sentì solo ed abbandonato a Durazzo: le regioni· del Mati e dell' Ismi erano in fiamme, e l'estrema parvenza di solidarietà internazionale nella sfortunata provincia svaniva con lo scioglimento della co1nmissione di controllo. Denaro e - n1unizioni difettavano, e la pubblica amn1inistrazione era colta da paralisi. Fallito oramai ogni tentativo di accordo con gli insorti, il Principe di Wied abbandonava Durazzo e l'Albania. Erano i primi di settembre, e si recava a Venezia e quindi a Lugano ed in Gerrnania. La partenza del sovrano diede il segnale per nuovi disordini: gli insorti gheghi entra vano nella prima decade di setten1bre a Valona, sollevazioni latghe e minacciose si verificavano nel distretto dei Malacastra ed in quello della Musachia: la stessa Valona ei'a minacciata alle porte da un accampan1euto di rivoltosi stabilito a Fieri, e dalle bande epirote tanto sugli Acrocerauni che nel contado di Be- , rat. A Durazzo si istaurava un governo provvisorio, e Scutari cl' Albania si sentiva minacciato dalle aspirazioni dei Montenegrini sul1' alto del Tarabosch. Nella seconda quindicina di settembre, in forza degli intrighi dei giovani turchi, il Senato albanese di Durazzo proclamava nuovo principe di Albania Buran-Eddin, figlio dell'ex-sultano Ab~ul,-Hamid. La novella diffusa in Albania trovò forti consensi e disLa casa di Essad pascià a Durazzo. zìone nelle principa1i C'apitH1idei Balcani, si portava alla fin cli settembre a Dibra e quivi - dopo un:;i solenne radunanza dei capi tribù di Dibra e A Durazzo. - Il popolo accla,nrn, sott-o la reggia. dopo l' a.rri YO tlei Priucipi di \,\:ied. · del Mati - egli decideva la marcia su Durazzo. Dodicimila insorti lo seguivano, armati in tutto punto, e disposti a vincere l'opposizione che si annunziava d~gli abitanti di Elbassan, Cavala e 'l'irana. Ai primi di ottobre, senza colpo ferire, Essad Pascià entrava in Durazzo ed assumeva le redini del governo: i capi tribù della Malissia ed il Prenk Bib Doda aderivano al gesto di Essad. Senonchè. 1n~ntre il centro del1' Albania ac·cennava a ripigliare un periodo di tregua, ed il settentrione pareva incerto, nell' Epiro i disordini non cessavano: scontri accadevano sotto Fieri e Berat tra Albanesi ed insorti epiroti: Valona si sentiva sotto la minaccia di massacri e senza forza di governo abbandonata all'anarchia. I governi di Europa non avesensi, profittando dei quali Essad ·Top- vano nè tempo nè n1odo di porgere tani - Essad Pascià - affrettò il coro- ascolto alla voce di dolore che veniva nmnohto dei suoi disegni. dalla sventurata provincia adriatica, e Questi, dopo una brevo peregrina- di recarle soccorso. Cacaoali'Avena~, eccellente bevanda: vedi BUONI. Biblioteca -··.
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