Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

:n, 2Gl Sbarco di Napoleoue presso Fiéj us - · (Bouatti iuc.). ~ .... . Da Cannes la colonna s'inerpicò, a"sai faticosamente, alla, volta di Grasse, cittadin3. fedede al Beirbonc. Napoleone non vi sostò; e la colomfa rip1 ese a marciare, raggiungendo <'On -inauditi sforzi (specialmente pei poveri la.neieri polacchi, che dovevano p0rtarsi la picca, la sciabola e la sella!) Serno11, borgatena a piu di 1300 metri di al~itudine. Il 3 mi,.rzo la colonna giungeva a Castel• lane. Carnbronne, con una tattica sna spe• c-iale sepp'e otte11ere anche qui ainti d_ivet• tovaglie. Il cammino si faceva sempre più difficile, aspro, pericoloso. · Da quei pi·o<li ~i mnrciava anche di notte attraverso•· bosehi, ra::,e,itando burroni, ed 00ni altra' insidia alpestre. Frattanto q ualclle notizia, agitata dalla gendarmeria, era arrivata a :Marsigl:à; ove Massena, che vi comandava il Corpo d' Armata, la giudicò parto di mente malata. Più tnrdi ne ebbe conferma; ed allora, ma senza p·recipitazioue, incaricò il generale Miollis dell'inseguimento, e rngg:ungesse sollecitamente Si:steron. Napoleone ~1011si era lasciato cullare dalle condizioni favorevoli dei primi giorni; ed alteruava so~te brevissime a marcie lunghissime. Egli fi1tuiva che presto gente borbouka gli si rn ebbe messa al:e cal<'agna. · A Digne, sed.1to uu conato di resistenza da parte di quel1e autorità, Ti reMò a riposare. Divisi i suoi in tre corpi di truppe riprese i sentieri peL· Grenoble. All' alb t del 5 mar.w l'imperatore f"ntra~a in Sisteron; la sera era ~ Gap, e il ·6 si ripos.-1 r a a Carps, a breve tratto da Greuub!e. l 1_ __ Gino Bianco \. Massena a Marsirlia e Sot1lt alle Tuile- ·ries 11011 parevano eccessivamente preoccu• pati del!' affare. Ma poichè ade, endo aile insistenze di Talleyrand si era stabilita la formazione di un campo di osservazio11e verso la fronti~ra italiana, a coùtenel·e qualche sc,1tto di Murat, venne deciso che il conte d'Artois, :l/o,-,_ sieu1·, fratello d·el re Luigi XVIII, si sarebbe recato a Lione 'ad assumer,i il coma11do di tale corpo, cou. la coll.-1bo1·:1zio11edi tre ma~' rescialli di Fra/ncia: Ney, Macdona!d e Sai11t Oyr. Gli energumeni ehe circondavano il calmo, sorridente e bonario Luigi, e·ecitavano le autorità e il por,olo a dare la caccia al " bri• gante ,,. . E, doloroso a dirsi, Ney stesso - l'eroe· della campagna di Russia - in un impeto di sdegno per la lllinaeèia di rinnovate guerre, baciando la mano a Luigi gli' prometteYa di ricondurgli l' u.;tu'_P-otore in una gabb ·etdi fen·o. Frase che l'ironico moùarca ·così com• mentò, fra le labbra: Non hu mai do,nandato tanto! Ma Napoleone anrnzava sen1,a perplessità, senza indugi. · Da Grenoble il generale Marchand ha·pena in trattenere le sue truppe dal gridargli in faccia: Viva l' impeì·atore ! Egli vuol evitare che questj si acc0sti alla cit.tà; e gli manda incontro il comandante Delessart, prode e leale ufficiale, con un bai taglione del 5.0 di linea. Giunto il CL)tnandante a Laffray, è quasi tosto avvicinato dai la 1cieri polacchi, ora montati, che pér0 h·Hrno ordine dall' impt~· ratore di non atta,•eare. Delessart fa iucrnc are a' suoi - commossi per la suprema prova ~ la. baionetta, e· i lanè:e1·i si· ritira·10.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==