- 2GOI Na~oleo::e, ne1 lasoiàrr, il suo rein0 - s~- romnndante del ùrik: - Dvre am1,rte? - A tira atrore della viltà reazionaria -- ne affida Litol'no, - egli ric::ponde: - e 1Jni? - A Gei I. goYeri:o all'intendente Lapi, che nomina, ,novrr, - r'sponde il 'l'aillade su suggerimento g n<'1.·a;e. cell'imperatore. - G,me sltt 'il .r11·anél:uo11,o? '.l'utte le truppe fran,•e-;i sono imbarc~1te. - .domanda qnello, con intonazioue ir-,nica. Nel!' isola restano, in commossa apprens'one, -- Beni,wi no, - risponde 'l'ailla·te sullo stt-sso Letizia, la madre dell' imperat.ore, e 'a ùella ton>. E cinsruna delle due nn.vi prosegue 11 Paolina Borghese vedova Le<'lerr. sµo camrn no. All'alba del lo l\Iarzo (1816) L\. Quando Bonaparte si rec:i a bordo del!' In- tlott,t ellHt·rn si trov,t riuu;ta all'altezza di c?stant seguìto. da PoB':;, dn. Drono\ <la,Ber- Anti uo. A bordo '1ell' lncoqtctnt l'esplosione di trand, dal tesoriere Peyrousse, da B.Ltbery e ~gioia rieorda1l Te1Ta, te1·1·f't deìla spedizioue da altl'i fidi, sta per ::l,J)nottare. tli Uolombo. La. spiaggia di Porto Ferraio è densa di Smesse le ('OCcarde Elbnne, riac::sunte le popolo acclama'i1te all'Imperatore. tricolori imperiali, tutti si disposero a sbarA sera la eapitale care sulla benedetta del piccolo regno del · terra di Francia. grande Bonapar:e Iprimifnronouna s' illnmi11a, come per ventina di granatieri, ma 6:a. ~ un sal\ltu ed che tosto s' impadroun augurio dei buoni, nirono di una batteatt'ezionati isolani. ria della Dogana. La piccola flotl'a rareYa messa lì à di:>stinata a rido:1are disposizione deg'i imalla Francia per p.o• periali, poichè non ehi giorni l' Tmp,.,ra- anima viva era a vito", si eompQneva gilarla. Si s:.1-,ehbe dell' Incostant che detto che colà tu~ti chiameremo " Nave dormissero. Ammiraglia~, la Ca- La piccola avan- . · ,·o.'ina e la SaiutE,~prit guardia si diress·e sudue navi minori e le bito a Cannes; ma due scia1uppe: Stel a qlili si vegliava; e l'ac• e San Giuseppe. coglit'nza da parte L'ordinediNapo- del corso Cuneo leone è di procedere, d' Ornano, comancia<;cuna nave per suo daute la piazza, non conto, alla volta di fu incoraggiante; poi• Fréjus punto di con- chè con uno strattavegno. La notte è ma- gemma s'impadronì gnifica, ma non un detl' avanguard,a, fa. alito di vento. La e.;i- cendola r rigion:era. le flotta è condannata Egli, però, non a.Ila imrnoùilità, con , pen~a...-a, uemmeno gran. disappunto del- lon tanaruente, eh e l'imperatore. Nella clietro a qne-i venti storia di quest'uomo granatieri fosse Natutto è straordinario. ~ Narol.e~me sta uenissimo. », poleone; e senz'altro Difatti Campbrll, prc- (Picco a litograqa del tempo). · li aveva giudicati per so a Firenze d,t timori, arcorre a Livorno per entsi dall'isola d'Elba, stanchi della stucimbarcarsi sulla con et: a Perd1'ix, rhe lo at- chevole residmza. tende colà, alla volta dell'Elba. 11 comrnissa- Alla prirnn. s1u:1dra seguì Drouot co:1 un rio inglese vuol partire subito, ma le ragioni altro dis'a ·camento. Il piccolo e-;erdto coìÌche tengono immobile l' Inconstrmt Yalgouo stava di 1100 uomini, coll'una Yentina di ufper l~ P, ,·drix. Si rie;;ce finalmente a smuo- fìeiali in ~opranumero. Akuni granatieri, imvere dal porto la na·rn ingles::, ma si va a passi pazie11ti di toneare la spiagJia, b~tlzarono in di formica. A pochi chilometri da Porto Fer- ac1gia, raggiungendola inzuppati sino al collo. ntio il Campbell. sempre più inquieto, salta Napoleone temeva, giustamente, quelle poin un canotto, ed a forza di remi riesce ansi- pnlazioni del, sud, memore della fo11a bruta rnaute all'invocato porto. L' Inconstcmt non di Or 6 on, nelle cui mani arrischiò di lasciare r· è più; i suoi timori sono dolorosa certezza. la vita; aveva, quindi, deciso di inerpicarsi Naroleone è fuggito. Campbell perde la di- sulle Alpi per boschi e sentieri, lasciando da plomatica calma, perJe la testa e si la,cia p.,r~e le strade prinripali e raggiungere, con andare ad ingiuriare tutti, ·1a Paolina Bor- poco rumore, Grenoble e Lyon. ghese compresa. Cambronne, che doveva immortalarsi qualFra le navi da, guerra fràncesi che irwro- che mese dopo nell'ultima disfatta del suo Im- 'C'iano nei paraggi dell' ~lba, la più vicina al- perntol'è, si afl'aeciò a Ca,nnes, con una mano I' Inconstrtnt è la z~phi,·. di G1·0Jr,ai·ds, avanguardia del piccolo eserIl pericolo è grave, ma l'imperatore non so cito, a richiedere quel sindaco di vettoqtglie, ne spnseata: e 6li do:na ancora una volta l'av- in nome dell'Imperatore. verso destino. L'impressione di quella popolazione fu La ZPphi1· rasenta il bordo dell'Inr•onstant. di spavento, poichè gli imperiali furon presi L'imperatore fa doman·dare, da Taillade, al per .... dei pfra!i ba,·bur,jschi I BiblioteLa ~1r10 01ar1C.;u
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