LA VITA PRATICA. XX.V cho pn ;i to ehinssos:1 o di i n.;01nbrante, 11011 tntviata a fallaci speculazioni, ma '' era fine e 1nezzo a se stessa. ,, Di ciò 1neglio che da queste parole, lo quali potrebbero parere n1oderna111ente laudatorie e contrastanti perciò colla serietà di altri te1npi. il lettore trarrà più saldo buon concetto, dal brevissirno cenno monografico della Cartiera V. Valvas3ori-Franco jn Germagnaµo dal 1870 al 1913. E un rapido svolgersi di scena dal vecchio molino all'impianto attuale che onora l'Industria Italiana, è fonte di benessere economico mora.le a Germagnano e mercè lo spirito filantropico dei proprietari ha dotato il piccolo com unello di provvide istituzioni popolari. rrra i prin1i che considerarono le nuove tendenze economiche di Torino, allorchè cessò di essere la Capitale, e ne intuirono percorso e mèta fra le laboriose popolazioni del Piemonte, fnrono gli Autori dell'attuale Titolare della Ditta V. Valvassori-Franco comm: Giovanni Franco. A Germagnano (485 metri di a1titudine ), piccolo con1unello in an1ena posizi'one sulla sponda della Stura, a citca due chilometri da Lanzo. graziosa città collegata con Torino da speciale ferrovia, convegno estivo di villeggianti e centro di escurs·ioni nelle tre valli che dalle Alpi apronsi a Lanzo, eglino I;l.O· tarono nel 1870 la grande potenzialÌtà di acqua di cui disponeva un piccolo vecchio molino, il quale lasciava disperdere inutilmente il ricco capitale industriale. Acquistarono il 1"4olino e lo abbatterono per sostituirvi un prirno i1npianto di fabbrica di carta dotata del n1igliore n1acchinari9 che poteva essere 'fornito allora dalla 1neccanica. Tale i1npianto ebbe uri attivo periodo preparatorio dal 1880 al 1890, durante il quale si aumentò la forza 1notrice mediante l'installazione di quattro nuove turbine 1nodernissi1ne, applicate nou soltanto aIJa fabbricazione della pasta di straccio e alla fabbdcazione della carta ma anche ad un nuovo e potente i1npianto per la fabbricazione della pasta 1neccanica di legno. Nello stesso periodo furono eziandio costrutte le dighe stabili per la derivazione delle acque della Stura, che è la generatrice naturale della vita dell' Opificio. . . Qnesta fu nn' opera costosissi1na Ja quale, n1entre mantiene costnnte la fur,z:1 n1otrice k~llo Stç1,bilin1entu, prer sentasi. ge11iale od i1nponente a chi la osserva dal Ponte di Viù a 1nonte di Ger1nagnano. Inoltre la Cartiera fu dotata di un perfezionato impianto di luce e di trasporti elettrici, di telefoni interni ed esterni, e di una propria linea telefonica che congiunge la fabbrica di Germagnano colla sede di Torino e colla Stazione ferroviaria di Lanzo. In tale rnodo, sull'ampia e solida base costituita nel priino periodo fino al 1880, si accrebbe ed invigorì essenzialmente nel secondo 1880-1890, la potenzialità dell'Opificio. Era la seconda tappa felicemente raggiunta sulla buona via del co1npleto svolgi1nento industriale. Durante il terzo ·periodo 1890-l~00, quello segnato al pieno e sicuto sviluppo di nn' industria costanten'.lente prqgredita con praticità cli propositi e con adeguati mezzi, fu ancora aun1entata, nel 189~1, la' forza motrice creandovi un secondo salto ed installandovi altre due e potenti turbine a reazione e preparando perchè la forza attuale, di oltre un 1nigliaio di cavalli, possa in breve e8sere più che triplicata. Ne.I 1905 furono messi in azione un nuovo e poderoso in1pianto per la pasta cli legno ed una seconda macchina continua tipo americano di grande velocità e produzione. Questa riuscì quasi triplicata e richies9 ainpi safoni per Calandre, 'ragliatrici, scelta, ecc. . - Que~to innovato allesti1nento della carta necessitò la costruzione di appositi locali per rigatrici, Liscie, per un completo impianto di rnacchine 1noderne, quali Cucitrici, Rigatrici, Piegatrici, Perforatrici, Raffinatrici, ecc., e per la nuova genialissin1a macchina a :E'iligranare a secco, la prima costrutta nel genere 1nediante la quale si può n1ettere in com1nercio un larghissi1n o assorti1nento di articoli e molte specialità. Naturalmente dell' enorn1e svolgin1ento della fabbricaziòne della carta conseguì un corrispondente sviluppo della massa_ dei fabbricati interni, sale di lavorazione, alloggi, n1agazzini, ecc., e questo sviluppo si estese anche al Paese, il quale si ampliò e trasforn1<) sotto i benefici effetti econon1ici e morali del lavoro. Sorsero all'uopo Caso operaie, Asili infantili, Scuole ed altre istituzioni popolari, che, mentre sono segno e fattori di benessere pubblico e privato, levan6 in alto il vessillo sotto cui, fra saggi e e labotiose pop o-
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