Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

- 5ù0 - . { mìna1•é qUéi veicoli. 'Vi e, però, chi afferma che, fin dal 1403, la regina Is:1bella, moglie di Carlo .(V di Francia, facesse, appunto in una di q ue::;te vetture. il sùo ingl'esso trionfa!e a Parigi. È, d altra parte, certo che l'Ungherht non è la prima nazione a cui va devoluto il inerito d'aver create le carrozzi:'. Già 1iel 1_433 noi troviamo ili Halia, per l'ingL"es::,o d' n11 ambasciatore in Mantova, notizia di simile mezzo di trasporto. Allora si diceva aneora carretta, ma· il nome non conta: Infatti 1 cn tardò molto che quelle medesime carrette si dissero canozze, da canoccio, forse più facilmente, come abbiamo osservato, dal1' antica cm'J'uo,,. rom:rna. Però se già si avevano; veicoli sospes_i ~-u moll~, si era.ancora lontani dal!à perfezio~1e moderna. E questa pel'fezioù,e non fu raggiunta, ma, in ce'rto Ìnodo, iniziata soltanto nel secu\o X V I in tutte le nazio:,i eurnpee. Infatti' fu . nel 1630,. che apparve in Italia il tipo odierno di carrozza; fu. nel 1546 che passò anche in Spa~ .gna; fu non pl'ima ·della seCOllda metà del secolo XVI ehe giunse in Svezia. La Francia nel 155Q, non aveva che tre carrozze, introdotte da Caterina De Medici: una apparteneva alla . Rt'gi·na, un' altr:, a Diana di Poitiers, e la terza sel'viva pei· portare~. a pas::;egg·o il (•ortigiano Jea.Ji de Laval, de Bois Dauphin, troppo grasso per poter fare un solo pa-,;so a. pièdi. Enrico IV pos~edeva pe1· sè e per la Regi 1.1~ una. sola ear~ozza; ciò che, come 11arrano gli storici, gli impedì una volta fi.nanehe di recarsi- all' Arsenale pe1· vedere il ministro ò.i Stato 8ully; la· ,ettura abbisognava alla Regina .... In lnghil terra la prima carrozza non. apparve pl'ima del 1580, vi· giunse· dalla Gel'- maJJia, e apparteneva al conte di Arundel. :Karra lo storico Hume che la regina Elisabetta and:,va in· giro ·seduta sulla groppa di uu cavallo guidato dal ciambellano d'i Corte. In Italia le marchesane di Massa, che ab'itavano a Firenze nel palazzo dei Pazzi, furo1,10 le prime a far uso· del cocchio, nel 1534. Nel 15M non esisteva più in Bo'ogna che un sol carro alla medioe,·ale; v'erano, in compenso, 28 carrozze appal'tenenti alle dame dell'aristocrazià. L'uso delle carrozze andav_,?,, duuqne, estend_endl,si i11Italia, mentre si affermava lentamente altrove, soprattutto in Francia. Se, infatti, verso la. metà del 1600 le tre earrozze di Parigi erano ~alite a 350, se nel 1670 raggiuns!:'ro ·ta· cifra di circa 700, e sulla fine del regno di Luigi XIV si contavano a migliaia, vi fu un periodo (verso il· 15~: sotto il regno di qarlo IX) in cu~ il Parlamento fraucese proib1 l' U!;0 delle C'arrozze. Tale decisione va attribuita al fatto che le c,,n·ozze avevano assunte forme ma@ stodontiohe e tozze in modo da ingombrare le st1'ade e da offrire uno spettaeolo antiestE'ticu. Le leggi proibitive,- chiamate suntua- ,rie, vietavano anche la eostruzione di cocchi di luisso. 13 recanti iregi in oro e ar~ento. Ntigli BibliotecaGino tsIé:1r1co Statuti Milanési pubb 1icaii sotto Luigi' XII re di Francia e duc:t di :\filano, si trova una severa inibizione alle donne milanesi, di mostrarsi in vettura per le vie della città. Anche il Papa si ribellò cout.ro l'uso del <'Occhio, che i ca1 dinali a.vevano subito adott,ato M:i. tanto crebhe il nuH1ero de:le vetture che b211 pr. s' o non fu più possibile vie-_ tarle, e papa Sisto V dovè conteutarsi .di limitarle sol tanto. Invano, a Roma, nei concistori segreti, H pontefice, in-vocando il 14 deC'0ro el·l'lesiac:;tico, ,, riprovava quella pompa. Il cardinale Maurizio di Savoia appariva in tutte le pubblkhe funzioni scortato d:i alm€'no duecento canozze. Dopo il 1625 non si vi-de più alcuno uscire, ·ili un' o.:casioue Carro napoletano. (Fot. Brogi). solenne, senza cocch:o e l'esempio dei cardinali fu seguito dal papa Clemente XIll e da Urbano VllI. Vetture di una ricchezza senza riscontri furnno quelle costruite per l'entrata in Milano del duca d'Ossuna, espulso dalla Corte di Spagna come pel'icoloso ed inviato a vigilare i dest.iui: dello' Stato di Milano. . La prima vettura che entrò in Ispagnn, nel 1500, servì a Carlo V, malato di gotta. Oggi il presidente d€'lle Cortes dispone di una vettur·a ebe in Italia potrebbe scambiarsi per _quella del He. Anche tipica vettura spagnola è quella del H,agl'ie,·e delle Cortes, funzionario che precede il preside11te portando sulle spalle nna magria d'argento, emblema d'alta podestà pa1·larne11tare. Ma in Ispagna le carrozze furono per parecchio tempo, cioè fino alla caduta della r€'gina Isabella, tirate dai muli. Iuten1ameute le antiche canozze erano adorne di dipinti e bassorilievi in oro ed in argento di un lusso i11a·1dito. Più tardi anche in .Italia appal'vero c,trrozze che gareggia.- vano con quellfl franeesi .per la loro vistosità. All'Esposizione di Milano del 1906 videmmo i ruderi delle carrozze più antiche esistenti in Italia:' un cocchio del secolo XVI, che nel 1548 appartenne ad Elisabetta Sere.go moglie del conte di Valmarana e una vettura <'he rimonta alla stessa epooa e fu di Giuevra Alighieri. Pure antiche erano (seoo-

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