t ~nlomon~ e. -t moftumenH piil antichi nei loto bassorilievi li raffigurano condotti non solo da animali domestici, ma anche da elefanti, tigri, leoni, pantere. In realtà il carro verrebbe dalla Cina e dall'Egitto, dove se ne costruivano da guerra e da tfa-:porto, e anche di lusso per i Re, come ci apprendono gli stessi avanzi degli antkhi monument: dei Fà- . raoni, fra cui quelli di Ramsete il Gfande, di Serostl't e di Ramsete IV. 36::iO anni fa esistevano già carri con rtlote. Anche nella (Jenesi,• al Cap. XLV Faraone dice a Giuseppe: 14 Prendete dei carri del paese d'Egitto per le Yostre fa,miglie e venite a me. ,, Nel libro II, è raecon' ato che qunndo Giuseppe lasciò l'Egitto per andare verso Canaan a seppellire il padre Giacobbe nella _spe·onca di M-acpela, lo seguì numeros;1 scorta· di 14 carri e caYalieri. ,, È noto che - tiro a quaHro. Con ia c1iHerenza éhe !ii qfl~ .. st· ultimo attacco noi mettiamo due cavalli innanzi e due dopo, mentre essi usavano di_. sporre i quattro cavalli sulla medesima finea. La bi_qa era un carro piccolo (inventato dai Frigi), in cui si eressero prima le statue degli Dei, pdi quelle dei vincitori d.ei giuochi. Come liarrnrio Esiodo ed Omero, gÌi erdi della gueha di Ti·.dia cdmbattèYand sulle bighe. Si dis~ern bighe aticbe i semplici C'avalli àccoppiati ad tlna barra ohe passava tràsv·er:. salmente stllla ·1oro groppa. Jsidoì·o a1f~rma che l'ideatore di questa spede di pariglia equestre fti Cìrìstiue di Sieione. . La trig,, era, invece, un ca1·ro più gra1id.e che veniva t:rato çia t.1 e cayaJli, due disposti snl timone, il terzo legato, ·con semP'lice corda, a fianco di uno di questi due. ' Aneora p.iù gr:rnd-e era la quad,·iga, rise1'- bata, come le·bighe delle dame, Carrozza di ga,la del .Muuieipio ùi Napoli al Museo di San Martino. · (I!'ot. Brogi). alle grandi solennità.· La tiravano quattro superbi cavalli bianchi, e nessun carro' era meglip adatto all ingresso triopfale in Roma degH .antichi Rè ed Imperatori. La cassa deUa qua• driga romana posa va su ruote piccolissime per evita1·e che, allo svolto delle vie strette, venisse rovesciata: un parapetto ed una spranga semicircolari 11e chiudevano il davanti, e vi si accedeva dalla parte-posteriore: Ma i Homari possedevano purè un lPggero veiC'olo aperto -davanti, detto cu1-rus appunto perchè se ne servivano per le corse; il cisium, a due ruote, scoperto; e varii tipi di veicoli a quattro ruote; la ca;·ruca, il pilentum, ad• detti al servizio dei magistrati; la b0 nna, di vimini ed a forma di grande canestra, · ove potevano trovar posto molte persone; l 'arcera, che aveya l'aspetFaraone, per inseguire gli Ebrei, fece mettere 14 i <. avalli al suo curo ,, e 14 pi·cudere seicento carri scelti per i capitani. ,, I primi carri a quattro ruote si debbono ai Frigi; gli Sci ti portarono le ruute a sei e si servirJno dei veieoli come di case mobili, uè più nè meno di quel che non facciano oggi le famiglie dei saltimbanchi peregrinando da vi.Jaggio a villaggio. 1 Romani secondo il numero dei cavall_i che v'erano rggiogati, li cbiamava110 bighe, trighe o quadrighe.(l) Le prime corrispondevano alle 110stre vetture a duE: cavalli; le seconde alle nostre corriere; le terze al no.:::;tro l'O:::iÌ detto (1) Poichè i carri Ri usavano in guerra, scendevano in gara di corsa, ecc., l' a 11 riga, o loro condottiero,_ era solennemente onorato, specie nei giuochi olimpici. Insieme coll'eroe vincitore di guerre e di tornei, esso fu cantato, spesso, dai poeti. L'auriga aveva una veste speciale, portava nella mano destra una palma - emblema della vittoria - e nella sinistra una borsa che indicava il premio conquistato. Di solito passava le redini anche intorno al corpo · per poter guidare con maggior forza, e copriva la fronte e il muso dei ca.valli in modo d;:1.di• fende.rli dai colpi dr~li avversari. BibliotecaGino Bianco . to d'una grande arca, era coperta e cinta tutt'intorno da assi, portava nell'in_terno una specie <ii letto e veniva - vero precursore delle lettighe - adibito al trasporto dei feriti e degl' invalidi. Il carro-balista, a due ruote, servi va, poi, a trasportare le baliste come i nostri affusti s~rvono a trasportare i cannoni, ed era a~due ruote; il ·carpento, antichissimo, anche a due ruote, si presentava coperto di una tenda, distesa sopra un'armatura arcuata, come si usa pure oggi sulle carrette dei nostri contadini. Esso era tirato da due muli o da due cavalli e si adoperava per condurre in giro le matrone di alto lig1rnggio. Sedens e,,rpento cum uxm·e, dice Tito Livio ricordando l'ingresso in Roma di Lucumone con la propria donna. Il carpentum fnnebr_e o po,/lpalicum rappresentava, però, un carro mortuario: era molto ornato ed usa vasi pel trasporto dell'urna con le ceneri di un illustre defunto o delle sue immagini in mezzo al corteo funebre. Altri carri romani venivano denominati secondo il numero delle ruote o la varietà delle forme, petoi-ritum, carpentum, rheda, plaustrum, ecc. La rheda era munita di uno S,Pecia. e ingran.aggio di due ruote later~ll 3Z
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