Almanacco italiano: piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1914

'-.;. .. ·s, -. 4~L - ~. Noi mangiam() pé1 r g·odere gu<;tativamente--· S:e tutto questo bucato lurido si sapesse ..dcdella preparazione sapiente delle vivandP. 1 porlo a tempo e luogo, I' iodio marino, da 1 er creare nuove e piaceYoli impressioni di quel buon fattore che è di cura naturale, palato, per· sollevare un pò e vi\•ificare an<:\1e saprebbe certo esercitare una più blanda e - e qui forse non abbhtmo tntti i torti - tollerab-ile azione stimolante, capace di metlo spirito depresso e snervato dalla vita stuc- ter capo ad una crisi benefica e risolutiYa. chevole che siamo ridotti a corHturre, ma Invece coi sistemi correnti ecco che quei tali siccome in campagna tutto ciò deve cess.are, soggetti nerv_qsi si mantengono sull'altalena anche l'alimentazione può accettare di buon e 1nettono ai1a porta un buon amico per grado delle riduzioni di massa e di compo- restare in balia di un pericoloso trastulJo. sizione. Di massa' perchè in campagrm ab- Un'altra fonte d'insuccesso nel ·soggiorno biamo altre fonti di alhr.entazione - non in campagna è indotta dalla convinzione che dimentichiamo a questo proposito l'aurea e3so possa agire indefinitamente, quando inmassima di I·ppocrate: " l'aria è il prjmo Yece nnn è così. Il vivere in buone co~dialimento ,, - di composizione perchè nella zioni d'ambiente influisce certamente nel buona stagione, quella in cui si gode la c'am- normalizzare Je funzioni e nell'aggregarne pagna, la. natura dopo il riserbo invernale armoniC'amente i vari mandati, ma l'azione prodiga già attorno a noi un tesoro di ali- stimolante agisce isolatamente: nè si può prementi naturali ·'e freschi, cui spontaneamente tendere che si protragga indefinitamente. Si <'i sentiamo poi'tati a dare la preferenza: capisce del resto che avvenga C'OSÌperchè a parlo della fresca frutta e della verdura. olez- lungo andare qualunque effetto stimolante zante e saporita, non di quella serca e legnosa perde il suo valore o quanto meno non è che si trova sni' mercati invernali, del latte, più in grado si soJ!evare .uba. rea.ziqne pari delle uova e dì altri prodotti sani, che certo a quella iniziale. 11 lamenta·o arresto delnon ci lasciè1 armo il tempo di desiderare gli l'azione benefica che non può per tal guisa intingoli pesanti e profumati della sapiente rendersi, più sensibile, si verifica tanto più cucina cittadina. presto, quanto più largamente si cede alle Anche nei riguardi del moto devesi ri- deplorate abitudini rli:rnzi accennate di manflettere che noi comprendiamo a. rovesc-io -il tenersi pnr sempre ligi alle abitudini delbeneficio della campagna; conosco molte si- l'ambiente cittadino, perchè in tal caso più gnore C'he fanno molto più moto in città, ove densa è l'opposizione che U nuo,o stimolo sono indotte ad uscire dall'attrazione <lelle incontra per potersi esplic.ire nell'effetto sno vetrine, che in campagna, ove a motivo della e più rapidamente esso si spegne senza eco, monotonia del panorama - che, per a·ccon- abbandonando il corpo al suo stentato ed tentare queste brave persone semp'l·e in cero:t artificioso regime di vita. di una scu~a per nascondere una ragione vera ma poco confessabile, bisognerebbe C'amb'ni•e almeno un paio di ,·olte, per settimana - finiscono per poltrire in modo de~lorcvolc. ... Questi modi imperfetti di conC'epire il meC'canismo d'.àzione del soggiorn<,> in campagna scemano g1·andernenta Ja portata di esso: per molti soggetti anzi questa attenuazione è così profonda che rasenta quasi l' annuJla mento. Valga per tutti l'esempio dei nervosi .al mare. Si sa che è dogma ·di sconsigliare ai sofferenti di nrrvi il sogg:orno sul mare e noi s1amo ben lungi dal diseonoscere (ihe l'azione dell' iodio liberamente svolgentesi suJle spiaggie, acceleri tutti gli scambi dell'organismo e li stimoli., li esasperi magari, per cui- darà al so~getto dal ricambio instabile, qual'è in sostanza il soggetto nervoso, piu uno stato di irre-qnietezza che di benessere. Ma noi siamo anche convinti, e profondamente c·onvinti che se questi soggetti nervosi lasciassero in città Je loro contorte aùitudini e i loro sei o sette caffè ali giorno, con altrettanti sigari to~eani e relativi thè, cacao, cioecolatti, che sono pur sempre dei nervini, l'effetto del soggiorno sul mare non sarebbe cosl disastroso. Comprendiamo perfettamente invece che quando l'iodio ·del mare trovi un corpo devastato da questi abusi la sua azio11e sommandosi al resto divenga insoppo~tabile. BibliotecaGino Bianco. Un'altra via per la quale si arriva a snaturare il beneficio della villeggiatu1·a è quelJa dell' ecePsso il quale non è meuo ·dannoso del disuso. Ah, quel benedetto senso della misnra! Quando l'uomo se ne im-padronirà saprà fin a 1- -rnente usare a dovere anche gli altri cinque che adesso usa a c.1.saccio e se11z~ troppa coesione. · Se la vita di campagna ha da essere una vita compensativ.a, ci vuol poco ad iutendere che anche l'eccesso non giova; guando si debba <!inoccolarsi per ore ed ore su d'una bicicletta. o slombal'si sul pendio d' llll monte, o fare un bagno russo sulla tolda d'una barchetta, dopo essere stati pE>rmesi e mesi dei sedentari, gli effetti non possono essere che dannosi, perebè lo 'strapazzo fisico è egli pure un fattore di deperimento. Se la vita sacrifica~a di città mette C'apo ad un rendimento· di autointossicazione, anche la fatiC'a è una forma. di avvelenamento, acuto anzichè cronico, ma egua'.meute efficace ed analogo al1'altra ne!la sua intima azione., Quelli che lasc:anrio le aòitudini sedC'ntarie deJla città si abbandonano in campaglla ad u11a frenesia di moto, rnostra-110 di non conoscere il valore del compenso che è loro offerto, e di es.sere direi quasi costituzional• mente ignari della saggia misura per cui, rjtornati in città si aùbandoneranno senza discernimento all'eccesso opposto e saremo sempre daccapo. Dell'uno e dell'altro am-

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